Castellammare di Stabia: rubano un’auto e l’inseguimento dei carabinieri è da scena di un film

Rubano un’auto e scappano inseguiti dai carabinieri, ma finiscono in un vicolo stretto dove è impossibile aprire la porta dell’auto. A quel punto decidono di fuggire dai finestrini, proprio come in un film. Uno dei due ha 22 anni e viene ammanettato mentre per gli altri si è aperta la caccia a l’uomo. Il controllo del territorio non è solo una questione di presenza fisica, ma soprattutto di realtà del luogo in cui si opera. Il carabiniere vive la città, le strade e i fenomeni sociali come testimone e interprete del suo tempo. Ogni pattuglia non è fine a se stessa, ma è un tassello fondamentale del mosaico, gestito e calibrato sulle esigenze di sicurezza dei cittadini. Ecco perché denunce, esposti e segnalazioni fanno parte di un disegno più ampio, dedicato a gestire proprio il territorio con un meccanismo collaudato. Un incipit che potrebbe apparire superfluo ma che consente di raccontare al meglio la tarda serata dei militari della sezione radiomobile di Castellammare di Stabia. Il turno durava dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte. Prima di montare la “gazzella” e mettersi in viaggio, facevano una rapida telefonata in centrale per analizzare ciò che accadeva nella zona. E anche le targhe dei veicoli rubati, un elenco di nomi e volti di persone scomparse. Le chiavi vengono inserite nell’accensione e il servizio ha inizio. Tutto fila liscio fino alle 22.30 circa. Al centro c’è una Fiat Panda, di colore nero, come neri sono i cappelli da vista indossati dai tre passeggeri anteriori. La targa appartiene all’auto rubata poche ore prima. I carabinieri non hanno alcun sospetto: fanno un’inversione di marcia, lampeggiano a sirene spiegate e iniziano l’inseguimento! L’uomo alla guida dell’utilitaria, senza ulteriori sollecitazioni, preme sull’acceleratore e pensa solo a scappare. Grazie al suo abile veicolo compatto, riesce a fuggire dalle strade del centro di Stavia. I soldati gli tenevano la mano sul volante, convinti che prima o poi sarebbero diventati ansiosi e impazienti di mettersi al volante. Quando l’auto si infilò in uno stretto vicolo, la loro intuizione si rivelò esatta. Sarebbe stato meglio fuggire a piedi, ma i muri delle case e le auto parcheggiate sono d’intralcio e la porta non si apre abbastanza. Così i tre fuggitivi si calano dalla finestra, come nel telefilm degli anni ’80 Hazzard, ma la panda rimane in movimento e, grazie alla leggera discesa, continua la sua lenta marcia, andando a sbattere contro un’altra auto di passaggio. I carabinieri decidono di seguire il conducente e gli altri due fuggono rapidamente. L’uomo si rifugia in un palazzo di via Regina Margherita e corre furiosamente al piano superiore. I due militari sanno che non ha scampo. Sigillano l’ascensore, bloccando le altre vie di fuga, e lo seguono. Lo trovano nascosto nell’oscurità di un vano di servizio all’ultimo piano del condominio. Indossa ancora passamontagna e guanti. Ha 22 anni, Vincenzo Barba. È lo stesso che era stato arrestato il 2 ottobre dello scorso anno per tentato furto in un magazzino di elettrodomestici a Castellammare. Barba, che aveva già l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per questo reato, è stato posto agli arresti domiciliari fino alle ultime ore davanti al giudice. Sarà accusato di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini proseguono per identificare e rintracciare i suoi complici.

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