Il gruppo “Le Formichelle” chiede al sindaco Reale di conoscere la verità sulla questione galleria Minori-Maiori

Il gruppo “Le Formichelle”, guidato da Maria Citro, vuole tenere alta l’attenzione sul progetto della galleria Minori – Maiori cercando di fare luce sulle tante zone d’ombra e sulla poca trasparenza da parte dei soggetti coinvolti nelle procedure amministrative, chiedendo all’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Reale in primis, e alla sua maggioranza, di rompere il silenzio e di restituire la verità dei fatti. Quindi non più ipotesi ma dati ufficiali sul progetto esecutivo, sulla cantierabiltà, sui tempi e gli impatti reali sulla salute dei cittadini e sull’economia del territorio.
Questo il testo del manifesto: «Non è più tempo di ipotesi. A più di un mese dall’assemblea pubblica sui motivi del no alla variante in Galleria tra i comuni di Minori e Maiori, il gruppo Le Formichelle – un’altra prospettiva chiede al Sindaco e ai futuri candidati di ViaNova di rispondere e dare conto pubblicamente ai cittadini s ulle seguenti domande:
1) La tanto decantata progettazione esecutiva è stata validata e consegnata? Se sì, dove è stata pubblicata?
2) Le “mitiche” 400 pagine di prescrizione sono state prese in considerazione? E dove sono finiti gli esiti delle indagini geognostiche?
3) Le tanto sbandierate modifiche in cosa consistono? Saranno oggetto di condivisione e di “svariate assemblee pubbliche” (cit. Andrea Reale Consiglio Comunale 5/2/2024)?
4) A quando il preannunciato Consiglio Comunale dedicato alla variante in galleria tra i comuni di Minori e Maiori?
5) Qual è l’ammontare del finanziamento destinato al rifacimento del lungomare e quali saranno i tempi di realizzazione?
6) I cittadini saranno mai informati sull’effettivo impatto e sulle conseguenze dell’opera, a cominciare dalla cantierabilità? Oppure saranno sempre soggetti passivi delle decisioni altrui?
La verità Sindaco!!!
La stessa verità che chiediamo ai consiglieri di maggioranza ed ai futuri candidati di ViaNova… Affinchè tutti sappiano e possano esprimere il proprio voto consapevolmente».