Gli americani possono venire in Europa e ci si aspetta il boom, ma dall’Europa non si può andare negli USA, per noi frontiere chiuse

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    Gli americani possono venire in Europa e ci si aspetta il boom, ma dall’Europa non si può andare negli USA, per noi frontiere chiuse

    Le frontiere degli Stati Uniti restano chiuse alla maggior parte dei viaggiatori europei, anche se vaccinati, e la variante Delta — scrive il New York Times — potrebbe essere un ulteriore ostacolo alla riapertura. Mentre a giugno l’Unione europea ha raccomandato ai Paesi membri di riaprire le frontiere agli americani, Washington non ha fatto lo stesso, benché l’Europa abbia sorpassato gli Stati Uniti nella campagna vaccinale.

    Reciprocità
    I leader europei chiedono reciprocità. «Insistiamo che regole simili siano applicate agli arrivi da entrambe le direzioni», ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante una conferenza stampa la scorsa settimana. C’è chi nell’Unione ha pensato di reagire re-imponendo le restrizioni sui viaggiatori americani, ma alla fine ha prevalso il desiderio di alimentare il turismo estivo.

    Lavoro e affetti
    La situazione colpisce sia gli italiani (ed europei) che sono «bloccati» in America (possono lasciare il Paese ma poi non hanno garanzie di poter tornare a lavorare) sia coloro che si sono visti offrire un lavoro negli Stati Uniti e non sanno se accettarlo. C’è poi chi vorrebbe un trattamento diverso per le famiglie rispetto ai turisti: i sono affetti divisi dall’Atlantico, per esempio partner non sposati con passaporti diversi, affidano le loro proteste all’hashtag #loveisnottourism su Twitter.

    Da Trump a Biden
    Il «travel ban» dall’Europa (dall’area Schengen e anche da Gran Bretagna e Irlanda) è stato istituito dall’allora presidente Donald Trump all’inizio della pandemia. Trump ha rimosso le restrizioni negli ultimi giorni del suo mandato ma il presidente Joe Biden le ha ripristinate poco dopo aver assunto l’incarico. La Casa Bianca, scrive ancora il New York Times, ha offerto scarse spiegazioni sul perché le restrizioni non siano state eliminate, anche di fronte al fatto che non ci sono nei confronti di altri Paesi con tassi di contagio e di vaccinazione peggiori dell’Europa. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha citato in conferenza stampa le preoccupazione per la diffusione della variante Delta. Il travel ban è in vigore anche per altri cinque Paesi con alti tassi di contagio: Iran, Sudafrica, Brasile, india ma anche per la Cina dove è più basso che in America.

    Eccezioni e altre vie di ingresso
    Ci sono alcune eccezioni per i cittadini americani, per chi ha la Carta verde, e per i familiari di cittadini americani al di sotto dei 21 anni. E c’è la possibilità di ottenere una «National Interest Exception» per entrare, per esempio, con un visto giornalistico. Alcune persone provenienti dai Paesi del «travel ban» entrano negli Stati Uniti dopo aver trascorso 14 giorni in un Paese terzo, per esempio la Turchia o la Repubblica dominicana, anche se è possibile che vi siano tassi di contagio più alti che in Europa.

    Canada-Usa
    Anche il Canada lunedì 9 agosto ha rimosso le restrizioni per l’accesso dei cittadini americani al Paese — a patto che siano vaccinati e che forniscano prova di un test negativo —, ma gli Stati Uniti stanno al momento mantenendo le restrizioni per i canadesi, almeno fino al 21 agosto. Ma l’amministrazione Biden sta iniziando a pianificare l’apertura a fasi. Il confine Usa-Canada è stato chiuso ad eccezione dei viaggi «essenziali» dal marzo 2020.

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