Covid, quattro anni fa veniva identificato il “paziente zero”. In breve tempo la pandemia si diffuse in tutta Italia

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Quattro anni fa nella città lombarda di Codogno venne identificato il cosiddetto “paziente zero”, il primo malato di Covid in Italia. Fu la scoperta del primo contagio da coronavirus “autoctono” (cioè senza collegamenti rintracciabili con la Cina) nel mondo occidentale. Poche ore dopo a Vò Euganeo, in provincia di Padova, la prima vittima. Poi i focolai divennero epidemie. E così la data simbolica del 20 febbraio è stata scelta per ricordare il giorno in cui venne scoperto il primo paziente. Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 “per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”.
Dopo quattro anni oggi l’incidenza dei contagi in Italia è diminuita moltissimo e, grazie all’importante campagna vaccinale, il Covid si è indebolito ed è più facilmente controllabile.
Al calo dei numeri contribuisce anche il fatto innegabile che si fanno molti meno tamponi e spesso si preferisce ricorrere ai test reperibili in farmacia non comunicando l’eventuale positività.

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