30 novembre: Amalfi festeggia sant´Andrea apostolo . Cinque nuove vocazioni, anche la manna in crisi

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    Andrea Alfieri di Amalfi, , Ciro Emanuele D’Aniello di Cava de’ Tirreni, Gianfranco Criscuolo di Cetara Ennio Di Maio di Maiori e Christian Ruocco di Ravello  sono le cinque nuove vocazioni celebrate nel giorno del Santo Patrono della Costiera amalfitana con l’ammissione all’Ordine Sacro del Diaconato e del Presbiterio dei cinque seminaristi appartenenti dall’arcivescovo Beniamino Soricelli della Diocesi Amalfi- Cava dè Tirreni che lo Spirito li accompagni in questo difficile e importante cammino.  Da parte di tutta la redazione di Positanonews un augurio sincero.  La curiosità Durante i festeggiamenti la “Manna” è apparsa solo con due piccole gocce di rugiada, il commento è stato che anche la “manna” si è adeguata alla crisi..

    Origini del nome Andrea: dalla radice greca andr che compare nel sostantivo andros “uomo”, ma anche in andreia “coraggio”= forza virile. Andrea, nome di apostolo, viene invocato contro le ingiustizie, morti improvvise, sterilità: sant’Andrea apostolo, fratello di Pietro, martire a Patrasso, trafitto su una croce obliqua con travi disposte a X. Patrono dei pescatori, della Russia, della Scozia, di Sarzana, dell’arcidiocesi e della città di Amalfi, di Costantinopoli, della Grecia, dell’Ucraina, della Romania, della Prussia, di Quindici, Sicignano, Gricignano di Aversa (tre cittadine campane) e di numerose città italiane; la croce di sant’Andrea è presente nella bandiera nazionale della Scozia. Le reliquie del Santo furono portate ad Amalfi dal cardinale Pietro Capuano di ritorno da Gerusalemme nel 1206 e furono depositate nella cattedrale della città marinara a lui, in seguito, dedicata. Sant’Andrea apostolo, nato a Bethsaida di Galileia, fu il primo chiamato da Gesù tra gli apostoli (il Protocleto). La leggenda vuole che Andrea fosse stato anche in Romania (a Dabrogea), in Ucraina in una località chiamata poi Kiev; che fosse venerato, perchè pescatore, a Luqa di Malta. Nel corso della processione del 27 giugno e del 30 novembre si consente a delle persone scelte della cittadina di Quindici(Avellino) di partecipare, vestire con la usuale tunica rossa, in qualità di portatori della statua per le vie cittadine. Al termine della processione, quando si arriva ai piedi della scenografica scalea del duomo, la statua del santo, in puro argento lavorato da artisti napoletani, viene issata sulle spalle di provetti “portatori” che, di corsa, la spingono per la scalea fino al sagrato del Duomo, tra un tripudio di folla, banda m usicale, campane a festa e fedeli che battono le mani invocando il nome del Santo Andrea a perenne protezione della città e dei suoi abitanti. I turisti restano incanti da questa manifestazione del popolo amalfitano( la scultura raffigurante il santo Andrea, portata in processione, è in argento e fu eseguita a Napoli nel 1717 dagli artisti Conforto e Bottiglieri. Nel 1980 fu sottoposta a restauro dal RE.CO di Roma). Si è sempre denunciato l’inadeguato uso sia per la processione che per la corsa da parte degli esperti della Soprintendenza alle Belle arti ed ai Monumenti ( il busto era ed è sottoposto a troppi sbalzi, dovuti sia alla lunghezza del percorso delle processioni, sia alle corse per la scalea, sia ai tanti spostamenti all’interno della cattedrale stessa) Fu consigliato , e lo si fà tutt’ora, di mettere la pregevole scultura argentea a riposo, riscontrando, però, l’avversione di tutti perchè per gli amalfitani il volto del busto raffigura esattamente le sembianze del santo Apostolo Andrea. E a nulla valsero le raccomandazioni dell’arcivescovo Ferdinando Palatucci, preoccupato come tanti per la stabilità dell’opera d’arte. C’è gente, sparsa per l’Italia, che difficilmente