Castellammare di Stabia è pronta a festeggiare il suo Santo Patrono Catello

Castellammare di Stabia è pronta a festeggiare il suo Santo Patrono Catello
Domenica 19 gennaio la festività ha inizio con le S. Messe alle ore 8-9-12 e alle ore 10 si snoderà la suggestiva processione che toccherà le strade del Centro Antico con la partecipazione dell’ Arcivescovo e delle autorità civili e militari e alle ore 18 ci sarà la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal’ Arcivescovo Mons. Francesco Alfano.
I festeggiamenti termineranno lunedì 20 gennaio con le S. Messe alle ore 9.30-18.30 al termine delle celebrazioni ci sarà il bacio della reliquia.

Castellammare di Stabia è pronta a festeggiare il suo Santo Patrono Catello
 
Castellammare di Stabia è pronta a festeggiare il suo Santo Patrono Catello

Breve storia del Santo

Sulla vita di Catello si sa davvero molto poco. Vescovo di Castellammare di Stabia, visse all’epoca dell’invasione longobarda, tra il VI e i VII secolo. Si sa che ebbe una vita molto sofferta: si rifugiava spesso in preghiera sul Monte Faito insieme a Sant’ Antonino. Una notte gli venne in sonno San Michele e così decise di costruire un piccolo Tempio dedicato all’ Arcangelo. fu portato per un breve periodo a Roma, finché papa Gregorio I, a cui aveva predetto il pontificato, gli riaffidò la diocesi di Stabia: tornò trionfante in città, accolto dall’amico Antonino, poi divenuto abate in Sorrento.
San Catello è stato da sempre considerato il principale protettore di Castellammare di Stabia per quanto riguarda non solo eventi naturali come le eruzioni del Vesuvio, ma anche bellici, come i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
La fede a San Catello è ancora più radicata negli operai dei cantieri navali tanto che, oltre ad una sosta nello stesso durante le processioni, quando sta per essere varata una nave viene posta un’immagine del santo sul suo scafo. Inoltre, secondo tradizione, i marinai che passano nei pressi dello scoglio di Rovigliano, devono recitare alcune preghiere per evitare il naufragio.
San Catello è anche detto ”patrono dei Forestieri” per l’ aiuto mostrato nei confronti di profughi e bisognosi, Il corpo del santo non è mai stato ritrovato. Le presunte reliquie di san Catello sono conservate nella Concattedrale di Santissima Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia, nella chiesa di Scanzano e in quella dei Servi di Maria a Sorrento: in particolare si tratta del cranio dal quale fuoriesce un particolare odore detto “Manna di san Catello”, in passato tale cranio è stato custodito nella chiesa del Gesù (oggi si dovrebbe trovare a Itri).
Le processioni vengono fatte due volte all’anno: la prima il 19 gennaio, la seconda nella seconda domenica di maggio. La processione del 19 gennaio è già raccontata da Giuseppe Alvino nel 1623, quando la statua veniva portata per le vie della città, nel tardo pomeriggio con delle torce accese. Con il passare del tempo tale processione è stata effettuata di mattina. Quella che invece viene fatta nella seconda domenica di maggio (tempo fa, veniva fatta la seconda domenica di giugno), ha un percorso più lungo oltre che una festa civile dalla durata di circa 4 – 5 giorni.

Commenti

Translate »