Zuniga, è allarme per il ginocchio. Non ci sono previsioni sul rientro dell’esterno colombiano

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    Zuniga non era neppure in panchina con l'Atalanta. E a meno che non sia lui stesso a rassicurare Rafa Benitez che quel «dolorino» al solito ginocchio destro è sparito, non ci sarà traccia di lui nemmeno dopodomani, contro la Roma. L'allarme c'è. Inutile nasconderlo. Perché il colombiano quando si fa male… sparisce di scena. Si racconta che uno dei rari casi in cui Rafone ha perso la brocca è stato proprio quando, un anno fa di questi tempi, venne a sapere della decisione di Camilo di operarsi. Si sa, di Zuniga da allora si persero le tracce. Non fosse stato per il Mondiale in Brasile e il boom di James Rodriguez e di tutta la Colombia, neppure ce ne saremmo ricordati. Gli è bastato uno scattino durante l'allenamento di venerdì, prima della gara con il Verona, per far suonare il nuovo allarme: dolore al ginocchio destro. Benitez si è dovuto piegare all'evidenza dei fatti. Lunedì la corsa a Villa Stuart e la diagnosi: «Leggera distorsione al ginocchio». Ma è lo stesso giocatore a dare subito dei segnali di pessimismo. Ieri è rimasto a Castelvolturno con l'altro preparatore ad allenarsi. Senza sforzare. Possibile che Zuniga rientri per la gara con la Fiorentina. Ma è più probabile di no. Forse l'infortunio non è così grave, ma comunque bisogna aspettare altri esami. Ma intanto, si domanda la gente, questo Zuniga tornerà prima o poi quello di una volta? Vallo a sapere. Se lo chiedono con una certa ansia e con malcelato disappunto un po' tutti, al Napoli, anche alla luce dell'ingaggio da circa 2,5 milioni a stagione che il colombiano percepisce. Buffa situazione, anche questa si protrae da mesi. (Pino Taormina – Il Mattino)

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