Napoli – Per il Goethe-Institut il ministro Sangiuliano propone Palazzo Fuga

Napoli – Il Goethe-Institut Italia, dopo la decisione presa dalla sede centrale di Monaco di Baviera di un ridimensionamento a livello mondiale, ha annunciato le chiusure entro il 31 gennaio 2024 delle sedi storiche di Torino, Trieste e Genova e una procedura di licenziamento collettivo dei 26 dipendenti, mentre quella napoletana vedrà la chiusura del dipartimento di lingue, sarà abbandonata la sede di Palazzo Sessa e le attività culturali si svolgeranno solo presso i partner. Il Goethe-Institut napoletano è stato il punto di riferimento della cultura tedesca in città. Non solo corsi di lingua e certificazioni, ma anche aggiornamento degli insegnanti ed eventi culturali come gruppi di lettura e rassegne cinematografiche. Il suo “ridimensionamento” rappresenta una grave perdita, a sottolineare il rammarico per questa decisione era, sulle pagine del Corriere della Sera (ediz. 6/10/2023; Claudio Mazzone) Marta Herling, segretario generale dell’Istituto per gli studi storici: “Il Goethe rappresenta una tradizione straordinaria e profondissima della nostra città // quest’istituto è un punto di riferimento, una componente essenziale della vocazione internazionale di Napoli che non può essere ridotta solo a turismo”. Di queste ore è invece la proposta del ministro Gennaro Sangiuliano al collega tedesco, Claudia Roth, ministro per la Cultura e i Media della Repubblica Federale di Germania, di prendere in considerazione la possibilità di spostare la sede dell’istituto culturale tedesco, a prezzi di fitto vantaggiosi, presso i locali recuperati all’interno dell’Albergo dei Poveri di via Carlo III. Sarà la Germania ora a decidere se lasciare o no almeno una sede del prestigioso istituto in Italia.

a cura di Luigi De Rosa

Roth e Sangiuliano
Nella foto i ministri Claudia Roth e Gennaro Sangiuliano (ph. d’archivio)

 

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