Covid-19, è già quarta ondata? Il virologo: “Per frenarla serve tracciamento, Italia seguirà Inghilterra”

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C’è già chi parla di quarta ondata di covid-19. Negli Stati Uniti sono triplicati in due settimane, numeri simili anche in Europa, mentre diversi Stati guardano al modello francese sull’adozione del green pass per l’accesso nei luoghi pubblici al chiuso.

Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ha invitato a guardare quello che accade in Inghilterra. “Se si osserva quello che è successo in Inghilterra, che secondo me è un’anticipazione di quanto succederà in Italia, considerando anche il fatto che il tasso di protezione della popolazione italiana è più basso di quello inglese, non è che ci vuole un’arte divinatoria per capire quello che succederà in Italia. Sta scritto nel grafico dell’Inghilterra” ha detto Crisanti.

“L’Inghilterra è passata nel giro di 40 giorni da mille casi a 50mila” al giorno, ha sottolineato il virologo. Ed è solo “parzialmente vero”, ha avvertito, che non ci siano ripercussioni su ospedalizzazioni e decessi. “L’Inghilterra è passata da 2-3 morti a 50 morti al giorno e da 500 ricoveri a 2.500, in aumento”.

Per bloccare il virus “ci vuole un sistema di tracciamento degno di questo nome – ripete da mesi – Bisogna sviluppare un’App che funzioni, bisogna potenziare la capacità di fare tamponi e inserirla in una politica di tracciamento nazionale. Non che ogni Regione fa come le pare” – ha ripetuto più volte Crisanti.

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