A Malaga sono comparsi degli adesivi “contro i turisti” Può succedere anche a Sorrento?

A Malaga sono comparsi degli adesivi “contro i turisti” Può succedere anche a Sorrento?   Ma anche a Capri, Positano, Amalfi?  Ma che è successo in Spagna?

Nelle ultime settimane sono apparsi gli “adesivi anti turisti” che sottolineano come abbiano peggiorato la qualità di vita degli abitanti, a parte la mancanza di case

Il turismo di massa, l’overtourism, sta creando problemi a molte località “gettonate” in giro per il mondo che si trovano in difficoltà proprio a causa dell’eccessiva presenza di visitatori: non fa eccezione Malaga, apprezzata città balneare del sud della Spagna dalle vivaci spiagge, eleganti edifici antichi e musei prestigiosi

Così, nelle ultime settimane, ecco apparire gli “adesivi anti turisti” che sottolineano come questi ultimi abbiano peggiorato la qualità di vita degli abitanti.

In centro hanno allora fatto la loro comparsa gli adesivi “contro i turisti”, attaccati per lo più su alcune targhe (che compaiono con frequenza crescente) accanto ai portoni dei palazzi del centro storico, con la sigla AT ovvero apartamento turístico a indicare la presenza in quello stabile di un appartamento a uso turistico.

Gli adesivi riprendono la grafica dei cartelli e riportano frasi corte che iniziano con le stesse lettere ma con un significato completamente diverso: AnTes una familia vivía aquí (“in passato qui viveva una famiglia”), Apestando a Turista (“puzza di turista”), AnTes to esto era centro (“prima questo era centro”).

L’idea della protesta è arrivata da Dani Drunko, gestore di un bar in voga a Malaga, il “Drunk-O-Rama”: l’uomo ha dichiarato al giornale locale Diario Sur di aver pensato a questa iniziativa quando il proprietario della casa in cui alloggia da dieci anni non ha voluto rinnovargli il contratto (anche con un affitto più alto) oppure vendergliela.
Secondo Drunko, il motivo sarebbe che il padrone di casa ha deciso di riconvertire l’abitazione in un alloggio turistico.

Commenti

Translate »