Minori, assolto l’ex consigliere Giovanni Proto, ma spunta ricorso in Appello: fu citato in giudizio per i volantini firmati Brigate Rosse

Minori, Costiera Amalfitana. L’ex consigliere Giovanni Proto è stato assolto, dopo essere stato citato in giudizio per diffamazione, per fatti avvenuti circa otto anni fa. A riverarlo è stato l’attuale consigliere comunale di Minori Unita ed ex collega Fulvio Mormile, lasciando intendere che la querelle giudiziaria proseguirà in Corte di Appello.

“Nel 2012 il segretario Comunale e l’allora responsabile Carpentieri denunciarono Giovanni Proto per una presunta diffamazione, volendogli attribuire la redazione e la pubblicazione di un volantino (a firma Renato Curcio Br), orbene Giovanni nella sua vita ha fatto di tutto ma ogni singolo minorese sa che mai avrebbe potuto scrivere quel volantino. Pochi mesi fa, dopo anni di causa Giovanni commesso il fatto.

A mio avviso è stata presa una cantonata – scrive Mormile – , ragione per cui chiesi a tutti gli attori in causa di lasciar perdere, credevo di averli convinti, ma devo purtroppo constatare che così non è stato, tanto è vero che hanno preferito proseguire proponendo addirittura ricorso in Appello, liberissimi di farlo, ma questo non fa altro che continuare ad aizzare gli animi, sarebbe giusto rispettare le sentenze ed ammettere di aver sbagliato. Mi auguro che tutto si possa chiudere con una stretta di mano”.

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La questione iniziò infatti nel gennaio 2012, con Proto che sollevò delle accuse nei confronti di dipendenti comunali, per essere stati responsabili dell’aumento delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, di sprechi economici, rimproverandoli addirittura di essere in combutta con il clan dei Casalesi. Secondo le cronache dell’epoca ed essere accusati furono Aniello Casola, Aristide Marini, Antonio Carpentieri e Loredana La Rocca. Dopo questo ci fu la diffusione del volantino sul parabrezza delle auto, a firma del brigatista Renato Curcio: in seguito ad indagini, ci fu la citazione in giudizio nel 2015.

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