Nuovo Orario Treni Circumvesuviana: monta la rabbia dei pendolari

Come ormai noto a tutti dal prossimo 3 luglio cambia gli orari dei treni della Circumvesuvia, in particolare cambiano quelli che riguarda il servizi sulla tratta Napoli-Sorrento. E’ un nuovo orario realizzato con una concezione diversa e sperimentale secondo quanto annunciato dalla società EAV, gestore del servizio di trasporto su rotaie in Campania. Tuttavia, stiamo parlando di un nuovo modello di servizio che però sta innescando un vespaio di polemiche sia tra i semplici cittadini e che tra le associazione dei consumatori. Un orario dei treni che, però, gli utenti dovranno sorbirsi per la bellezza di 2 mesi. Un modello che secondo le numerose interpretazioni fatte registrare favorisce i turisti che vanno in penisola sorrentina e i residenti della stessa ma che è fortemente discriminatorio e divisivo per il resto degli dei viaggiatori residenti nelle città a nord di Castellammare di Stabia. Cioè, quelli residenti in tutti i grandi centri urbani a nord della città stabiese tra le quali ricordiamo Torre Annunziata, Torre del Greco, Portici, San Giorgio, Ercolano e via dicendo. Circa mezzo milione di potenziali utenti. Dicevamo del vespaio di polemiche che sta suscitando il nuovo orario dei treni della Circumvesuviana che ha costretto l’EAV, per tramite del suo presidente Umberto De Gregorio, a spiegare il percorso formativo avuto del nuovo orario. “Leggo di proteste per la sperimentazione del nuovo modello di servizio della circumvesuviana tra Napoli e Sorrento – ha scritto l’altro giorno De Gregorio sul suo profilo facebook  – Ricordo che questa sperimentazione è stata condivisa con tutti i sindaci , nessuno escluso, al tavolo convocato dal Prefetto. Per me la democrazia vuol dire che decidono i rappresentanti dei cittadini eletti democraticamente. Il resto conta poco. Si può discutere, si può spiegare, ma la decisione è presa!”.

La risposta al suo post non si fatta attendere e molti pendolari hanno commentato il suo post. “Precisiamo anche che si tratta di una sperimentazione. Qualora non dovesse funzionare, si torna al vecchio sistema. E speriamo che sia così. Da Torrese, è un qualcosa di indecente”  scrive un utente torrese che poi aggiunge, “che vengono tagliate fuori tante cittadine su questa tratta. In primis Ercolano (altra meta turistica) e Torre del greco, paese di 86.000 abitanti in cui pullulano piccoli alberghi e B&b. E ti sembra normale cambiare a Torre Annunziata quando comunque la linea quella è? È una discriminazione intollerabile, un disagio per la popolazione e per chi prova, con delle strutture ricettive, a fare turismo di prossimità. Una vergogna che spero finisca prima di subito”.

“Buongiorno presidente – commenta un altro utente rivolgendosi direttamente a De Gragorio – è vero, ho visto il sindaco di Ercolano, comune dove ho abitato per 29 anni, si è mostrato ben lieto ad accogliere la sperimentazione. Quello che lei dice è vero, la scelta è stata condivisa. Ma temo che la mia città venga tagliata fuori e ne risenta dal punto di vista del turismo. Spero che i tantissimi turisti che vengono da ogni dove per visitare gli scavi non si sentano disincentivanti a cambiare treno per visitare Ercolano (se immaginiamo una partenza da Sorrento). Non sono disfattista, è bene accogliere le sperimentazioni e le novità ma è giusto considerare anche gli aspetti critici, che, a mio sommesso avviso, ci sono”.

“Parlo di due città estere che conosco un po’ – commenta una signora che offre una sponda ma anche uno spunto di riflessione importante al presidente dell’EAV A Berlino e ancora più a Londra per raggiungere il centro dalla periferia può capitare di dover cambiare anche due o tre treni salendo e scendendo sulla stessa banchina.
Il problema da affrontare non è il cambio che è una cosa normale per il trasporto locale, ma la frequenza delle corse. Su questo è importante lavorare così che cambiare treno a Torre Annunziata non sia un problema per nessuno. Indecente come il diretto Roma-Pompei”. 
Quindi tante polemiche che purtroppo, però, tra pochi giorni il tempo spazzerà via e tutti infelici e scontenti di nuovo costretti a usare il servizio come al solito scadente (a detta degli utenti) dei treni della Circumvesuviana. Agli utenti che oggi fanno sentire la propria voce di contestazione su facebook resterà solo e forse ancora più scadente servizio dei treni. Per Umberto De Gregorio si tratta di un modello di servizio innovativo che però non convince quasi nessuno. “Discriminatorio” e “divisivo” questi gli aggettivi più usati dai contestatori. Ma magari sarà apprezzato dai turisti che vanno in penisola sorrentina e dai residenti di quest’ultima, dalla quale, ovviamente, è difficile che si leveranno venti di contestazione.

 

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