Fedele e Colace le mostre dei Dialoghi di maggio sulla fotografia

Si inizierà il 3 maggio con l’esposizione di Matteo Elio Fedele nella galleria salernitana di Armando Cerzosimo, con il tema del viaggio sintetizzato in “Cercando un altro Egitto” per continuare con le immagini degli sport minori firmate da Edoardo Colace in “Corpi liberi”

 

 Presentati nel Salone del Gonfalone di Palazzo di Città, con al tavolo l’Assessore alle Attività Produttive, Turismo, Eventi e Innovazione, Alessandro Ferrara e il Presidente della C.N.A Salerno Lucio Ronca, che hanno offerto il patrocinio morale alla rassegna, unitamente al comune di Bellizzi, nella figura del Primo Cittadino Mimmo Volpe, i due appuntamenti di maggio dei “Dialoghi sulla Fotografia”, che vedrà protagonisti due artisti, Matteo Elio Fedele ed Edoardo Colace. Dialoghi sulla fotografia è una iniziativa che ha un duplice scopo – ha dichiarato Armando Cerzosimo – Il primo che, per me è molto importante, è che attraverso l’invito di autori sia locali che nazionali nei nostri spazi espositivi, noi dello studio Cerzosimo riusciamo a crescere sia tecnicamente che culturalmente. Non a caso nel format che abbiamo individuato, oltre al vernissage,  sarà dedicata per ogni singola mostra una serata con protagonista, appunto, il “Dialogo sulla fotografia” con l’autore, il critico d’arte, altre figure e ogni libero fruitore, che si confronteranno sul tema proposto da ogni artista, visioni differenti di fare fotografia, racchiuso nelle loro personali. Credo che questo possa essere sia per i fruitori dell’iniziativa e sia per gli autori stessi un’ occasione di condivisione e di scambio culturale importante. Un particolare che ci spinge, con grande spirito di sacrificio, è che, negli ultimi anni, la galleria nel  nostro bellissimo centro storico sembra essere diventato una sorta di ” Limes” attraverso cui si cerca di difendere una identità commerciale e culturale, mentre si vira su altri generi di aggregazioni”. “Siamo veramente felici  e onorati – ha dichiarato l’Assessore Alessandro Ferrara – come amministrazione cittadina di sostenere queste interessanti iniziative riguardo la fotografia che si rivelano da sempre un ottimo attrattore turistico” mentre il Presidente della C.N.A. Lucio Ronca, ha fatto suo il titolo della mostra che inaugurerà il maggio della rassegna, legando il suo pensiero all’interesse per il grande faraone Ramses II per la raffigurazione e l’immagine, artistica e allo stesso tempo documento storico. Il maggio della galleria Cerzosimo verrà inaugurato venerdì 3 maggio, alle ore 19 con Matteo Elio Fedele che esporrà sino a venerdì 10 maggio a Salerno, con l’appuntamento di lunedì 6 maggio, che vedrà l’autore in dialogo Antonio Bergamino, Gabriella Iovino, Erminia Pellecchia e Cristina Tafuri, mentre la serata nello Studio Cerzosimo in Bellizzi è prevista per lunedì 13 maggio. “Cercando un altro Egitto – ha rivelato Matteo Elio Fedele – rappresenta una nuova visione della Vita decidendo di lasciare “il porto sicuro “ed affrontando … “Il viaggio”. La sensazione più forte che mi ha colpito in questo triennio trascorso (tra Covid, Guerre e quanto altro) è quella della “necessità di un cambiamento”. Cambiamenti di Chi , Cambiamento di Cosa ? Non è facile darsi una risposta a queste domande, ma riflettendoci un po’, sono giunto ad una conclusione : siamo noi che dobbiamo cambiare, che dobbiamo avere il coraggio di entrare in sintonia con ciò che si vuole cambiare ed il coraggio di lasciare quello che non serve più, ed il luogo sicuro, per protendersi verso nuove esigenze. Dobbiamo allargare il nostro orizzonte come fa l’aquila che si alza in volo e vede cose diverse a seconda dell’altezza che riesce a raggiungere. Cambiare non è semplicemente lasciarsi sballottare di qua e di là, solo per il gusto di sventolare una bandiera sempre differente; significa confrontarsi, avere l’umiltà di capire quando è il momento di cambiare, adattare senza paura i propri piani al mutare delle circostanze ed iniziare a “Viaggiare”. La vita è una alternanza di momenti e sentimenti e “l’uomo di questi tempi” interagisce con gli eventi e, anche se talvolta non la capisce al cento per cento, accetta la realtà, cerca di gestirla ed andare avanti, cavalca il cambiamento considerandolo un’opportunità da cogliere e non una crisi da subire. Il cambiamento è una successione di obiettivi in evoluzione; per raggiungerli si devono affermare le proprie convinzioni rapportandosi agli altri (consapevolezza) ed in funzione dell’obiettivo stesso. L’inizio del Viaggio parte sempre dal “ Primo Passo” ed è quello che, attraverso queste immagini vorrei condividere, non importa in quale “Luogo “ ma in Viaggio e se avete curiosità e piacere – domandatemi dove, forse verso “Un altro Egitto ” ? Occhio sugli sport minori, invece, a partire da venerdì 24 maggio, con Edoardo Colace e i suoi “Corpi liberi”, che vedranno il loro vernissage alle ore 19 nello Studio di Armando Cerzosimo in Salerno, con un intervento di Cristina Tafuri. Per martedì 28 maggio, sempre alle ore 19, l’artista sarà in dialogo con il mondo dello sport rappresentato da Paola Berardino , delegato provinciale del Coni di Salerno, Pino D’Andrea consigliere comunale, nonché presidente della Salerno Guiscards, mentre due saranno gli interventi della stampa con i giornalisti Erminia Pellecchia e Fabio Setta. Lunedì 3 giugno, la mostra sarà in esposizione nello studio Cerzosimo di Bellizzi, in una serata che avrà il suo start alle ore 19. “Nelle istantanee presenti alla mostra – ha spiegato Edoardo Colace – sono impresse le immagini che archiviano esperienze, in una memoria collettiva universale, accessibile a tutti coloro che ancora credono che nell’estetica del movimento c’è la speranza del cambiamento. La mostra cerca di offrire uno sguardo efficace sulle sfide quotidiane dei bambini, e non, che le affrontano, dove spazi insufficienti coesistono con una vitalità che quasi mai si concilia con il possibile e la dignità, senza la monetizzazione dell’impegno né del tempo. Sono immagini di uomini, donne, ragazzi che non vivono di sport, ma che vivono per lo sport e di bambini che giocano con lo sport. Non sono istantanee che hanno cristallizzato un momento memorabile, che a distanza di anni rimangono impresse nella memoria collettiva universale accessibile a tutti. Sono, invece, istantanee vivide, cristallizzate da un fotografo, che è riuscito a catturare emozioni e fatica, atte ad esaltare movimenti di imprese individuali e di squadra, che vengono archiviati nella memoria di ogni singolo per creare legami sociali e di pace, di solidarietà e di rispetto, per creare obiettivi di salute e istruzione, specie nella crescita di bambini e ragazzi, per costruire relazioni con i coetanei e gli adulti, per  promuovere l’ inserimento sociale, per essere mezzo di diffusione di rispetto delle regole e degli avversari, della lealtà verso i compagni, per accrescere la consapevolezza del proprio corpo. Opportunità di educazione e crescita armonica del corpo, ma anche di divertimento e sfide alla pari e senza barriere, per lanciarsi più sicuri a caccia della vita”.

