Influenza H1N1: due morti nel giro di poche ore, che cos’è, sintomi, durata e possibili rischi

Influenza H1N1: due morti nel giro di poche ore, che cos’è, sintomi, durata e possibili rischi
Il decesso di un uomo di 55 anni avvenuto lo scorso 7 gennaio e di un paziente di 47 anni ricoverato nel reparto di rianimazione il giorno successivo sarebbero imputabili al virus dell’influenza H1N1. Entrambi i pazienti, già gravemente affetti da patologie, sono risultati vittime delle complicazioni legate all’infezione.

Nonostante ciò, la Direzione Sanità della Regione Veneto ha sottolineato che, al momento, non sono stati riscontrati nuovi casi di “influenza suina”. La dirigente Francesca Russo ha precisato che si tratta di contagi da virus H1N1, responsabile di un’ordinaria ondata influenzale che coinvolge ampie fette di popolazione. La stagione attuale è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09, presente in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Russo ha evidenziato che definire il virus come “influenza suina” è un termine legato a un retaggio mediatico che non rispecchia la natura stagionale dell’infezione.

In generale, i virus respiratori contribuiscono all’aumento dei ricoveri e della mortalità durante il periodo di circolazione influenzale. Il recente report dell’OMS conferma che la mortalità è comparabile a quella precedente alla pandemia da Covid-19. La sorveglianza attraverso i medici di medicina generale e pediatri, oltre alla sorveglianza ospedaliera, rimane di primaria importanza.

I sintomi principali dell’infezione includono rinorrea, faringite, tosse, febbre, malessere e astenia. Le problematiche respiratorie, che possono diventare letali nei casi più gravi, rappresentano un ulteriore rischio. La vaccinazione è fondamentale e il ceppo influenzale H1N1 è incluso nel vaccino antinfluenzale distribuito in questa stagione. La nota della Regione Veneto sottolinea che la vaccinazione è fortemente consigliata per i soggetti a rischio e per le categorie indicate dal ministero.

Oltre alla vaccinazione, è cruciale mantenere una buona igiene respiratoria, lavare regolarmente le mani, utilizzare mascherine e, in caso di forme più gravi, iniziare una terapia tempestiva con antivirali solo dopo un’attenta valutazione medica. Il primario della terapia intensiva, Vinicio Danzi, ha sottolineato che la vaccinazione è il modo più efficace per sconfiggere l’infezione virale, fornendo protezione anche contro la variante suina.

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