La Penisola Sorrentina non è più l’oasi felice dei tassi

Amare gli animali ci permette di “andare con gli occhi così lontano all’orizzonte, e nello stesso tempo penetrare in profondità nell’essenza delle cose”. Kenneth Grahame, il Vento tra i salici

Rassegna sui tassi (Meles meles) rinvenuti morti in Penisola sorrentina

Piano di Sorrento (Na) Lunedì 10 aprile in località Colli di S. Pietro-Scaricatojo è stata ritrovata, lungo il ciglio della strada (SS163) direzione Positano, qualche metro dopo la scultura “Pino Sentinella”, una carcassa di tasso (Meles meles). Il mustelide giaceva a bordo strada, tra l’erba alta e non presentava ferite, probabilmente deceduto durante la notte, visto il rigor mortis.  Dallo studioso Gaspare Adinolfi abbiamo appreso che è il terzo animale appartenente a questa specie rinvenuto morto nel territorio di Piano di Sorrento dal 2018; in totale l’esperto ha rubricato dal 2011, in tutta la penisola sorrentina, il rinvenimento di ben 10 carcasse di tasso comune o tasso europeo. Sempre facendo riferimento ai preziosi dati dello studioso sorrentino, i Comuni con questo triste primato sono Piano di Sorrento, Vico Equense e Massa Lubrense e tra i tassi rinvenuti morti la maggioranza risultava deceduta a causa delle ferite riportate da impatti con automobili. Il tasso ha abitudini essenzialmente crepuscolari/notturne e tende a utilizzare percorsi fissi durante i suoi spostamenti, personalmente ho avuto modo di avvistarne alcuni attraversare le strade della zona collinare di Piano durante il crepuscolo, ed è chiaro che la poca visibilità e il mancato rispetto dei limiti di velocità che pur ci sono sulle nostre strade, rappresentano le drammatiche premesse  al ferimento mortale di tali animali, a tal proposito vi invito alla lettura dell’articolo “La strage silenziosa, uno studio sugli animali che muoiono per strada” a firma di Pasquale Raicaldo su “La Repubblica” per un ulteriore approfondimento sull’argomento.   Tornando all’animale rinvenuto in località Colli di S. Pietro-Scaricatojo, i veterinari dell’USL di Piano di Sorrento, allertati sul ritrovamento, come da prassi, hanno provveduto alla rimozione della carcassa, ed è bene sottolineare che questo è il corretto protocollo da seguire da parte di tutti quelli che s’imbattono nella carcassa di un animale perché permette ai medici veterinari dell’ASL di appurare anche una eventuale causa virale. Nel caso del “nostro” tasso, si è appurato trattarsi di una femmina adulta, non sappiamo però se avesse dei cuccioli, in ogni caso una grave perdita visto che sono animali monogami: le coppie tendono a restare insieme per tutta la vita. Tengo inoltre a ricordare che il tasso comune, nome scientifico Meles meles,  è animale protetto grazie alla Legge dell’11 febbraio 1992, n. 157 sulla fauna selvatica, quindi è vietato abbattere, catturare, detenere e commerciarne esemplari. Il tasso è un mammifero carnivoro della famiglia Mustelidae presente da sempre nel nostro territorio, il naturalista Nando Fontanella ci ricorda (Il Gazzettino Vesuviano. Anno XXXIX – n. 38, pag. 23) che esso è conosciuto in area stabiese con il nome di “velogna” e nel resto della Campania con il termine “melogna” o “milogna”, animale protagonista anche di alcune fiabe locali, quindi patrimonio non solo della biodiversità dell’areale sorrentino ma anche dell’immaginario collettivo e d’interesse antropologico, visto che quest’animale era associato anticamente ai guaritori e agli sciamani, perché simbolo di tenacia assoluta nel volgere le situazioni negative verso un’evoluzione positiva, probabilmente questa immagine è legata al suo carattere mansueto ma indomito e tenace se infastidito o attaccato da altro animale compreso l’uomo, che anticamente se ne cibava. Del tasso forse l’immagine più poetica ce l’ha regalata lo scrittore britannico Kenneth Grahame nel romanzo per bambini “lI vento tra i salici” (1908) che a noi italiani fece conoscere un altro grande della Letteratura europea Beppe Fenoglio, che ne