Guai per Ibra: prima il pranzo in zona rossa poi infrange le regole Fifa

Gran brutto periodo per Zlatan Ibrahimovic ultimamente al centro di diverse polemiche. Prima l’espulsione di Parma e la squalifica di un turno sul campo della serie A, poi le foto in un locale milanese durante la zona rossa. L’attaccante rossonero, infatti, nonostante sia stato scelto come testimonial contro il Covid dalla Regione Lombardia: “Usa la testa e rispetta le regole: distanziamento e mascherine”, si è fatto aprire il ristorante di Tano Simonato, proprietario del locale “Tano passami l’olio” per pranzare insieme ad altre persone, infischiandosene della zona rossa. Come se non bastasse arrivano notizie negative anche dalla Svezia, il suo paese di origine. Secondo l’inchiesta del principale quotidiano svedese, Ibrahimovic attraverso una sua società, la Unknown AB, sarebbe titolare del 10% delle azioni della società di scommesse con sede legale a Malta, e l’infrazione delle regole Fifa sarebbe scattata con la partecipazione alle qualificazioni Mondiali, contro la Georgia, mentre quella alle regole Uefa – meno chiare su divieti ed eventuali sanzioni – già con l’Europa League giocata con il Milan. “Non ne abbiamo parlato con Ibra”, la posizione della federcalcio svedese, convinta che i limiti dei divieti previsti dalla Fifa non siano del tutto chiari.

 

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