Al Conservatorio San Pietro a Majella il Premio “MEDICAL Care” umanizzazione medicina e assistenza

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    Napoli – Presso la sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella, giovedì 11 febbraio, la S. O. F. I. A. Onlus e’ stata insignita del Premio ” MEDICAL Care “: umanizzazione della medicina e dell’ assistenza.
    Un meritato riconoscimento a Sofia Bianco e Pasquale Raimo, rispettivamente Vice Presidente e Presidente della Associazione S. O. F. I. A., per il loro costante impegno per le fasce più deboli della nostra città . Grazie all’ elevato spirito di abnegazione per la ricerca dell’ etica del Bene Comune, la ” Medical Care “, ha conferito il meritato premio all’ Associazione S. O. F. I. A. per aver contribuito alla diffusione di un modello di assistenza basato sulla umanizzazione della medicina . Accolti dalla Direttrice del Conservatorio M. Elsa Evangelista, dalle dolci note dell’organista Livio De Luca e della bellissima interpretazione del tenore M. Giuseppe Gambi che ha cantato l’inno di Mameli e “O’ sole mio ; tra i premiandi erano presenti il Generale dell’ Esercito Italiano Salvatore Polimeno, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l’ attore RAI Patrizio Rispo, il Contrammiraglio (C.P.) Antonio Basile ed il Direttore della Caritas di Nola Don Arcangelo Iovino ed il Ten. Col. Antonio Grilletto dell’Ufficio comunicazione dell’Esercito. La S. O. F. I. A. ha ricevuto il Premio unitamente a delle eccellenze della medicina, quali il Prof. Giulio Filippo Tarro, Prof. Iasevoli Gennaro, Prof. Roberto Grassi, Antonio Rotondo, Prof. Antonio Talamo, Prof. Antonio Servillo ed il dott. Antonio Marfella e tanti altri medici professionisti. Durante le premiazioni l’Attore Patrizio Rispo, amico UNICEF, ha promosso l’iniziativa #TUTTIGIUPERTERRA è l’invito che può essere realizzato dall’11 al 18 febbraio per svegliarci tutti davanti alle stragi e dire basta all’indifferenza dinnanzi ai tanti innocenti che fuggono da guerre e fame verso una terra promessa e finiscono in un mare di morte. Nel 2015, oltre 800 bambini sono morti e quelli sopravvissuti vivono nei campi fra disperazione ed esclusione. Chi crede che la vita vada rispettata e che i Bambini, TUTTI I BAMBINI, siano il futuro del Mondo – che il Mondo abbia un futuro – chi crede che l’umanità sia una, si sieda con bambini, mamme e amici per un po’sulla nuda terra. L’iniziativa è nata dal gesto forte compiuto il 30 gennaio scorso da due squadre di calcio della serie B greca, Ael Larissa-Acharnaikos, i cui giocatori durante la partita si sono seduti per due minuti a terra per denunziare la criminale indifferenza dell’Europa di fronte alla strage quotidiana di bambini che annegano nell’Egeo. (Utente dal Web)

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