Mussolini ad Amalfi ed altre storie, nel libro di Cavaliere la Costiera amalfitana fascista ed è scontro politico – letterario

Mussolini ad Amalfi ed altre storie, nel libro di Cavaliere la Costiera amalfitana fascista ed è scontro politico – letterario. Partiamo da una premessa , il fascismo è stato un male per l’Italia,  secondo me, ovviamente parlo a titolo personale ognuno è libero di pensarla come vuole, ma basti pensare alla bonifica, spacciata per buona dai cantori , che ha stravolto un’ecosistema, alla soppressione della democrazia, la stampa censurata, gli oppositori ammazzati, all’alleanza rovinosa con la Germania nazista che ci ha portato in guerra con quel criminale di Hitler ,  non solo una scelta verso il cattivo indiscutibilmente antiumano, anticristiano, ma anche scellerata e disaatrosa, ha mandato a morire i nostri avi, non posso e non potrò mai perdonarlo, anche se odio gli antifascisti di professione e chi è contro per partito preso. Chi scrive ha perso un prozio Luigi Fusco ( e mia nonna Camilla , che amavo, lo piangeva tutti i giorni ancora oggi non sappiamo che fine abbia fatto, ndr  ) nelle campagne russe, quindi un uomo che ha voluto far massacrare persone innocenti, impreparate, uomini diventati carne di macello , mettendosi dalla parte del male. Che poi le masse idolatrano il leader di turno non è solo degli italiani, ma facciamo questa premessa per dire che non si può partire lancia in resta ogni volta che si parla di fascismo . Anzi bisognerebbe parlarne serenamente e il lavoro storico, se fatto bene e documentato,  e non è un’operazione politica, e non mi sembra, va solo apprezzato. Conosciamo Gabriele Cavaliere da anni, e lo conosciamo come un imprenditore ed editore che cerca, giustamente, di guadagnare dal suo lavoro, che fa abbastanza bene direi, si prodiga, si ingegna, trova nicchie interessanti, penso alle spiagge della Costiera, agli eventi .  Allora premesso che i fascismi, tutti i fascismi, di destra o di sinistra, culturale ed ideologici, oggi c’è quello informatico , strisciante, dei social network, di cui nessuno se ne accorge, vanno combattuti. Trovo interessanti alcuni passaggi di Amalfi Imperiale ( che auspico di leggere ) pubblicati dallo stesso autore, io la vedo come una ricerca storica, non ho capito bene il ruolo del Rotary Costa d’ Amalfi e di Ulisse Di Palma consigliere comunale di Ravello, ma non credo che abbiano fatto niente di male, sono un’associazione culturale che ha fatto eventi meritevoli. Recuperare la storia è importante, leggere prima di giudicare pure, questi passaggi sono illuminanti per far comprendere un periodo della nostra storia , rinnegarla non ci fa crescere, i nostri nonni hanno vissuto in quel periodo, a noi, parlo a noi popolo del Sud, è stato imposto, come è stata imposta l’unione d’ Italia, valore in cui credevano molto i fascisti, in realtà è stata una violenta sopraffazione del Piemonte e del Nord che hanno depredato e fatto violenze, con tanto di campi di concentramento dimenticati. Siamo sicuri che da buon editore intelligente, ma soprattutto da buon imprenditore, Gabriele Cavaliere sia solo contento di questa polemica ( ci ha guadagnato vari articoli, una pagina su Cronache e questo su Positanonews che raramente faccio perché sommerso ) , e diciamoci la verità ben venga, sia perchè non tutti i giovani sono diventati acefali con i computer sia perchè anche i giudizi sulla storia non vanno dimenticati, ma una cosa sono i giudizi , una cosa è il resoconto di venti anni di storia che riguarda anche il nostro territorio ed è una zona d’ombra sulla quale è il momento di far luce.

L’autore Gabriele Cavaliere  ha pubblicato questo brano con le foto che sono sue

Mussolini si era recato in visita ad Amalfi nei primi giorni del maggio 1921, per curare una ferita alla gamba, riportata nel corso della Prima Guerra Mondiale. Appena due anni prima aveva fondato a Milano i Fasci di Combattimento, che erano presenti anche in Costiera Amalfitana ma che al momento non contava molti proseliti.
Quell’attestazione di gradimento galvanizzò gli animi ed ebbe l’effetto di far lievitare il numero degli iscritti ad Amalfi. Ingenito, Segretario del Fascio di Combattimento di Amalfi, non perse occasione per dichiarare, sul Mezzogiorno del 9 settembre 1923, che quella lettera era stato un chiaro riconoscimento al suo “eccellete” operato. Così lo definì!
Parleremo in modo ampio delle “gesta” dei Segretari del Fascio di Amalfi, i quali, nell’esaltazione della loro fede squadrista, in più di un’occasione fecero dei mezzi disatri

Amalfi Imperiale è stato presentato lo scorso 25 agosto a Maiori  e con l’autore c’erano  Alfonso Tortora, docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Salerno, lo storico Donato Sarno e il dottor Salvatore Ulisse Di Palma presidente del Rotary Club Costiera Amalfitana. Ecco come si presenta il libro

Amalfi Imperiale è un diario di una ricerca, che ha preso le mosse dalla lettera che Benito Mussolini scrisse al Segretario del Fascio di Combattimento di Amalfi, al rientro dalla sua visita del maggio 1921.

