Dris Mertens a Positano dopo la vittoria col Nizza, mentre si discute di clusole e cannonieri

Dris Mertens a Positano dopo la vittoria col Nizza, mentre si discute di clusole e cannonieri . La bella scoperta la abbiamo fatta sui profili pubblici dei social netwok, da Facebook a Instagram e Twitter ogni tanto vediamo cosa dice la rete di Positano, e becchiamo la foto di Dris Mertens nella perla della Costiera […]

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Dris Mertens a Positano dopo la vittoria col Nizza, mentre si discute di clusole e cannonieri . La bella scoperta la abbiamo fatta sui profili pubblici dei social netwok, da Facebook a Instagram e Twitter ogni tanto vediamo cosa dice la rete di Positano, e becchiamo la foto di Dris Mertens nella perla della Costiera amalfitana. Non è una novità, Mertens è innamorato di Positano e del mare della Costa d’ Amalfi. Ora non si fa che parlare di lui della sua clausola rescissoria per cui se vuole andarsene da Napoli può andare solo all’estero così da evitare un altro caso Higuain, e della possibilità che il belga possa addirittura diventare capocannoniere dopo l’eccellente prova fatta da centravanti a causa dell’infortunio di Milik. Ma come è andata la partita?
UN gol per tempo e il Napoli si avvicina ai gironi di Champions League. Sarri può sorridere: l’ostacolo Nizza si conferma ostico ma non insormontabile e così gli azzurri ipotecano la qualificazione che andrà blindata martedì prossimo all’Allianz Riviera. I protagonisti sono Mertens e Jorginho: tocca a loro dare la spallata decisiva ai francesi che poi perdono la testa nel finale complicando ancora di più la sfida di ritorno. Il Napoli è soddisfatto pure per un altro dato: la porta di Reina resta inviolata. Il copione della gara è a favore degli azzurri.

Il Nizza decide di coprirsi e si schiera col 3-5-2 per aumentare densità in mediana e chiudere tutte le linee di passaggio agli azzurri. Il piano, a dire il vero, funziona poco nella prima mezz’ora. Il Napoli va ad aggredire gli avversari nella loro trequarti e poi si rende pericoloso con il solito marchio di fabbrica: azioni in velocità del tridente dei piccoletti. La difesa del Nizza è lenta e quindi il Napoli ringrazia. Le Marchand non riesce a contenere Callejon, due volte pericoloso con il taglio alle spalle del centrale francese. Mertens accetta il duello con Dante e il brasiliano va in difficoltà quando l’attaccante azzurro parte palla a terra. Il vantaggio porta la firma del belga: Insigne sorprende la linea rossonera con un lancio improvviso, Mertens brucia Dante, salta il portiere Cardinale e deposita in rete l’1-0. Il Nizza sembra accusare il colpo e Mertens, dopo un altro slalom, per poco non confeziona il raddoppio.

Il Napoli accusa un po’ di stanchezza dopo la prima mezz’ora: le linee non sono così compatte. Saint-Maximin è una vera spina nel fianco. Parte largo e poi si accentra. Al 40’ sfiora il pari – dopo il clamoroso errore di Koziello qualche minuto prima – con un’incursione che trova impreparato il Napoli: Koulibaly e Albiol scappano all’indietro e per poco l’ex Monaco non sorprende Reina. Segnali inequivocabili, Sarri non può ignorarli e chiede maggiore applicazione nella ripresa. Il Napoli riparte con una buona intensità e prova a togliere lo spazio alle incursioni di Saint-Maximin.

Il Nizza resta vivo e fa la differenza soprattutto in mediana. Sarri corre ai ripari e inserisce Zielinski al posto di Hamsik per aumentare il passo. Il più pericoloso del Napoli resta Mertens che al 15’ fallisce il raddoppio calciando a lato una sorta di rigore in movimento sull’assist di Callejon. Gli spazi aumentano e gli azzurri tornano insidiosi. Souquet sfiora una clamorosa autorete (colpisce la traversa nel tentativo di anticipare Callejon), poi è Jorginho a firmare il 2-0 confermandosi rigorista sopraffino: spiazza Cardinale e infiamma i 50mila del San Paolo.

Insigne fallisce il 3-0 e il Nizza resta in nove per la doppia espulsione di Koziello (diretta) e Plea (per doppia ammonizione).

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