Positano, Don Raffaele Celentano ci parla della devozione a San Vito e della storia della Chiesa di Santa Maria Assunta

Positano. Abbiamo incontrato Don Raffaele Celentano, parroco di Montepertuso. Non solo un sacerdote molto stimato ma Don Raffì, come lo chiamano tutti affettuosamente, è anche un grande studioso e scrittore.
Proprio di recente ha presentato il suo libro “La chiesa di S. Maria di Positano”, un volume scritto anni fa che racchiude un importante lavoro di ricerca in cui emergono storia e aneddoti della Chiesa Madre.
Don Raffì, tra le altre cose, ci ha parlato del patrono San Vito: «La devozione a San Vito viene dalla Piana del Sele. Era uno dei sette Santi ausiliatori, facente parte di un gruppo di santi della tradizione cristiana dei primi secoli».
Ed ha poi approfondito la storia della Chiesa di Santa Maria Assunta così come riportato dettagliatamente nel suo libro.
Secondo la tradizione storiografica l’edificio religioso, originariamente consacrato a San Vito, deve la sua edificazione ai monaci benedettini che si trovavano in un piccolo monastero vicino al centro urbano della Positano medievale: alcuni documenti ne testimoniano l’esistenza già a partire dal X secolo.
Se diamo ascolto invece alle credenze popolari questo luogo di culto nacque più tardi, nel XII secolo, in occasione dell’arrivo nel paese di una piccola barchetta di monaci che portavano con loro un’icona bizantina: la stessa che, durante una tempesta, intimò i religiosi di fermarsi lì pronunciando l’ordine “posa, posa!”. A seguito di questo evento miracoloso la popolazione decise di erigere una nuova chiesa, la stessa che si può vedere ancora oggi.

Positano, Don Raffaele Celentano ci parla della devozione a San Vito e della storia della Chiesa di Santa Maria Assunta

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