Dopo quella breve vacanza il Duce non tornerà mai più ad Amalfi, da lui definita “cara e adorabile”, e della quale porterà sempre nel cuore “una grande visione di mare, di cielo, di gloria”, non lasciando occasione per manifestarlo. Nel 1929 fece dono alla città di una delle ultime copie esistenti della Tabula de Amalpha, miracolosamente ritrovata nella Holfbiblioteck di Vienna, e nel 1934 s’inventò le Celebrazioni di Amalfi Imperiale e Repubblicana…

giunsero ad Amalfi il gerarca Attilio Teruzzi, che qui organizzava ricevimenti degni del Grande Gatsby; Adolf Hitler, che qui si sarebbe voluto ritirare a dipingere; ed Hermann Göering, il quale, tra le casupole di Positano e di Anacapri, venne a caccia di misteriose congiunzioni astrali…

Tutti questi personaggi vennero accolti a braccia aperte dal Podestà Gargano, da don Vincenzo F., dal Segretario del Fascio Ingenito… personaggi a dir poco “folkloristici” i quali, sebbene avessero aderito anima e corpo al nuovo credo fascista, e manifestassero una vera e propria idolatria nei confronti del Duce, in più di una occasione riuscirono a vanificare le pose impettite delle nuova dottrina, adattandola ai ritmi e alle mollezze di un paese di mare, dove la primavera è un anticipo dell’estate e l’autunno ne è la continuazione…

Poi, nel 1934, giunse ad Amalfi il Segretario del Partito Nazionale Fascista On. Achille Starace, che definì Amalfi “sperduto paese del Sud Italia”.

Ricordiamo che la Costiera amalfitana non era facilmente raggiungibile e questo poi ha permesso anche a molti ebrei di salvarsi, specie a Positano , Città Rifugio .

 

Questo il comunicato dell’ANPI , che , ripetiamo , fa bene a tenere alta l’attenzione, anche se in effetti bisognerebbe leggere il libro ed il contesto per non essere “recensori inconsapevoli”, come dice Gabriele

Vigileremo a che queste iniziative non configurino un’apologia del fascismo”. Lo afferma l’Associazione nazionale partigiani di Salerno a proposito della presentazione, in programma per oggi a Maiori, del libro di Gabriele Cavaliere “Amalfi imperiale… storie di uomini e fascisti dalla Costa d’Amalfi”. 

Le critiche dell’Anpi

“Apprendiamo con preoccupazione – denuncia il comitato provinciale Anpi di Salerno – di una iniziativa che vuol essere culturale quale la presentazione del libro Amalfi imperiale, autore tal Gabriele Cavaliere, che dalla locandina ha come sottotitolo  storie di uomini e fascisti dalla costa d’Amalfi, con relativa foto di Mussolini e firma, che si terrà a Maiori. Il libro è stato già presentato a giugno sempre in Costiera. Non conosciamo l’autore né il contenuto del libro che sinceramente non ci interessa, quello che preoccupa è che sull’onda di questo revanchismo di destra si possano sdoganare figure e fatti che hanno dolorosamente colpito le nostre terre. Ricordiamo i tanti salernitani e alcuni proprio della Costiera amalfitana cha hanno combattuto e sono caduti nella lotta di Liberazione dal nazifascismo”. “Vigileremo – scrive l’Anpi – a che queste iniziative non configurino un’apologia del fascismo. Ricordiamo infine, che il richiamo all’imperialismo fascista è il richiamo a leggi razziali, guerre di invasione con pulizia etnica razzista in Africa come nei Balcani e che l’evocato duce fu quello che 80 anni fa ricostituì una pseudo repubblica sociale per collaborare con i nazisti nella guerra alle popolazioni italiane con stragi e distruzioni, per poi alla fine tentare di scappare ignominiosamente travestito da soldato tedesco”.

Tutto vero, ma rispettiamo l’autore che ha cercato di far luce su un periodo della nostra storia , con un lavoro documentale e iconografico di tutto rispetto, che ci piacerebbe leggere.. Se lo conosci lo eviti, diceva una volta uno slogan, dobbiamo capire cosa è successo nella nostra Storia per poter essere migliori. Video di Valeria Civale che ha seguito la presentazione per Positanonews

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