Il monologo di Roberto Benigni alla Giornata Mondiale dei Bambini: “Costruite un mondo migliore, noi non ci siamo riusciti”
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Questa mattina, in una Piazza San Pietro gremita, il premio Oscar Roberto Benigni ha recitato un bellissimo monologo davanti a Papa Francesco e ai 50mila piccoli accorsi per la Giornata Mondiale dei Bambini: «Il mondo è governato da persone che non sanno cosa sia la misericordia, l’amore. E così commettono il più stupido dei peccati, la guerra: una parola brutta, che sporca tutto. Dobbiamo porre fine a questa cosa.
Ognuno di voi è il protagonista di una storia che non si ripeterà più. Siete voi gli eroi. Fate le cose difficili! Sognate! Che è la cosa più bella del mondo. Per sognare non bisogna chiudere gli occhi. Bisogna aprirli! I bambini non sono un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere.
Sono convinto che in mezzo a voi ci sia chi troverà la parola per fermare la guerra, dobbiamo cercarla insieme. Quando i bambini giocano, alla guerra, appena uno si fa male, si fermano e invece quelli che fanno la guerra non si fermano.
L’unica cosa sensata che ho sentito in tutta la mia vita l’ha detta Cristo nel Vangelo, il discorso della montagna. È un incanto di bellezza, di una bellezza che non si resiste. Quando Gesù dice tutti gli elenchi da imparare a memoria: “Beati i miti, gli operatori di pace, i misericordiosi”. Ecco, beati i misericordiosi, che poi vorrebbe dire prendersi cura del dolore degli altri, essere sensibili, perdonare, essere profondamente buoni. Siate profondamente buoni. Questo ha detto Gesù. Questa è l’unica buona idea che sia stata espressa nella storia dell’umanità. Che la vita è questo: amore, conoscenza e una compassione infinita per il dolore che attraversa l’umanità. E allora non aspettatevi che il mondo si prenda cura di voi, prendetevi voi cura del mondo, almeno di quello a portata di mano. Amate chiunque avete a portata di mano. I bambini sono amore diventato visibile. Ha detto un grande poeta: la mano che dondola la culla governa il mondo. Ed è vero.
I bambini sono il nostro futuro, la gioia di domani, una cosa meravigliosa. Magari in mezzo a voi c’è il nuovo Michelangelo, il nuovo Galileo, la nuova Rita Levi Montalcini. O magari c’è il nuovo papa, non si sa mai. Questa è la città del signore, il regno di Dio, tutto è possibile, anche che uno di voi diventi Papa, magari il primo africano o asiatico della storia, o di Testaccio, e una donna, il primo Papa donna della storia, pensate che roba. Insieme a voi siamo tornati tutti bambini, e il più piccolo è papa Francesco, che ha tre anni e tanti giorni, è un bambino, è puro, ha la purezza, se venite a mezzanotte ha un’aura luminosa intorno perché è puro, come Campanellino di Peter Pan, ha la polvere magica, anzi la polvere di Papa.
Ognuno di voi è un eroe, protagonista di una storia che non si ripeterà mai più: siete gli eroi della vostra vita, fate le cose difficili, più difficili sono e meglio è. E se sbagliate non vi preoccupate, riprovate, gli errori sono necessari, utili e qualche volta anche belli. Divertitevi e qualsiasi cosa facciate, amatela, non accontentatevi di fare un buon lavoro, fatelo al meglio, amate ciò che fate. Vi dicono di andare avanti sicuri? Io dico l’opposto: dovete essere insicuri, più siete incerti, indecisi, scettici, dubbiosi e meglio è, l’incertezza è più bella. Chiedete aiuto e non abbiate paura, come diceva papa Wojtyla, Giovanni Paolo II (era il suo motto) perché siamo tutti insieme. Vi sento che nei vostri cuori pulsa l’intera umanità. E allora prendete il volo. Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. Costruite un mondo migliore. Voi fatelo diventare più bello che noi non ci siamo riusciti. Il mondo ha bisogno di essere bello. E voi potete portare il vostro piccolo contributo verso il bene. Rendete gli altri felici. Non più buoni. C’è una sola persona che bisogna rendere più buona: se stessi. Gli altri bisogna renderli felici. E per farlo bisogna essere felici. Siate felici e diventate l’adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini, cioè ora.
Non c’è niente di più bello al mondo della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo, nessuno escluso, potranno ridere tutti insieme, quel giorno, ammettetelo, sarà un bellissimo giorno, sarà un grande giorno, sarà il giorno più bello della storia del mondo».