La storia della canzone napoletana a Le Axidie di Vico Equense

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Vico Equense- Gabriele D’annunzio ne scrisse una ” a vucchella”, mentre sorseggiava un caffè al bar Gambrinus di Napoli. Lui è solo uno degli autori della sconfinata raccolta della canzone napoletana. E  sarà  proprio questo i il tema del quarto appuntamento di “Libri Sotto le stelle” in svolgimento presso la struttura turistica Le Axidie di Seianio a Vico Equense. Sabato   19 luglio, alle ore 21,00, la rassegna, curata da Angelo Ciaravolo, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, vedrà in scena il giornalista-scrittore Carmelo Pittari, autore de “La storia della canzone napoletana”, edito dalla Baldini Castoldi Dalai. Sarà accompagnato dalle note del cantante-chitarrista Gianni Festinese.

Il libro rappresenta un viaggio  suggestivo  dalle origini della canzone napoletana, fino all’«epoca d’oro», a cavallo del Novecento, quando s’impone la poesia in vernacolo dei più grandi poeti: Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Giovanni Capurro, Ernesto Murolo, E. A. Mario, Libero Bovio, Raffaele Viviani. Un’occasione per conoscere i segreti di un’arte che ha varcato i confini, temporali e spaziali, rendendo celebri la città ed il popolo partenopeo e riuscendo a comunicare passioni e sentimenti universali.


L’autore, profondo conoscitore della cultura partenopea, con toni colloquiali e ricchi di aneddoti, segue l’evolversi di un genere, che dalle forme anonime e popolari acquista sempre maggiore autorità e valenza artistica, dando i suoi migliori frutti negli anni che vanno dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. È l’«epoca d’oro», in cui vedono la luce successi dialettali intramontabili come ‘O sole mio e Marechiare, ancora oggi cantati in tutto il mondo; ma sono anche gli anni di icone della canzone in lingua e patriottica come Signorinella e La leggenda del Piave.


Un’epoca irripetibile, in cui vissero i poeti e i musicisti autori dei più famosi capolavori. Pittari ne racconta la vita nei suoi aspetti più salienti, accenna al valore musicale, analizza quello poetico dei testi, meno indagato dalla critica, e mette tutto in relazione alla storia sociale e politica di una città e di una cultura che tutto il mondo ammira.


Il libro collega a ciascun poeta i maggiori collaboratori musicali, raccontandone le vicende artistiche e umane, e raccogliendo i pareri dei più illustri critici sul fenomeno culturale.


 

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