PALERMO Omicidio Vanessa Scialfa: è stata strangolata e avvelenata con la candeggina

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    OGGI POMERIGGIO I FUNERALI L’autopsia ha confermato che la giovane non aveva assunto droga: trovate invece tracce di sostanza caustica nell’esofago e nella trachea

    PALERMO – L’autopsia sul cadavere di Vanessa Scialfa, la ventenne uccisa dal convivente che ha gettato poi il corpo in un fosso, a pochi chilometri dalla miniera di Pasquasia, a Enna, conferma che la giovane non aveva assunto droga. Di cocaina, confessando il delitto, aveva parlato l’assassino, Francesco Lo Presti, che aveva raccontato di essere sotto effetto di stupefacenti durante l’omicidio. L’uomo ha confessato di avere ucciso la fidanzata colto da un raptus di follia determinato dal fatto che la vittima, mentre avevano un rapporto sessuale, l’aveva chiamato col nome dell’ex ragazzo. STRACCIO IMBEVUTO DI CANDEGGINA – L’autopsia confermerebbe un altro sospetto degli inquirenti e cioè che Vanessa, dopo essere stata strangolata, è stata finita con uno straccio intriso di candeggina, premuto sul viso. Tracce di sostanza caustica sono infatti state trovate nell’esofago e nella trachea della giovane. Domani mattina la procura autorizzerà la restituzione della salma alla famiglia e nel pomeriggio verranno celebrati i funerali.

    CORRIERE DEL MEZZOGIORNO 30 aprile 2012

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