Sorrento. Sequestro su un fondo agricolo in località “La Pignatella”

Nella mattinata di oggi è stato effettuato un sequestro probatorio del parcheggio destinato alla sosta di autoveicoli e motoveicoli su fondo agricolo in località “La Pignatella” di proprietà dei coniugi Pollio e Gargiulo, dove sul cancello di apertura campeggiavano ben evidenti dei cartelli indicanti la presenza di un’area di sosta a 50 metri e la discesa a mare. Sul posti erano presenti Francesco, Marco e Michele Pollio, rispettivamente padre e figli, i quali esibivano una documentazione legalmente non adeguata. L’area era priva di transenne e protezioni a margine del costone e la discesa a mare presentava delle staccionate in legno malmesse ed era, inoltre, priva di collaudi ed autorizzazioni. Il sequestro è conseguente ad un esposto verbale di Francesco Gargiulo, presidente e legale rappresentante dell’Associazione civico culturale “Conta anche tu” e rientra nell’ambito dell’attività di controllo del demanio marittimo, Ad effettuare il sopralluogo ed il successivo sequestro è stato il personale militare dell’Ufficio locale marittimo di Sorrento coordinato da Gugliemo Cassone, comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. Durante il sopralluogo la Guardia Costiera ha anche riscontrato la presenza di molte strutture diroccate con dei tubolari in ferro arrugginiti e coperte da lamiere zincate. Per permettere la discesa in mare sulla scogliera vi erano dei passamani in ferro infissi nella roccia e, all’interno dell’area interdetta, sono stati ritrovati molti lettini accatastati. Le basi per gli ombrelloni erano invece costituite da pneumatico riempiti con della malta cementizia per garantirne la stabilità. Nonostante il divieto di praticare e di far praticare l’area per questioni di sicurezza, i signori Pollio continuavano a permettere la fruibilità dell’area demaniale marittima e degli altri spazi, permettendo ai bagnanti il parcheggio di auto e ciclomotori e noleggiando lettini ed ombrelloni. I Pollio sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per la mancata osservazione dell’ordinanza comunale, per il deturpamento di bellezze naturali, per offese al decoro della polizia giudiziaria e per i reati di abusi sulla proprietà privata entro trenta metri dal confine demaniale marittimo. Si è, quindi, proceduto al sequestro penale con la contestuale chiusura del cancello principale con il nastro bicolore e l’apposizione di cartelli monitori. La polizia giudiziaria, inoltre, riscontrava che l’area in questione era sprovvista sia di un piano antincendio, di evacuazione nonché della prevista segnaletica obbligatoria di emergenza, necessaria in caso di eventuale incendio o altri pericoli. La medesima era inoltre priva di autorizzazione comunale per lo svolgimento di tale attività e di autorizzazioni in merito al Testo Unico Ambientale. Si evidenzia che la zona agricola è un fondo destinato alla coltivazione di olivi e successiva raccolta.

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