Papa Francesco: dieci anni di pontificato

Papa Francesco: dieci anni di pontificato. Era il 13 marzo 2013 quando il nuovo Papa, il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, si presentava al mondo affacciandosi dalla loggia centrale di Piazza San Pietro con le semplici parole: “Fratelli e sorelle, buonasera!”. Dal primo momento ha proclamato, con quelle poche lettere, lo stile del suo pontificato. Un magistero con al centro la semplicità. E lo si capì subito, già dalla celta del nome: Francesco. Un richiamo al Patrono d’Italia e a non dimenticare i poveri.

Da quella sera, sono passati dieci anni. Dieci anni di un’altra chiesa. Si può, infatti, certo chiamare rivoluzione il processo messo in atto e tuttora in corso.

Bergoglio non era considerato “papabile” e, quando il Cardinale Tauran pronunciò quel nome, non tutti compresero chi fosse quest’uomo che i “cardinali sono andati a prendere quasi alla fine del mondo”. Francesco, il Papa che ha messo al centro i poveri e che ha affrontato con coraggio, a viso aperto, i dossier scottanti del Vaticano.

Il suo primo viaggio da Papa fuori dal Vaticano fu dell’8 luglio 2013 a Lampedusa, terra della tragedia ma anche della speranza. Da allora, ci sono stati altri viaggi in luoghi di frontiera: a Betlemme Bergoglio prega sul muro che divide Israele e Palestina, a Lesbo incontra i profughi, al confine messicano con gli Usa prega con i migranti.

Tra i momenti più simbolici, fissati indelebilmente nell’immaginario collettivo, sicuramente c’è il pomeriggio del 27 marzo 2020. In pieno lockdown da Covid, Bergoglio, solo in Piazza San Pietro, prega sotto una pioggia battente davanti al crocifisso miracoloso di San Marcello, che salvò Roma dalla peste del 1600, implorando Dio di fermare la pandemia di Covid.

Negli ultimi dieci anni, il numero delle donne che lavora in Vaticano ha raggiunto quota 1.165. Alcune di loro sono in ruoli dirigenziali. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ad esempio, ha una segretaria. Anche la segreteria generale del Sinodo ha una sottosegretaria. C’è una direttrice ai Musei Vaticani e una religiosa è segretaria generale del Governatorato del Vaticano. Segno che qualcosa sta cambiando anche nello Stato più piccolo del mondo. “Il Vaticano era molto maschilista. Ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno”, ha ammesso Bergoglio in un’intervista a Infobae, specificando però che “il maschilismo è cattivo” . Motivo per cui Bergoglio ha voluto mettere più donne in ruoli importanti.

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