La storia della canzone napoletana a Le Axidie di Vico Equense
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Il libro rappresenta un viaggio suggestivo dalle origini della canzone napoletana, fino all’«epoca d’oro», a cavallo del Novecento, quando s’impone la poesia in vernacolo dei più grandi poeti: Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Giovanni Capurro, Ernesto Murolo, E. A. Mario, Libero Bovio, Raffaele Viviani. Un’occasione per conoscere i segreti di un’arte che ha varcato i confini, temporali e spaziali, rendendo celebri la città ed il popolo partenopeo e riuscendo a comunicare passioni e sentimenti universali.
L’autore, profondo conoscitore della cultura partenopea, con toni colloquiali e ricchi di aneddoti, segue l’evolversi di un genere, che dalle forme anonime e popolari acquista sempre maggiore autorità e valenza artistica, dando i suoi migliori frutti negli anni che vanno dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. È l’«epoca d’oro», in cui vedono la luce successi dialettali intramontabili come ‘O sole mio e Marechiare, ancora oggi cantati in tutto il mondo; ma sono anche gli anni di icone della canzone in lingua e patriottica come Signorinella e La leggenda del Piave.
Un’epoca irripetibile, in cui vissero i poeti e i musicisti autori dei più famosi capolavori. Pittari ne racconta la vita nei suoi aspetti più salienti, accenna al valore musicale, analizza quello poetico dei testi, meno indagato dalla critica, e mette tutto in relazione alla storia sociale e politica di una città e di una cultura che tutto il mondo ammira.
Il libro collega a ciascun poeta i maggiori collaboratori musicali, raccontandone le vicende artistiche e umane, e raccogliendo i pareri dei più illustri critici sul fenomeno culturale.