Camion perde il carico di fanghi fognari che si riversa in strada, caos in via Don Giobbe Ruocco

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– Caos in via Don Giobbe Ruocco a Capri. Un camion adibito al trasporto di liquami, fanghi per l’assorbimento delle acque reflue dell’impianto di depurazione della Selva del comune di Anacapri, ha perso il suo contenuto di circa cinque tonnellate, che si è riversato su via Don Giobbe Ruocco fino a raggiungere la zona di Marina Grande. La polizia municipale ha chiuso temporaneamente la strada, successivamente sono intervenuti i vigili del fuoco, il sindaco di Capri Gianni De Martino, il capo dell’ufficio tecnico Massimo Stroscio e i tecnici della Gori (con il responsabile per Capri Giuseppe Cacace), la società che gestisce gli impianti di depurazione sull’isola e che aveva affidato questo servizio in appalto ad una ditta privata. Avviati gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto e capire se la fuoriuscita di liquami maleodoranti, che hanno invaso un ampio tratto di strada, sia dovuta a negligenza, errore umano o guasto tecnico. Il personale della Gori, che aveva appaltato il servizio di espurgo e di trasporto dei fanghi a una ditta esterna, ha provveduto alla bonifica, all’assorbimento dei liquidi e alla pulizia della strada. Un’inchiesta è stata avviata dalla polizia municipale guidata dal comandante Angelo Mazzarella. Accertamenti in corso anche da parte della capitaneria di porto coordinata dal tenente di vascello Dario Gerardi.

COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE: FARE CHIAREZZA SULLA VICENDA
Il circolo di Legambiente dell’isola di Capri ha diffuso un duro comunicato stampa sulla vicenda. Ecco il testo. “Incidente gravissimo sui primi tornanti della strada carrozzabile che dal Porto sale per il centro di Capri: una società di espurghi effettuava manovre strane con il carico di liquami e ha perso il carico in strada! Legambiente: fare immediata chiarezza sull’accaduto: è possibile che la ditta di espurgo effettuava illegali travasi tra camion (del tutto fuorilegge) nel bel mezzo di una strada pubblica a poche centinaia di metri dal nostro mare? Bisogna essere intransigenti: tali situazioni non solo non debbono mai venire a verificarsi, ma anche che siano del tutto impensabili! Vogliamo sapere come si è venuta a creare una tale sciagurata pratica e ci auspichiamo che tali aziende (appaltatrici o subappaltatrici che siano) vengano interdette ed inoltre che la magistratura e le forze di polizia compiano le loro azioni con molta durezza e che i responsabili siano perseguiti! Il danno ambientale e alla collettività in pieno agosto e stagione turistica è grave per l’Isola di Capri”.
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