Amalfi: 8 maggio 1208 il miracolo del bambino caduto dall’alto e rimasto illeso. Il nostro pensiero a Chiara oggi

Amalfi: 8 maggio 1208 il miracolo del bambino caduto dall’alto e rimasto illeso. Il nostro pensiero a Chiara oggi. La ragazza, che con la mamma amava Positano e la Costa d’ Amalfi, come Meta e Sorrento, nostra amica ,  è precipitata un mese fa da 13 metri, ora si trova ricoverata cosciente dopo varie operazioni all’Ospedale di Benevento per grazia ricevuta si sta riprendendo e la abbracciamo. In tanti hanno pregato per lei, chiedendo intercessione di Padre Pio e di tanti gruppi di preghiera, la prima operazione il giorno dedicato a Giovanni Moscati, oggi dedicato a Sant’Andrea e alla Madonna di Pompei, con l’aiuto di Dio, e della scienza medica e buona volontà degli uomini, la ragazza si è salvata.

La cronaca dell’8 maggio 1208 dal web

È stato un giorno indimenticabile, un giorno che resterà impresso nella storia di Amalfi per sempre. L’8 Maggio 1208 è una data che nessuno di noi potrà mai dimenticare, perché è stato il giorno in cui il Cardinale Pietro Capuano ha fatto approdare a Amalfi nove galee cariche di tesori inestimabili: le reliquie del corpo dell’Apostolo Andrea.

L’intera città si è riversata sul porto per accogliere con gioia e commozione questo prezioso dono. Una folla immensa si è radunata lungo le strade, con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore colmo di venerazione. Le campane delle chiese hanno suonato a festa, mentre un tappeto di petali colorati è stato steso lungo il percorso che avrebbe condotto le reliquie nella Cattedrale dell’ Assunta.

L’urna argentea che contiene le sacre spoglie dell’Apostolo è stata portata a spalla dai devoti, scortata da vescovi e dignitari della Chiesa. Le stoffe pregiate che avvolgono l’urna risplendono al sole, creando un’atmosfera magica e irreale. È come se la città intera fosse avvolta da un velo di sacralità e mistero.

Durante la processione si è verificato un vero e proprio miracolo: un bambino è caduto da una finestra alta, ma è rimasto illeso grazie all’intervento divino dell’Apostolo. I presenti hanno assistito attoniti a questo prodigio, riconoscendo in esso la conferma della presenza di Andrea tra di noi.

E così, in un turbine di emozioni e palpiti, Amalfi ha vissuto una giornata indimenticabile, un momento che resterà scolpito nella memoria di tutti noi.

Che questa giornata sia per sempre il simbolo della nostra unità e della nostra fede, un punto di riferimento per le generazioni future che guarderanno con ammirazione e gratitudine a questo giorno che ha accompagnato le reliquie dell’Apostolo Andrea fino a noi. Che il suo santo sguardo protegga sempre la nostra amata Amalfi e i suoi abitanti, guidandoci sulla via della virtù e della giustizia.

( Da un possibile diario di un amalfitano del tempo )

Ad Amalfi, l’8 maggio 1208, le reliquie del Santo, a cui sono molto fedeli i cittadini, arrivarono da Costantinopoli. Furono portate in Costiera dal Cardinale Pietro Capuano legato del Pontefice Innocenzo III, nella quarta crociata. Il cardinale, allestì una flotta di 9 galee che scampò a violente tempeste; le spoglie giunsero in bauli sigillati, mentre ad Amalfi aveva fatto costruire a sue spese un degno luogo in cui mettere le reliquie del Santo, il transetto e la cripta.

Tradizionalmente oggi si festeggia la traslazione delle reliquie di Sant’Andrea, popolarmente “Sant’Andrea ‘ra quaglia”.
In Cattedrale oggi si celebra la Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Arcivescovo Orazio Soricelli; segue il rito della manna e la reposizione della statua.

Una curiosità: il busto argenteo del Santo, conservato in sacrestia nella nicchia, che viene utilizzato per le processioni, è sempre preceduto da una barca in argento portata dai bambini.

Quest’anno sono stati sorteggiati alcuni bambini tra quelli che hanno fatto la Prima Comunione il 5 maggio e quelli che la faranno domenica 12 maggio, che porteranno in processione la barca in occasione delle 3 festività di 8 maggio, 27 giugno (miracolo contro Barbarossa) e 30 novembre (festa di Sant’Andrea).