manca di rientrare ad Amalfi, perchè il fascino di questo grande trasporto popolare resta nel sangue. Il giorno prima della festa in onore di Andrea si compie il “miracolo della Manna”. Dal sarcofago in cui riposano i resti del Santo, che si trova nella cripta della cattedrale a lui dedicata, viene fuori una sostanza semioleosa: La Manna. Questa viene distribuita ai fedeli che la conservano gelosamente, in picoli contenitori di vetro, tra le cose preziose della propria casa. Questo fenomeno della fuoriuscita della Manna dal sarcofago fu registrato per la prima volta il 29 novembre del 1304, quando il parroco della cattedrale, don Pietrantonio Suroldi, la raccolse perchè si volle che essa avesse ridato la vista ad un anziano fedele di un villaggio di Tramonti(SA). Ma la cosa più interessante è data dal fatto che a segnalare il miracolo fosse un vecchio, improvvisamente dileguatosi: gli amalfitani pensarono che fosse stato sant’Andrea in persona, da tutti appellato ‘o viecchio. Una volta, al porto, si teneva la fiera di sant’Andrea, nel corso della quale si commerciavano piante, oggetti per la casa, animali domestici e anche maialini. Un tempo gli sposi amavano imporre ai propri figli il nome del santo e della santa venerata nella loro cittadina di residenza. Ora nascono poche Trofimena, Maddalena e pochi Andrea, Pantaleone, Vito e cosi via. Ultimamente la Cassazione ha offerto ai genitori la possibilità di scegliere Andrea come nome per le loro figlie femmine, accogliendo un ricorso di una coppia di genitori di Pistoia contro una sentenza della Corte di appello di Firenze del 2010, che disponeva la rettifica del nome Andrea. Auguri di felice onomastico a:Andrea Gambardella ed Andrea Rispoli consiglieri comunali di Conca dei marini- Andrea Genova della segreteria del turistico di Amalfi – Andrea Mercadante insegnan te di sala-bar all’alberghiero di Maiori- Andrea Torre insegnante di laboratorio di Ricevimento in pensione, amalfitano- Andrea Maiorino preside amalfitano in pensione – Andreina Maiorino insegnante all’Ipsar di Maiori- Andrea Pinto, amalfitano preside in pensione – Andrea Torre, ravellese – Andrea Buonocore assessore al Comune di Agerola – Andrea di Lieto, macellaio minorese – Andrea Rispoli minorese, capitano di l.c. a riposo- Andrea del Pizzo assessore comunale di Maiori – Andrea Alfieri con sigliere comunale di Maiori – Andrea Buonocore insegnante all’Ipsar di Salerno in pensione – Andrea d’Auria, patron di Palazzo Vingius a Minori – Andrea Giunchiglia funzionario ACI a riposo, amalfitano- Andrea Ingenito, ingegnere atranese – Andrea Torre tecnico di cucina all’Ipsar di Maiori- Andrea Pansa, notaio amalfitano- andrea Paolillo, marmista amalfitano, ciclista incallito- Andrea Lauro, dottore commercialista amalfitano, ex consigliere provinciale di Salerno – Andrea Cerenza, insegnante, pioniere del centro di cultura amalfitano, a riposo- Andrea Reale, della famiglia proprietaria dell’hotel Villa Romana di Minori, sindaco in carica della cittadina- don Andrea Apicella maiorese parroco di Pogerola di Amalfi – don Andrea Colavolpe parroco emerito della cattedrale e della parrocchia di Amalfi- Andrea Marasco generale dei Carabinieri – Andrea Scannapieco, maiorese dottore commercialista – Andrea di Lieto, minorese, avvocato amministrativista, prof. universitario, canoista eccelso . Andrea Carretta,minorese ortopedico – Andrea Ferrigno, maiorese (dedè) insegnante a riposo – Andrea Amendola, consigliere comunale di Amalfi, politico di lungo corso, dalla lunga barba bianca- Andrea Zarrella, costruttore nocerino stabilitosi a Minori – Andrea Camera amalfitano impiegato in Alto Adige – Andrea Savo, ‘o capitano amalfitano- In memoria di Andrea Carraro, letterato, insegnante, ex sindaco di Conca dei Marini Gaspare Apicella

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