firmò per Einaudi la prima traduzione. Dei tassi presenti sul nostro territorio ho voluto parlare anche con il presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito, che mi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Quando il sole tramonta e il buio regna sovrano il mondo si popola di affascinanti creature che sfuggono al nostro sguardo pur vivendo accanto a noi da sempre”. Così recitava la copertina del calendario WWF dedicato nel 2014 alle “Creature della NOTTE”. Nel mese di febbraio appariva una bella foto di un tasso. Sapevamo che il tasso era ancora presente nel nostro territorio, ma mai avremmo immaginato che, a partire da quell’anno, le osservazioni di tale animale si sarebbero susseguite con sempre maggiore frequenza. Il tasso (Meles meles), inconfondibile col suo muso allungato e la banda bianca, è un mammifero della famiglia dei Mustelidi di abitudini notturne. Si nutre di tuberi, radici e rizomi che scalza con le poderose zampe ungulate, ma anche di vermi, lumache e piccoli serpenti, compresa la vipera, al cui veleno è immune. In inverno riduce la sua attività, ma senza andare in letargo. In caso di forte freddo può trascorrere diverse settimane nella tana, imbottita di erbe e muschi, utilizzando il grasso accumulato durante la stagione favorevole. Come riparo utilizza grotte naturali, anfratti nelle rocce o tane scavate nel terreno, con più aperture e intricate gallerie, che spesso condivide con la volpe. Un tempo cacciato e consumato come selvaggina, oggi che è protetto ed è cessata la sua persecuzione, c’è da dire, come risulta dalle diverse osservazioni, che la popolazione di questo simpatico mammifero sta riconquistando il suo spazio in penisola sorrentina. Tracce chiare della sua presenza le abbiamo documentate a Piano di Sorrento in tutta l’area a valle dell’ultimo ritrovamento, dal sito del “Pino sentinella” fino alla pineta dello “Scaricatojo”. Se a queste osservazioni colleghiamo il rinvenimento di esemplari morti sulla Meta Amalfi dopo il Montano e di fronte al deposito ANAS, oltre all’avvistamento di esemplari vivi (taluni immortalati con l’ausilio di fototrappole) in via Cermenna, sul monte Vicalvano, in via Artemano, a Parco Lamaro, al Belvedere Leone Massa, si deduce come l’areale di tale mustelide sia vasto e legato a valloni, corsi d’acqua, aree boscose e zone aperte con vegetazione che gli consenta di trovare riparo. Il tasso è stato avvistato anche a Sant’Agnello ai Colli di Fontanelle, in via Lepantine, al Picco Sant’Angelo e a Trasaella, a Massa Lubrense in località Termini, a Sant’Agata in via Circumpiso, a Sorrento in località Sant’Antonio, Capodimonte e Nube d’Argento, ad Alberi nel comune di Meta, a Vico Equense in località Montechiaro, ad Astapiana e altrove. Tuttavia non è per niente facile imbattersi in un tasso anche se, delle volte, è possibile intuire la sua presenza di notte ascoltando la vasta gamma di suoni che emette nel comunicare: soffi, brontolii, abbai e grida acute. Incontrare un tasso è un’esperienza unica che ci fa comprendere come la natura della nostra terra abbia ancora tanto da offrirci e da mostrarci! L’idea che tali creature vivano in un mondo nascosto a soli pochi passi dal nostro ci invita a riflettere sul rapporto tra Uomo e Natura e su come, sempre più spesso, tendiamo a staccarci da quest’ultima nella ricerca spasmodica di un mondo artificiale, fatto di cemento e comodità, al punto di maturare intolleranza, diffidenza e paura nei confronti di tutto ciò che è “naturale”… fino a ed arrivare alla convinzione di poter vivere senza NATURA… senza ALBERI… e senza ANIMALI… siano essi tassi, rane, serpenti, pipistrelli, api, gabbiani… oppure orsi. Nulla di più sbagliato. Nulla di più triste!” Cluadio d’Esposito, 15 aprile 2023

A cura di Luigi De Rosa

Femmina di Tasso rinvenuta morta sulla SS163

Femmina di Tasso rinvenuta morta sulla SS163
Femmina di tasso rinvenuta morta sulla SS163, Piano di Sorrento 10 aprile 2023

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