Ponticelli. «Abbiamo la casa allagata»: madre e figlia tentano di dar fuoco ai dipendenti di Napoli Servizi

Erano infuriate. Da giorni ormai sollecitavano l’intervento della Municipalità e dei tecnici della Napoli Servizi, ai quali si erano rivolte per le perdite di acqua nell’appartamento in cui vivono, a Ponticelli. In quella casa di via Madonnelle le piogge degli ultimi giorni avevano provocato un allagamento: l’acqua caduta a catinelle si era infiltrata attraverso alcune fessure nelle pareti e del soffitto. Ma nessuno era intervenuto. E così due donne – madre e figlia – ieri mattina hanno fatto irruzione negli uffici comunali di via Ammaturo brandendo una bottiglia di liquido infiammabile, minacciando gli impiegati. Dalle parole ai fatti. Le due – R.B., di 56 anni e sua figlia 27enne, I.E. – sono passate dalle parole ai fatti: poco dopo le nove di ieri mattina si sono presentate all’interno dei locali della circoscrizione, nel quartiere orientale della città, minacciando di dar fuoco ai dipendenti. Tutto si è consumato in una manciata di minuti. La 56enne aveva tra le mani una bottiglia di alcol. Non ci ha pensato due volte: iniziando a spargere il liquido sui pavimenti e sulle scrivanie occupate dai dipendenti terrorizzati. Poi ha dato fiamma ad alcuni fiammiferi cercando di attizzare un rogo. Panico tra i presenti, molti dei quali erano cittadini in attesa di sbrigare le pratiche. Solo grazie alla tempestività di uno dei responsabili dell’ufficio si è evitato il dramma. Qualcuno ha infatti allertato il 112 dei carabinieri: così dalla centrale operativa del comando provinciale è scattato l’allarme. Dopo pochi minuti, mentre le fiamme iniziavano ad alimentarsi, sono arrivate due pattuglie di militari della compagnia di Poggioreale e i vigili del fuoco, che hanno sedato il principio d’incendio. Nessun ferito e solo lievi danni ad alcune suppellettili dei locali di via Ammaturo. Ma la paura è stata tanta. Sul posto sono giunte anche due ambulanze, ma – come detto – dell’intervento dei medici non c’è stato bisogno. I carabinieri hanno così identificato le due donne. La più anziana – che occupa l’appartamento di via Madonnelle – era in forte stato di agitazione, al punto che in un primo momento si era richiesto il trattamento sanitario obbligatorio, del quale però fortunatamente poi non c’è stato bisogno. Ascoltata negli uffici della compagnia di Poggioreale – diretta dal capitano Dell’Olio – la donna ha spiegato così i motivi della clamorosa protesta. Spiegando come avesse da tempo reclamato l’intervento dei tecnici e degli operai comunali. Naturalmente il gesto ha avuto immediate conseguenze. Armarsi di alcol per cercare di dar fuoco a cose e persone – per di più in locali aperti al pubblico – non l’ha salvata dalle conseguenze penali di un gesto assurdo e insensato. È stata pertanto denunciata in stato di libertà con accuse gravi: interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e minacce aggravate a pubblico ufficiale. (Giuseppe Crimaldi – Il Mattino)

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