Meta, morte di Silvana Inserra: condannata l’anestesista per omicidio colposo

Meta, morte di Silvana Inserra: condannata l’anestesista per omicidio colposo

Era un intervento di routine per Silvana Inserra, ex modella 47enne di Meta, ma si è trasformato in tragedia. Sei giorni dopo essere salita sul tavolo operatorio per un intervento di correzione di una precedente liposuzione, la donna è morta. Ora l’anestesista, Silvana Scarcia D’aprano, come riporta “Il Mattino”, è stata condannata a due anni di reclusione per omicidio colposo.

Secondo il Tribunale, la dottoressa è responsabile del decesso di Silvana Inserra, avvenuto nel febbraio 2020 a causa di un arresto cardiocircolatorio. Il Pubblico Ministero, al termine della requisitoria, aveva chiesto proprio due anni di carcere per l’imputata, richiesta accolta dal giudice. La clinica, coinvolta come responsabile civile nel processo, dovrà risarcire, insieme alla dottoressa, il marito della vittima con una provvisionale di 100mila euro e 5mila euro di spese legali.

La tragedia si è consumata la mattina del 4 febbraio 2020. Silvana, serena per l’intervento, si reca alla clinica GMG Italia a Roma, accompagnata dal marito Antonio Sabatini. Poco prima dell’operazione, viene sedata dalla dottoressa Scarcia D’aprano, la stessa che due anni prima l’aveva già anestetizzata per la prima liposuzione.

L’intervento, inizialmente previsto come semplice, si complica dopo tre ore. La situazione precipita e Silvana viene rianimata, intubata e trasferita d’urgenza all’ospedale San Giovanni Addolorata. Nonostante i tentativi dei medici, la donna muore sei giorni dopo per “ipossia con conseguenti episodi di bradicardia“, causati, secondo l’accusa, da un mix di farmaci anestetici somministrati dalla dottoressa Scarcia D’aprano.

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