Minori piange la scomparsa del grande scrittore Fulvio Di Lieto

Cosiera Amalfitana. E’ venuto a mancare Fulvio Di Lieto, scrittore di Minori. Ricordiamo la sua memoria ripercorrendo ciò che è stato e ciò che ha fatto nel corso della sua vita.

Fulvio Di Lieto è nato a Minori, un villaggio marinaro e rurale sulla Costa d’Amalfi, poco dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e quattro anni prima che il Vesuvio smettesse di fumare e cadesse in letargo. A quel tempo, i mulini erano veramente bianchi – il paese ne contava una trentina, attivando un florido indotto di lavorazione della pasta – le lucciole brillavano nelle notti estive, fiumi e torrenti bisbigliavano e cantavano, come le onde marine e le sirene che le cavalcavano. Ovunque i suoi occhi guardassero era favola e incanto, e i numi tutelari di ogni cuore innocente abitavano tra gli uomini.

Poi apparve, attorcigliato a un albero di limoni, il Serpente primigenio che, flautando antiche seduzioni, propose un baratto: lucciole, mulini e sirene contro maxiburger, discoteche e fondi bilanciati. Sembrò allora un buon affare, ma col tempo doveva rivelarsi un rovinoso inganno.

Volendo perciò riscattare i valori perduti nella fraudolenta transazione, Fulvio Di Lieto scrive da molti anni poesie, racconti e romanzi, con lo scopo di recuperare di quei beni svenduti l’intima essenza e l’universale qualità, rievocando di quella realtà, priva di ossessive cadenze, le prodigiose atmosfere.
Con il suo impegno egli tenta soprattutto di contribuire al ripristino della compromessa armonia tra uomo, natura e divinità, su cui dovrà fondarsi l’ordine ultimo del mondo. In tutta l’opera dell’autore, poetica e letteraria, è avvertita la necessità di rivalutare il sentimento sacrale dell’esistenza e di proporre una sublimazione dei modi del vivere attraverso la capacità armonizzante della parola. Il contatto con una natura recuperata ai suoi valori di integrità diventa quindi una liturgia essenziale alla realizzazione di tale progetto.

Fulvio Di Lieto ha molto viaggiato all’estero, soggiornando in Inghilterra, Francia, Germania e India. Da queste esperienze ha tratto la maturità e la presa di coscienza delle realtà umane e sociali che ha poi trasferito nel suo impegno culturale e artistico.
È Direttore Responsabile del periodico L’Archetipo di Roma.

Presso circoli culturali e istituti scolastici ha tenuto conferenze sul tema “Valore e capacità trasfigurativa della parola”.
Per la sua attività di poeta e scrittore ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui: Gran Premio Città di Roma, Città di Palestrina, Premio l’Emigrante di Pratola Peligna, Nazareno di Roma, Sant’Eligio Città di Bari, Montesacro di Roma, Premio speciale Coppedè di Roma.
È stato insignito del titolo di benemerito della Città di Minori.

 

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