A Praiano residenza d’artista col francese Luke James, un progetto internazionale di qualità

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Praiano, Costiera amalfitana . A Praiano residenza d’artista col francese Luke James, un progetto internazionale di qualità . La residenza d’artista rientra in un progetto internazionale curato dal Dipartimento di Architettura di Napoli dell’Università Federico II in partenariato con l’Associazione Agenda Praiano e con il patrocinio del Comune di Praiano.

Tra i partner internazionali spiccano il BOZAR – Centre for Fine Arts di Bruxells e la Fundacio Mies van der Rohe di Barcellona a riprova del fatto che Praiano punta sempre di più a posizionarsi all’interno del circuito dell’arte contemporanea internazionale. Per questo progetto internazionale sono state selezionate solo 6 case in tutta Europa: di cui 2 a Bruxelles, 1 a Barcellona, 1 a Bucarest, 1 a Pompei all’interno degli scavi e 1 a Praiano.

L’artista durante il periodo della residenza alloggerà presso la casa dell’artista concettuale
minimalista SolLewitt grazie alla collaborazione con la moglie Carol Lewitt che da subito ha sposato l’idea di progetto e da sempre contribuisce ad ospitare nella sua casa figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura internazionale.

Il progetto, curato dalle professoresse Maria Rita Pinto e Serena Viola, prevede la realizzazione di un’opera da parte dell’artista che verrà installata all’interno del territorio comunale. L’artista sarà assistito dagli studenti del Dipartimento di Architettura durante le fasi di realizzazione dell’opera.

Durante questo periodo saranno organizzati una serie di incontri formali e informali affinché l’artista possa confrontarsi con il contesto di riferimento e immergersi quanto più nel tessuto locale per conoscerne usi e costumi.

La scelta dell’artista è stata frutto di una lunga fase di selezione curata da una commissione
composta dalla professoressa di architettura Maria Rita Pinto, il direttore generale del Museo MADRE Andrea Viliani e la Visual Artist Veronica Montanino. Tra i 5 artisti finalisti tra cui comparivano: Dimitri Mallet, Elise Eeraerts, Jason Hendrick Hansma e Céline Pelce e Luke James, quest’ultimo è risultato vincitore perché era quello che più di tutti si interrogava sulla questione dello spazio.

L’artista, nelle sue opere, è solito aggiungere degli elementi molto minimali nello spazio
e giocare con le ombre. Per esempio come un’ombra possa salire da terra e avere un impatto su ciò che la circonda e su ciò che si trova su quello stesso terreno. Un elemento addizionale della proposta artistica che ha reso interessante l’opera di Luke James è stata l’idea di scrivere parole e versi sul territorio.

Incontro con gli artisti: 11 settembre 2019

Il giorno 11 settembre, alle ore 18:30 presso il Centro Pane, gentilmente messo a disposizione dal Distretto Costa d’Amalfi, vi sarà un incontro aperto al pubblico organizzato da Dipartimento di Architettura (DiARC) della Federico II, in partnership con il Comune e con Agenda Praiano.

L’incontro sarà una conversazione con tre giovani artisti e l’obiettivo sarà esplorare le interazioni tra paesaggio urbano e comunità, produzione artistica e cultura materiale.
Può la produzione artistica contribuire alla rigenerazione dei legami tra persone e luoghi, di fronte ai processi di perdita di identità delle città e dei centri minori? Per rispondere a questa domanda, Maria Rita Pinto e Serena Viola hanno invitato tre giovani artisti della scena internazionale.

Lena Seraphin (Finlandia), Elena Mazzi (Italia) e Luke James (Francia) ospiti a Praiano per il progetto, Artists in Architecture, illustreranno il percorso che contraddistingue la loro ricerca. Ripensare i processi di custodia delle identità, riconoscendo al paesaggio urbano il ruolo di incubatore di creatività e innovazione è l’istanza che sottende l’impegno del DiARC per Praiano, rafforzando il processo di riscossa civica avviato con l’esperienza NaturArte.

Allargando il dialogo tra sapere esperto e comunità, agli artisti della scena internazionale, la conversazione è occasione per prefigurare nuovi scenari di valorizzazione e recupero. Piazza Costantinopoli viene proposta quale sito pilota per sperimentare nuove strategie di progetto, dinamiche di coesione sociale e sviluppo economico.

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