Alessandro sparito da Sassuolo, avvistato a Napoli

Nelle ultime ore si ci è messi alla sua ricerca grazie agli avvistamenti di varie persone, tra cui la vigilanza della stazione di piazza Garibaldi, ha preso, probabilmente, un treno, ed era in compagnia di una ragazza

Redazione – Alessandro Venturelli è scomparso da Sassuolo da 32 mesi ed è stato avvistato a Napoli.

Nelle ultime ore si ci è messi alla sua ricerca grazie agli avvistamenti di varie persone, tra cui la vigilanza della stazione di piazza Garibaldi, ha preso, probabilmente un treno, ed era in compagnia di una ragazza.

Questi avvistamenti hanno indotto la mamma, Roberta Carassai, da Sassuolo in provincia di Modena a precipitarsi all’ombra del Vesuvio per trovare il figlio, scomparso 32 mesi fa ed avvistato nei giorni scorsi in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo.

La donna, che sta vivendo un momento di ansia e trepidazione, dice: “Se qualcuno avesse la fortuna di incontrarlo gli faccia una foto e chiami le forze dell’ordine: vi prego, aiutatemi, quello che sto passando è una cosa talmente atroce che non riesco neppure a spiegarla”.

La venuta di Roberta a Napoli è confortata dagli avvistamenti e da una serie di informazioni ritenute attendibili: più persone in diversi quartieri avrebbero riconosciuto Alessandro dal singolare tatuaggio che ha sul braccio: una sequenza di numeri romani ed un quadrifoglio.

L’avvocato Claudio Falleti, legale di Roberta, afferma: “Alessandro si è volatilizzato nel nulla, é stato aperto un fascicolo per sequestro di persona ritenendo che possa non essersi allontanato da solo a causa della fragilità psicologica che lo affliggeva in quel periodo ma la procura dopo un periodo di indagini ha deciso presentare richiesta di archiviazione del fascicolo”. Per Falleti però “molti elementi fondamentali non sono stati acquisiti e valutati, come ad esempio le impronte digitali che in caso di identificazione di Alessandro sarebbero fondamentali. Insieme alla Fondazione Interjustice e all’associazione ‘Il Coraggio’ stiamo proseguendo nelle ricerche e nelle indagini in autonomia. Di Alessandro non è mai stato trovato un corpo e per noi è ancora vivo e forse anche in pericolo. Facciamo appello alla popolazione perché il dolore non si archivia”.

La mamma di Alessandro si recherà in Questura per chiedere aiuto alle autorità campane e napoletane, in particolare al questore, al capo della Squadra Mobile e al sindaco, affinché l’affianchino nelle ricerche di Alessandro sul territorio.

GiSpa

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