A Sorrento un cuoco per Federico II foto

Sorrento – Presso l’Hotel Bellevue Syrene, sabato 5 novembre, è stato presentato l’ultimo romanzo di Raffaele Nigro “Il cuoco dell’imperatore”, edito da La Nave di Teseo e candidato al Premio Strega 2022. Luciano Russo, presidente dell’Istituto di Cultura “Torquato Tasso” ha introdotto il suo ospite lo scrittore e giornalista lucano Raffaele Nigro, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Puglia,  Direttore e successivamente Caporedattore per la sede regionale della RAI, con l’ausilio dell’italianista Raffaele Messina, illustrando il suo nuovo romanzo che Francesca Pansa ha definito: “romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo”. Raffaele Nigro intellettuale raffinato ed elegante, autore di centinaia di opere dalla narrativa alla drammaturgia, molte delle quali meritevoli dei premi letterari italiani più prestigiosi, ricordiamo su tutte il Premio Napoli e il Super Campiello nel 1987 per “I fuochi del Basento”; ancora per Il piantatore di lune (1991), Premio Latina per il tascabile, La baronessa dell’ Olivento (1990), premi Rhegium Julii e Carlo Levi, Ombre sull’Ofanto (1992) infine il premio Grinzane Cavour, per Dio di levante (1994), a Sorrento ha presentato la sua ultima fatica letteraria,  un romanzo storico di grande valenza culturale, nello specifico abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di Guaimaro delle Campane, il coprotagonista, mi viene da dire di questo testo, originario di una famiglia di fonditori di Melfi, che nel 1208 fu testimone dell’assassinio di due carbonai che, tradito dal panico, si dà alla fuga, arruolandosi al seguito della corte di Federico II di Svevia, il secondo protagonista. Grazie alle sue conoscenze mediche ma soprattutto alle doti nell’arte culinaria, Guaimaro verrà scelto come cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia e di Germania e come figura addetta alla salvaguardia della sua salute, entrando così a far parte di una corte, che come testimoniano le cronache dell’epoca, era animata da letterati, cantori, giuristi, scienziati e filosofi di cui, colui che di lì a poco verrà ribattezzato lo “Stupor Mundi“, amava circondarsi. Guaimaro affronterà con lui vittorie e sconfitte, vivendo e trascrivendo i grandi avvenimenti storici, come le lotte con il papa e i comuni, e i semplici momenti di vita quotidiana, la frenesia per i preparativi di sontuosi ricevimenti e la fatica per i lunghi spostamenti della corte itinerante. Trascorrendo la propria esistenza accanto all’imperatore e al suo progetto politico, lungo l’arco di quasi mezzo secolo. Ma non abbiate paura delle 757 del testo che firma Nigro perché sono pagine vivide vergate con un linguaggio semplice e il giusto ritmo, un libro ben scritto, come nella consuetudine di quest’autore, dove la curiosità della pagina successiva si fa sempre più intensa, vi seduce e vi spinge alla successiva; alla fine comprenderete che in realtà sono anche poche settecento pagine per imparare a conoscere una figura così intrigante e complessa qual è stato Federico II di Svevia.

A cura di Luigi De Rosa

Il cuoco dell'Imperatore
“Il cuoco dell’imperatore” di  Raffaele Nigro (La Nave di Teseo)

Commenti

Translate »