Coronavirus in Campania. De Luca in diretta: “Si è capovolto il ruolo delle regioni: al Sud più rigorosi”

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Coronavirus in Campania. De Luca in diretta: “Si è capovolto il ruolo delle regioni: al Sud più rigorosi”.

Come ogni venerdì, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, tramite una diretta Facebook, fa il punto della situazione sui contagi, sulla Fase 2 e sulle misure che si stanno attuando per la ripartenza, con la parola d’ordina di “Campania Sicura”.

“Si è capovolto il ruolo delle regioni Sud e Nord. E’ sembrato che i comportamenti più rigorosi si siano tenuti al Sud mentre tanta ammuina al Nord – ha dichiarato il governatore -. E’ un altro elemento di novità registrato in questa crisi. E lo abbiamo dimostrato anche in questa settimana importante che ci siamo lasciati alle spalle”.

Ha poi precisato le ragioni del mancato raggiungimento dell’accordo con il Governo centrale riguardo alle riaperture della fase 2. “È doveroso da parte mia chiarire un elemento di confusione: non c’era niente da firmare nell’accordo col governo per la Fase 2 del 3 giugno. La Campania ha posto due problemi: uno relativo alle aperture, l’altro relativo al ruolo tra Stato e Regioni. Nella comunicazione pubblica è stata capovolta la realtà: la regione Campania ha difeso l’unitarietà dello Stato italiano contro la tendenza alla frammentazione in venti statarelli. Ci si è posti il problema su chi debba certificare lo stato dell’epidemia, se le regioni o se il ministero della Salute. Io ho detto il ministero. Deve essere lo stato centrale a decidere qual è lo stato dell’epidemia perché ogni decisione regionale può avere ripercussioni sul resto del Paese”.

L’apertura della mobilità tra Regioni prospettata per il 3 giugno va stabilità, secondo il Governatore, su base nazionale. Anche sulle riaperture degli esercizi commerciali della ristorazione, spiega: “Abbiamo dato il tempo agli operatori di prepararsi, per questo abbiamo atteso giovedì e non aperto lunedì. È un esercizio di serietà, manteniamo una linea di coerenza”.  “Apprezzo le ultime dichiarazioni del ministro Francesco Boccia per il quale l’apertura della mobilità interregionale non è scontata ma subordinata alla situazione epidemiologica. E’ una posizione ragionevole che mi convince”.

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