MATTEO ELIO FEDELE

Di professione “Avvocato” per amore “Fotografo Giramondo” per dedizione BonsaistaPer gli amanti delle statistiche riferite ai luoghi, prima Pavia, dalla nascita agli otto anni, e poi Salerno, lungo tutto il resto del cammino, le città che lo hanno condotto ad essere qui a presentarvi questa esperienza fotografica, il modo di leggere ed interpretare gli spazi, la gente, la vita di tutti i giorni. Le vere passioni, come si sa, iniziano da bambini ed è dall’età di dieci anni che la fotografia fa parte di Me,  insieme a quel paradigma fatto di storia, di tecniche, di obiettivi, di stampa, di mondi analogici e digitali, con tutti gli affascinanti passaggi intermedi esistenti. Quasi metà secolo fatto di studio, quasi un quarto passato a viaggiare per reportage e racconti visivi di popoli lontani e poi, l’incontro, quello con la compagna di vita, Gabriella, che ha rappresentato il ponte che ha unito il sogno alla realtà. Lei agente di viaggio dall’enorme dinamismo- la mia Indiana Jones, a dimostrazione che gli amori spesso si dirigono nella direzione giusta, diventa anche un’immensa piacevole opportunità di girare il mondo e mettere a frutto conoscenza e professionalità. India, paesi Arabi, Americhe, Africa, Cina, Giappone, Polinesia, Medio Oriente, solo alcune delle tantissime esperienze vissute, osservando ed interpretando il Mondo con gli occhi del bambino curioso, con gli occhi di chi è sempre pronto a cogliere emozioni per farne patrimonio comune, con gli occhi di chi sente il senso d’amore e di protezione. Professionalmente realizza storytelling per aziende, dove partendo dalle immagini descrive il “percorso di una Impresa” attraverso la conoscenza ed …il Viaggio

EDOARDO COLACE

Edoardo Colace, salernitano, ha iniziato a fotografare nel 1973 passeggiando nei quartieri periferici della sua città. Nel 1975, quando gli impegni di lavoro, le risorse economiche e la difficile mobilità lo consentivano, ha iniziato a costruire la sua fotografia, sostenuto da chi fermamente voleva che scrivesse con l’immagine delle storie vere che fossero finestre aperte sulle emotività e sulle essenzialità. Ama il mare e la spiaggia, ama i vecchi “accelerati” e le vecchie “littorine”. Ama le campagne e i paesaggi. Ama la storia, le tradizioni e l’identità delle comunità. Ama la fotografia della quotidianità, dello scenario della natura e dell’aspetto territoriale. Ama l’arte e il confronto. Ha partecipato a molteplici mostre collettive tenutasi nella sua città. Tra l’altro ha prodotto fotografie a corredo “Salerno in restauro del Palazzo Fruscione” pubblicate sulla rivista Salternum a cura del Gruppo Archeologico Salernitano; ha partecipato alla rassegna “Stella in Arte – Tempi sospesi” giunta alla sua 17° edizione di Stella Cilento curata dalla critica d’arte Cristina Tafuri con l’organizzazione di Silvio Massanova, è stato presente alla rassegna “Dadodautore” curata dal poliedrico artista Antonio Baglivo. Tra le opere ha realizzato per il progetto “Il cammino di Escher” 10 pannelli fotografici 50×70 cm in metacrilato trasparente 8 mm con stampa diretta in vetrofania bianco/nero attualmente installati sul territorio del comune di Atrani che ripercorrono oggi le litografie di Maurits Cornelis Escher (incisore e grafico olandese) durante il suo periodo di permanenza in Costa d’Amalfi.

 

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