Castellammare di Stabia come Sant’Agnello, D’Apuzzo è contro il nuovo ospedale alle Terme

E sono due, dopo il sindaco Antonino Coppola a Sant’Agnello , che ha detto no al nuovo Ospedale Unico della Penisola sorrentina , che doveva sopperire alle mancanze di Sorrento e Vico Equense, ora ci sta un altro candidato sindaco a dire no alle scelte del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca a un nuovo ospedale, nel primo caso già spesi due anni e cinque milioni di progettazione, qui hanno acquistato la struttura e si sta andando avanti. Ricordiamo che siamo in campagna elettorale e che , mentre a Sant’Agnello per Coppola il no all’Ospedale era il tema portante condiviso da tanti che non lo volevano al centro, qui si tratta di uno dei tanti interventi di una campagna elettorale infuocata esasperata dagli sgomberi al Savorito, una cosa è certa non ci sarà il ballottaggio perchè , per la seconda volta nella storia politica stabiese, sono solo due i candidati a confrontarsi , Vicinanza e appunto D’Apuzzo. Ecco cosa dice

“Il centrosinistra si preoccupa di autonomia differenziata trattando la riforma come un concetto astratto, da demonizzare solo perché figlio della destra, senza studiarne i vantaggi e le applicazioni territoriali e dimentica che, in questa regione, la sanità resta carente finanche sotto il profilo del personale medico. Da questo concetto voglio partire per spiegare che non è pensabile progettare un nuovo ospedale a Castellammare”. Netta la posizione di Mario D’Apuzzo, candidato sindaco del centrodestra, rispetto al piano sanitario futuro per la città.

“Se non vogliamo sprecare risorse dobbiamo valorizzare e potenziare le strutture esistenti a partire dal nostro San Leonardo e creare una rete virtuosa di presidi in tutta l’area che va da Stabia ai monti Lattari,
dove esistono strutture che vanno collegate tra loro in modo utile e virtuoso. Differenziare l’offerta -non basta – dice D’Apuzzo – se non rendiamo utile la logistica e, attualmente, con un paziente a rischio vita le operazioni di soccorso sono compromesse dalle distanze da percorrere”.

“Il centrosinistra vuole gettare fumo negli occhi con progetti improbabili e propinando nuove aperture ospedaliere, – continua il candidato sindaco D’Apuzzo – ma noi non ci stiamo. Diciamo ai cittadini la verità e parliamo di ciò che è fattibile. E diciamo anche giù le mani dalle Terme.
Analizzando la geografia sanitaria della nostra zona attualmente ci vediamo il grande fallimento della Regione Campania gestita da De Luca e dai suoi soci. Il San Leonardo è stato ridotto in condizioni disastrose. E merita di essere valorizzato. Anche qui come in tutta la regione c’è carenza di tutto, incluso di medici, come pensano di aprire altri ospedali?
A Gragnano, Scafati e Vico Equense gli ospedali sono stati depotenziati. Insomma: riportiamo in vita ciò che già abbiamo e creiamo una rete virtuosa al servizio dei cittadini, non progettiamo altri scempi che servirebbero solo a sprecare denaro”.

“Il centrosinistra vuole cancellare le terme? È questo il piano dopo che le ha portate al fallimento? Le terme vanno rivitalizzate. Devono creare opportunità e turismo, non venire snaturate e ancora mortificate. Non certamente collocandoci un ospedale”.

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