Piano di Sorrento, cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate nel segno del raccoglimento

Piano di Sorrento. Questa mattina, in una Piazza Cota bagnata dalla pioggia, si è svolta la cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Un momento molto importante per mantenere vivo il ricordo dei tanti caduti in guerra che, per difendere la nazione, hanno perso la vita da giovanissimi lasciando a piangerli genitori, mogli, fidanzate, figli che troppo presto hanno dovuto abituarsi a vivere senza di loro.

Il Monumento ai Caduti in Piazza Cota simboleggia il sacrificio di tante vite il cui sangue viene lavato dall’acqua che scorre a bagnare i cannoni dell’epoca. Sulle lapidi i nomi dei caduti che non sono solo lettere incise nel marmo, dietro ogni nome c’è una storia che purtroppo spesso non è conosciuta. Ma su quelle lapidi scorre il sangue di giovani vite e quel freddo marmo è bagnato dalle lacrime delle famiglie che hanno visto morire tragicamente e prematuramente un proprio caro, ucciso dai colpi nemici o inabissatosi su una nave affondata portando via con sé sogni e speranze.

Troppo spesso quel Monumento viene visto semplicemente come una sorta di “opera d’arte” nel centro della città, ma in realtà è un luogo sacro, una sorta di tomba per tanti che non hanno potuto avere una degna sepoltura.

Quest’anno, come nel 2020, alla cerimonia non hanno partecipato gli studenti a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, ma la presenza dei cittadini e delle istituzioni ha reso solenne il momento della deposizione della corona di alloro.

Quest’anno la corona di alloro è stata portata da Domenico Cinque, in rappresentanza dei dipendenti comunali e quale nipote di un caduto in guerra, e dalla rappresentante dei giovani che prestano servizio civile presso il Comune di Piano di Sorrento.

Un momento di intensa partecipazione e commozione per chi non dimentica i tanti concittadini strappati alla vita dalla guerra la cui memoria va mantenuta viva ed onorata non solo il 4 Novembre. Magari quando si passa fugacemente in Piazza Cota basterà fermarsi per qualche secondo davanti al Monumento per non dimenticare chi ha sacrificato la vita per la nostra libertà.

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