Tragedia “Costa Concordia” in memoria delle 32 vittime

Quella che segue è la scarna cronaca di quanto accadde la notte del 13 gennaio 2012, a distanza di tanti anni rimane il dolore per chi ha pagato con la vita, rimane profonda l’indignazione, per usare un eufemismo, contro chi ha trasformato una crociera in una tragedia. Citando Pessoa: La morte è la curva della strada,/morire è solo non essere visto./Se ascolto, sento i suoi passi/esistere come io esisto/ (il mare davanti all’Isola del Giglio) è fatto di cielo./Non ha nido la menzogna./Mai nessuno s’è smarrito./Tutto è verità e passaggio.

Isola del Giglio. Alle 21.45 del 13 gennaio 2012 la Costa Concordia, impattò contro un gruppo di scogli davanti all’isola del Giglio che aprirono una falla lunga circa 70 metri sul lato di sinistra della carena. La nave – partita da Civitavecchia e diretta a Savona, ultima tappa di una crociera ­ non avrebbe dovuto transitare così vicino alla costa. Il bilancio fu di 32 vittime, 110 feriti, 4.197 i superstiti. Fu il Comandante Francesco Schettino a decidere di compiere un inchino, termine con il quale s’intende una manovra atta a deviare la rotta normale di un’imbarcazione per portarla il più vicino possibile alla terraferma con lo scopo di rendere omaggio a qualcuno che si trova lì. Dopo l’urto, l’acqua che si riversò all’interno mise fuori uso i motori elettrici principali e i generatori a gasolio causando un blackout in pochi secondi e allagando completamente almeno quattro compartimenti. Un danno così rilevante impedì ogni possibilità di controllo rendendo la nave completamente ingovernabile. Alle 22.30 fu lanciato il segnale di emergenza generale, sette fischi brevi, e ordinato l’abbandono della nave mentre da terra il capitano Gregorio de Falco dispose il dirottamento sul luogo di tutte le navi presenti in zona. Intorno alle 23.15 la ‘Concordia’ cominciò a inclinarsi per coricarsi poi sul fianco di dritta. E’ passato alla Storia il colloquio con il Capitano De Falco che senza mezzi termini intimò a Schettino di risalire immediatamente. Dopo la tragedia, il recupero della nave (la più grande nella storia per cui sia stata messa in moto un’operazione del genere) fu affidato a una società statunitense specializzata nel settore che insieme con una ditta italiana gestì la rimessa in assetto, il galleggiamento del relitto e poi la rimozione. Il 23 luglio 2014, trainata da due rimorchiatori oceanici, la ‘Costa Concordia’ lascia definitivamente l’isola del Giglio per compiere le 200 miglia nautiche che in poco meno di quattro giorni la porteranno a Genova, dove il 12 maggio 2015, nell’ex Superbacino del porto di Genova, fu demolita. (fonte “Primo Canale”, “Dodici anni fa il disastro” di Dario Vassallo).

La 32 vittime, tra parentesi è indicata l’età:

  • Dayana Arlotti, passeggera (6)
  • Williams Arlotti, passeggero (37)
  • Elisabeth Bauer, passeggera (79)
  • Michael Blemand, passeggero (25)
  • Tomás Alberto Costilla Mendoza, membro dell’equipaggio (inserviente; 49)
  • Maria D’Introno, passeggera (30)
  • Sándor Fehér, membro dell’equipaggio (violinista; 30)
  • Horst Galle, passeggero (38)
  • Christina Mathilde Ganz, passeggera (66)
  • Norbert Josef Ganz, passeggero (72)
  • Giuseppe Girolamo, membro dell’equipaggio (batterista; 30). L’uomo è morto per asfissia da annegamento dopo aver ceduto il proprio posto sulla terza scialuppa a una famiglia con due gemelli di tre anni. Per il suo gesto, è stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria il 12 luglio 2022.
  • Jeanne Yvonne Gregoire, passeggera (70)
  • Pierre André Émile Gregoire, passeggero (69)
  • Gabriele Maria Grube, passeggera (52)
  • Guillermo Gual Buades, passeggero (68)
  • Barbara Ann Heil, passeggera (70)
  • Gerald Frank Heil, passeggero (70)
  • Egon Martin Hoer, passeggero (74)
  • Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler, passeggera (23)
  • Giovanni Masia, passeggero (86)
  • Jean Pierre Micheaud, passeggero (72)
  • Margarethe Neth, passeggera (62)
  • Russel Terence Rebello, membro dell’equipaggio (cameriere di sala; 32)
  • Inge Schall, passeggera (72)
  • Johanna Margrit Schroeter, passeggera (60)
  • Francis Servel, passeggero (71)
  • Erika Fani Soria Molina, membro dell’equipaggio (cameriera; 35)
  • Siglinde Stumpf, passeggera (67)
  • Maria Grazia Trecarichi, passeggera (50)
  • Luisa Antonia Virzì, passeggera (49)
  • Brunhild Werp, passeggera (73)
  • Josef Werp, passeggero (68)

 

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