Cava de’ Tirreni: la petizione per riaprire la Ginecologia

Cava de’ Tirreni: la petizione per riaprire la Ginecologia. Ce ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno. 

Una petizione per ripristinare l’unità operativa di Ginecologia o, quantomeno, un ambulatorio h24 di assistenza alle donne in gravidanza presso l’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. È questa la nuova iniziativa promossa dal Comitato “Il piccolo Antonio Civetta” a difesa del presidio cavese.

L’avvocato Paolo Civetta , presidente del sodalizio cittadino che raduna anche una serie di altre realtà provenienti dalla Costiera Amalfitana, ha fatto sapere di star lavorando a una petizione che verrà non solo protocollata al Comune ma anche inoltrata al Governo, ai ministeri e alla giunta regionale, anticipando una possibile interrogazione parlamentare.

«Non è giusto che le donne di Cava de’ Tirreni non abbiano un ambulatorio h24 di ginecologia – ha spiegato Civetta – . Non tutte possono permettersi di rivolgersi a una clinica privata. Entro fine luglio, quindi, partirà una petizione popolare per il ripristino di un ambulatorio di Ginecologia presso il nostro nosocomio. Noi ci possiamo mettere tutto l’impegno, l’amore e il cuore, ma da soli non si va da nessuna parte. È una lotta che porteremo fino a Roma e anche oltre se non dovesse bastare. Purtroppo i risultati non si ottengono solo scendendo in piazza ma interessando le istituzioni competenti, perché è lì che si prendono le decisioni e si trovano le soluzioni. Per questo motivo la nostra petizione verrà portata all’attenzione non solo dei vertici politici e sanitari locali, ma anche nazionali ». L’input di una nuova petizione arriva a margine delle garanzie arrivate dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” (di cui l’ospedale cavese fa parte) in merito all’imminente avvio dei lavori di riqualificazione del “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”, finanziati per quasi 4 milioni di euro e che prevedono una riorganizzazione di tutti i reparti con l’ampliamento del Pronto Soccorso, il trasferimento della Rianimazione al secondo piano e la realizzazione dell’Utic che, con Cardiologia, sarà disposta al terzo piano.

Nel programma dei lavori, però, non si fa nessun accenno a una probabile riapertura del reparto di Ginecologia e Ostetricia, chiuso ormai dal 2016, quando l’Azienda “Ruggi” accorpò l’unità a quella nel presidio di Salerno, in virtù del fatto che nel corso degli anni il numero di nascite e di parti effettuati presso il reparto cavese era progressivamente calato tanto da non giustificare la operatività dell’unità ospedaliera.

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