Positano. La Villa di Zeffirelli , quando Hollywood era nella perla della Costiera amalfitana. Un servizio sul Corriere della Sera foto

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Positano. La Villa di Zeffirelli , quando Hollywood era nella perla della Costiera amalfitana. Un servizio sul Corriere della Sera. Quelli erano tempi d’oro favolosi.  Ho dei bei ricordi personali del regista Franco Zeffirelli quando trascorrevamo ore di chiacchiere, in compagnia del compianto Luca Vespoli, sotto la Buca di Bacco. Un carattere particolare quello di “Franco” come lo chiamavano qui tutti nella cittadina della Costa d’ Amalfi, ricordo di quando “Villa tre Ville”, poi passata a Giovanni Russo noto imprenditore alberghiero di Sorrento e ora finita a Govind Friedland,  finì sotto inchiesta per l’accusa di abusi edilizi sulla scogliera parte demaniale con tutti i giornali che facevano i titoloni giustamente, se la prese con tutti,  poi proprio con Vespoli e De Lucia si ricucì il rapporto con il Premio Danza Positano, il suo amore per Positano è sempre rimasto intramontabile, dal grande regista erano passati tutti , dagli attori ai danzatori,  forse il più scalmanato fu Nureyev.. ma anche di questo abbiamo parlato in tutti questi anni. Positano era davvero la capitale della Campania e del Sud Italia del turismo e proprio Zeffirelli è stato protagonista di un episodio di rinascita dopo una pandemia, quella della peste in Campania, organizzò forse lo spettacolo più bello di sempre, il “Piccolo Festival” creando un vero e proprio teatro a Fornillo, considerata fra le dieci spiagge più belle del mondo, non osiamo immaginare con quali e quante difficoltà logistiche, oggi i costi sarebbero improponibili, un momento leggendario che contribuì alla rinascita di Positano, di cui mi ha raccontato Rosalba De Lucia. Una storia ancora da raccontare tutta…

Zeffirelli a Positano nella sua Villa

Ringraziamo Massimo Capodanno per la segnalazione, come al solito davvero attento sul suo blog positano my life, ma anche facebook, alle notizie del momento, sempre sul “pezzo”, lo ringrazio davvero di cuore perchè mi ha permesso questa riflessione attingendo ai ricordi,  e Giuseppe Di Martino per la foto archivio Vep.

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