Oggi, 18 marzo, Terza Giornata in memoria delle vittime del Covid. Il post di Giuseppe Fiorentino di Positano

Il 18 marzo 2020 è stato tra i momenti più drammatici della storia dell’Italia. Mentre l’Oms si dice «fiduciosa» che l’emergenza internazionale possa terminare entro quest’anno e che il Covid diventerà paragonabile ai virus dell’influenza stagionale, sono tanti i ricordi che affiorano in questa giornata nella mente degli italiani: il dolore per tutte le persone decedute senza poter avere il conforto di un familiare, del rispetto e la riconoscenza nei confronti dei medici che sono stati eroi in camice bianco, la paura che ha occupato la mente di ciascuno di giorno e di notte al pensiero di contrarre il virus e la profonda speranza quando sono stati sperimentati i vaccini. L’impegno di tutti, in ciascun campo della vita pubblica, nel contenere la pandemia deve essere considerato un valore che sta rendendo possibile la ripresa, non solo economica, ma soprattutto sociale.

Poco fa il medico Giuseppe Fiorentino, originario di Positano in Costiera amalfitana,  che in prima fila ha affrontato la pandemia da Covid al Cotugno .

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