Amalfi devastata: ora scatta l’inchiesta per disastro colposo

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Scatta l’inchiesta sulla frana che ha devastato il territorio di Amalfi. Aperto un fascicolo presso la Procura di Salerno, che procede contro ignoti con l’ipotesi di reato di disastro colposo. A seguire l’iter delle indagini c’è Settimio Ferlisi, consulente della Procura nonché docente dell’Università degli Studi di Salerno, dove insegna Geotecnica. Come si legge sulla Città di Salerno di oggi, già nel 2002 il professore si era occupato eventi franosi in Costiera Amalfitana, senza dimenticare lo studio sull’alluvione di Cetara nel 1910. Ora avrà il compito di accertare le cause dello smottamento. Intanto, nella giornata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Amalfi, diretti dal comandante Umberto D’Angelantonio, si sono recati a Palazzo di Città su delega della Procura per acquisire gli atti relativi ai lavori sul costone. Sia il consulente che i militari hanno già effettuato un sopralluogo nell’area che sovrasta la Statale Amalfitana. Fari puntati, insomma, sulle cause della frana che ha seminato il caos e dimostrato ancora una volta la fragilità della Divina, a partire da questioni mai completamente risolte come quella dell’abusivismo edilizio. Solo nello scorso anno i militari hanno denunciato 260 persone, nei confronti delle quali sono stati eseguiti 39 sequestri penali, con un incremento di controlli e sanzioni del 25% rispetto al 2019.

Viabilità. In molti, sin dalle ore successive allo smottamento, si stanno chiedendo quando sarà ripristinata la viabilità sulla strada statale 163. La forza della frana ha completamente distrutto buona parte della carreggiata. Va da sé che fare una stima dei tempi al momento è abbastanza complesso, anche se c’è chi ipotizza che un periodo compreso tra tre e quattro mesi possa essere sufficiente. «Sappiamo che sarà dura e ci vorrà del tempo – sottolinea il sindaco Daniele Milano – Oggi dobbiamo tirare fuori le migliori forze per far fronte a tutti i disagi che inevitabilmente patiremo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi forse». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha convocato per sabato una riunione operativa con Anas, Protezione Civile e sindaco di Amalfi per una valutazione aggiornata delle problematiche create dalla frana e per definire un ulteriore piano di interventi. A partire da ieri è stato attivato un servizio di trasporto via mare, dalle ore 7 alle 18, per garantire gli spostamenti dal “Molo Pennello” fino al porto, bypassando il punto della frana. Per garantire la sicurezza dei cittadini dall’altro lato della frana ci sarà un’ambulanza medicalizzata messa a disposizioni delle frazioni di Amalfi che, però, non farà più riferimento al presidio ospedaliero Costa d’Amalfi ma all’ospedale di Sorrento.

Turismo. La Costiera è letteralmente spaccata in due. Questa situazione provocherà serie ripercussioni anche sul turismo. Si dice molto preoccupato della situazione Salvatore Gagliano, storico imprenditore del settore turistico: «La situazione è decisamente preoccupante, anche in virtù del fatto che a causa del Covid ci sono state già molte disdette in particolare per quanto riguarda gli eventi. Quello che è accaduto ad Amalfi è stato immediatamente divulgato in tutto il mondo, vista l’importanza della Costiera Amalfitana, sono certo che ci procurerà un danno d’immagine ma anche di natura pratica – sottolinea Gagliano – Se i lavori, come si prevede, dureranno almeno 3 mesi significa che l’inizio della stagione turistica dovrà essere spostata ai primi di maggio, ovviamente se tutto dovesse andare per il meglio e se la situazione Covid migliorerà». Gagliano pone l’accento anche sulla riduzione dei posti di lavoro: «Mi sembra normale che nel momento in cui o si apre in ritardo o si apre con grande difficoltà le assunzioni non possono essere quelle normali per tutte le strutture alberghiere, ci sarà di certo un dimezzamento dell’occupazione che va a discapito delle famiglie».

Scuola. La frana avrà ripercussioni anche sul ritorno tra i banchi degli studenti. Il sindaco ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. È importante sottolineare che, in particolare per gli istituti di istruzione superiore, gli studenti provengono da vari comuni della Costiera Amalfitana e quindi per molti di loro sarebbe stato praticamente impossibile raggiungere la scuola. «Ho informato tutti i dirigenti scolastici dell’ordinanza con la quale ho disposto la sospensione delle lezioni in presenza delle scuole di ogni ordine e grado fino almeno al 6 febbraio», conclude il sindaco Daniele Milano.

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