Maiori, Faro di Capo D’Orso. Sentiamo lo chef Francesco Sodano: “Pronti a riaprire per fine maggio, attendiamo dpcm”

Maiori, Positanonews ha avuto il piacere di scambiare due rapide battute con Francesco Sodano, Executive Chef del Faro di Capo d’Orso. Lo chef classe ’88 ci ha raccontato la sua prima esperienza lavorativa al Faro di Capo d’Orso nella splendida cornice di Maiori, affiancato da Pierfranco Ferrara. Nel suo bagaglio altre importanti esperienze lavorative, tra le quali quella durata due anni al Pagliaccio di Anthony Genovese e quella sempre di due anni da Oliver Glowig.

francesco sodano faro di capo d'orso

Partiamo con una marcia bella carica – esordisce lo chef Sodano -. Cercheremo di fare del nostro meglio, abbiamo avuto tanto tempo per ponderare, studiare, elaborare nuovi concetti e nuove idee. Siamo impazienti per tornare ai fornelli.

Quando aprirete? Pensiamo per fine maggio, aspettiamo il dpcm quando ci darà il via libera di aprire anche all’interno. Per adesso abbiamo solo Parco del Bistrot, con qualche posto in terrazza all’aperto. Da legislazione apriremo solo sopra e attenderemo qualche giorno.

A che tipo di cucina pensi per quest’ estate? Ho improntato questo lavoro sulla maturazione dei pesci, sulle frollature. Ovviamente in costiera cercheremo di valorizzare i pesci più poveri che abbiamo nella nostra terra. Io utilizzo quasi sempre il pesce azzurro, palamite, quest’anno utilizzeremo le tracine fatte con lo stoccafisso. Utilizzeremo la murena lavorata come un’anatra alla pechinese. La pelle della murena si presta molto alla pelle dell’anatra perché hanno questa grassezza in comune, ovviamente sono due animali completamente diversi, in due ambienti completamente diversi. Cerchiamo di produrre tutto quello che è nelle nostre possibilità, utilizzando 100% pesce super locale con tecniche all’avanguardia.

I rapporti con i clienti? Sui social c’è tanta gente che chiede impaziente di ritornare a fare l’esperienza al Faro. Sono quasi tutte esperienze al buio.

Sodano ha fatto, inoltre, altre significative esperienze in Inghilterra. Sous chef in un ristorante stellato, il Galvin at Windows al 28 piano della torre dell’Hilton di Londra, poi in un club privato di nuovo a Londra l’“Annabells” dove lo chef executive era lo stesso del Gordon Ramsey. Si è trasferito a Los Angeles ed ha lavorato Nikita di Malibu. Rientrato in Italia ho gestito delle consulenze, tra cui una ancora attiva con il ristorante “Casa a Tre pizzi” a Napoli alla Mergellina.

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