LE CRIPTE DI AMALFI E SALERNO IN UN VOLUME

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Sarà presentato mercoledì 26 giugno 2013 ore 17,00 ” Tesori del Regno. L’ornamentazione delle cripte di Salerno e Amalfi nel XVII secolo ” nella Basilica del Crocifisso ad Amalfi.

il volume Tesori del Regno. L’ornamentazione delle cripte di Salerno e Amalfi nel XVII secolo, a cura di Concetta Restaino e Giuseppe Zampino. Patrocinato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino a conclusione del complesso restauro architettonico dei due monumenti, diretto dal soprintendente Gennaro Miccio, il volume intende fornire una prima, completa lettura delle decorazioni scultoree e pittoriche delle due cripte, rinnovate su progetto di Domenico Fontana fra il 1600 e il 1616 per volontà dei sovrani di Spagna Filippo II e Filippo III e dei vicerè di Napoli di quel periodo, da Fernando Ruiz de Castro VI conte di Lemos, ad Alonso Pimentel de Herrera conte di Benavente, a Pedro Fernandez de Castro, VII conte di Lemos. Il volume sarà presentato da Piero Craveri, professore emerito di Storia contemporanea dell’Università degli studi Suor Orsola Benicasa, e Francesco Caglioti, ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II.

 SCHEDA DEL LIBRO

Autore: Concetta Restaino
Titolo: Tesori del Regno.
Sottotitolo: L’ornamentazione delle cripte delle cattedrali di Salerno e Amalfi nel XVII secolo
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 28 x 24); 220 pagine;  illustrazioni a colori e in bianco e nero
Luogo, Editore, data: Napoli, Paparo
ISBN: 9788897083016
Prezzo: Euro 60,00

Il volume, voluto dalla Soprintendenza per i BAP di Salerno e Avellino, corredato da un ricco apparato documentario, fornisce una prima completa lettura delle decorazioni pittoriche e scultoree delle due cripte delle cattedrali di Salerno e Amalfi, prendendo spunto dal lavoro di restauro condotto dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino.

 

Nella prima parte si ripercorrono le vicende storiche delle due cripte, sorte per custodire le reliquie degli apostoli san Matteo e sant’Andrea. Viene poi descritta la genesi dei lavori nel quadro storico delle vicende delle due città con gli interventi di artisti come Domenico Fontana, Michelangelo Nacherino, Pietro Bernini, Belisario Corenzio (delineati col supporto di un corpus di oltre 150 documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli).
Il volume si completa con un’antologia di fonti rare relative alle visite dei vicerè spagnoli ai due monumenti.

 

 

 

 

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