Positano, Nocelle festeggia la Madonna del Carmelo, video inedito del Centenario 2010

Più informazioni su

Positano, la frazione di Nocelle festeggia la Madonna del Carmelo in emergenza Covid, con solo funzioni religiose, le messe alle 11 ed alle 20, dopo la quale il coro intratterà i fedeli con un repertorio di canti religiosi. Segui le celebrazioni sulla pagina facebook : https://www.facebook.com/MadonnadelCarmeloNocellePositano 

Generico luglio 2020

Foto archivio Giuseppe Di Martino, la funzione del 2015.

In questo anno particolare ricorrono i 110 anni dall’arrivo della Madonna a Nocelle, per l’occasione pubblichiamo un video inedito girato da Giuseppe Di Martino nel 2010, nel centenario dell’incoronazione della Madonna del Carmelo, con l’arrivo della Venerata Statua, dopo il restauro, al molo di Positano.

Il villaggio di Nocelle era in origine sotto la giurisdizione dell’Abazia benedettina di Positano, ma non si ha notizia se qui esisteva al tempo (sec. XII-XVII) una cappella. Non si conosce l’epoca di fondazione dell’antica chiesetta, attualmente divenuta cappella cimiteriale, né se essa sia nata sotto l’influenza dell’Abazia.

La chiesa di Santa Croce costituisce l’edificio religioso del villaggio di Nocelle (frazione di Positano), arroccato sulle pendici della montagna, prospiciente il mare. L’edificio sacro sorge sulla singolare piazza del borgo che funge anche da sagrato ed ha le caratteristiche di una grande terrazza panoramica, aperta su una veduta di straordinario interesse. La chiesa, che si mostra in stile neoclassico, è ad un’unica navata absidata, a tipologia basilicale, illuminata da quattro finestre laterali, con volta a botte ribassata e lunettata. L’interno è arricchito da una decorazione in stucco, composta da lesene e cornici sulle pareti e da modanature, scomparti e motivi geometrici alla volta che si imposta su di un prominente cornicione. Lungo le pareti sono presenti nicchie e incavi. Il presbiterio occupa lo spazio dell’abside ed è rialzato di due gradini, coperto da calotta lunettata. Alla controfacciata è collegata la cantoria, dove trova posto un organo a canne. La sacrestia è composta da due ambienti che ospitano anche un piccolo museo d’arte religiosa ed etnografica. All’edificio sono annessi una piccola canonica e il campanile.

Nostra Signora del Monte Carmelo (o anche del Carmine, dal corrispondente spagnolo Virgen del Carmen) è uno dei titoli sotto cui viene invocata, essenzialmente in ambito cattolico, Maria, madre di Gesù. Il titolo del monte Carmelo ricorda l’eredità spirituale del profeta Elia, uomo contemplativo e strenuo difensore del monoteismo israelitico. A imitazione di Elia, nel XII secolo alcuni eremiti si ritirarono sul Carmelo con l’intento di dedicarsi al culto divino sotto il patrocinio della beata Vergine Maria, madre di Dio. Da tale comunità eremitica ebbe inizio l’ordine carmelitano, che promosse il culto di Maria con questo titolo. La Regina del Monte Carmelo è la patrona dei carmelitani e di coloro che si impegnano a vivere la spiritualità del Carmelo; è la protettrice di coloro che ne indossano lo scapolare ed è lo speciale sostegno delle anime del Purgatorio. Numerosi sono gli appellativi a lei rivolti: Fiore del Carmelo, Vite fiorita, Stella del mare, Gloria del Libano, Madre illibata, Vanto e decoro del Carmelo, Signora del suffragio, Regina delle anime purganti, Pioggia ristoratrice dalla siccità, Splendore del cielo. Nell’iconografia la Vergine è rappresentata con il Bambino Gesù in braccio, spesso con abito e scapolare bruni e mantello bianco, nell’atto di mostrare lo scapolare carmelitano. All’immagine di Maria sono spesso associate quelle dei santi dell’ordine o di anime purganti tra le fiamme.

 

 

Più informazioni su

Commenti

Translate »