Atex, altre 50 licenze a Sorrento per strutture extralberghiere oltre le 1000 che già ci sono

Atex, altre 50 licenze a Sorrento per strutture extralberghiere oltre le 1000 che già ci sono  “A Sorrento un dato che fa riflettere ma soprattutto impone di intervenire: Tra luglio e settembre si sono registrate ben 50 richieste al Comune per nuove autorizzazioni di strutture extralberghiere”. Lo rendono noto i vertici di Atex, associazione che raggruppa proprio le attività del settore.

“Un numero enorme che si aggiunge alle oltre 1000 strutture ricettive extralberghiere “ufficiali” che operano a Sorrento – si legge in una nota dei rappresentanti del sodalizio -. Numeri che non tengono conto degli affitti brevi, totalmente ad oggi fuori controllo. Sicuramente l’aumento delle strutture ricettive è un segnale della grande potenzialità turistica di Sorrento. Ma è anche il segnale che è sempre più necessaria una regolamentazione del settore perché non è possibile consentire un vero e proprio “Far West ricettivo”.

Secondo Sergio Fedele e Giovanni Rosina “occorre intervenire subito contro tutti coloro che svolgono attività ricettiva con l’escamotage degli affitti brevi. Occorre ricordare che i coefficenti di densità ricettiva di Sorrento sono 3 volte più alti di quelli di Capri e degli altri Comuni della penisola sorrentina, scenario che dovrebbe imporre uno stop temporaneo al rilascio di nuove autorizzazioni per almeno un anno”.

Strada difficile da seguire a meno che non intervenga una norma che imponga un tetto alle autorizzazioni. Ad oggi presentando una Scia ed essendo in possesso dei requisiti necessari si apre un’attività. E ancora più semplice è attivare un esercizio della tipologia affitto breve.

“Occorre dare continuità a un piano di controlli che consenta di intervenire contro gli affitti brevi che svolgono attività e contro le strutture extralberghiere abusive – secondo i rappresentanti di Atex -. Il turismo è come un fiume che porta grandi benefici ai territori che bagna. Ma se non ci sono argini, le piene del fiume portano danni immensi.

Per tutto questo abbiamo chiesto al sindaco di Sorrento di organizzare un momento di confronto con gli operatori del turismo per valutare come intervenire per affrontare il problema”, concludono Fedele e Rosina.

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