Concluso ad Ischia il 30° Meeting ideato da Franco Campana.

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A conclusione della kermesse ischitana dell’anno, i festeggiamenti per il “30° Meeting Estate”, abbiamo intervistato l’ideatore dell’evento Franco Campana per conoscere un suo bilancio consuntivo ed alla nostra domanda ha risposto:

“Quando nel secolo scorso decidemmo di organizzare un appuntamento dedicato al calcio, finalizzato alla fine del campionato di calcio a fare incontrare i protagonisti in un clima sereno per far smussare gli angoli di una lunga stagione tesa ed insidiosa

allora scegliemmo Ischia e decidemmo di portare, con spirito goliardico, nel Meeting un momento di incontro sui temi del calcio. Da allora abbiamo messo insieme libro e pallone dove il libro è la cultura, l’amore per lo sport, ed in pratica l’amore per il diritto, il diritto sportivo, il momento di incontro di relazioni, di studio che ci porta ad organizzare forum, incontri e dibattiti sui temi scottanti del calcio come dall’82 e
cominciammo dalla legge del 91, dell’81, quella che svincolava i calciatori da contratti capestro che li bloccava a vita e che in pratica a distanza di 30 anni ancora ci porta a discutere delle problematiche dello sport oggi sul fair play financing che

abbiamo tenuto in tre giorni all’hotel della Regina Isabella. Da bambini con la

passione giocavamo fuori dai campi di calcio non dentro ai campi di calcio e ci divertivamo ed era il gioco del pallone, quel gioco che ora noi avvocati di calcio professionisti quando abbiamo modo di parlare con i calciatori che lo fanno per
professione diciamo ricordatevi che voi dovete rimanere sempre gli appassionati di quel gioco perché fin quando giocherete divertendovi renderete anche divertente il gioco ai vostri appassionati spettatori. Ecco quindi il segreto, in goliardia abbiamo portato avanti questo momento relazionale: il Meeting, portando avanti questo discorso del libro del pallone in semplicità e soprattutto non intende essere ne serio ne serioso, non intende insegnare niente a nessuno, intende soltanto discutere, crescere, incontrarsi, relazionarsi.

Domanda: La motivazione de Meeting qual è ?
Incontriamoci per stare bene insieme e relazioniamoci per essere amici, perché dalla relazione sbocciano fiori, in pratica si crea un giardino che genera fiori, potremmo dire che il Meeting è un giardino che genera fiori e quali sono il fiori? Sono il

risultato di questo mondo di relazioni, perché nel momento in cui si incontrano persone, personalità di vario spessore culturale, professionale che operano in varie diversificate attività si crea un incontro e da quell’incontro si creano rapporti estremamente positivi.
Domanda: Come in questo caso che avete creato un rapporto anche attraverso una partita di calcio tra cantanti, attori con le loro nazionali e le ragazze sportive della Carpisa calcio femminile?
Hai visto che in un incontro di calcio abbiamo fatto anticipare i bambini che hanno giocato prima dei professionisti, ma i professionisti che hanno giocato dopo erano quegli attori che loro hanno visto in televisione, era qualche calciatore che hanno
visto sui giornali, erano giornalisti che loro hanno visto sui media. In pratica loro si sono sentiti tutti quanti uguali e lì erano tutti bambini, forse i bambini si sentivano anche un po’ professionisti ma rimanevano bambini e tornavano bambini quelli
più grandi e poi c’erano le ragazze che giocavano, l’importante è che si sono incontrati per divertirsi, qui nessuno li ha obbligati, nessuno li ha pagati, li abbiamo soltanto invitati a venire, si sono relazionati, sono stati bene insieme perché hanno
trovato un clima sereno, ecco cos’è il meeting cerchiamo di trovare un clima sereno: incontriamoci e dall’incontro nascerà qualcosa.
Domanda: Quali sviluppi ha avuto questo meeting, quali incontri ci sono stati che hanno portato dei successi anche per il futuro?
Non ti posso dire cosa può aver creato questo meeting, posso soltanto dirti che ogni incontro genera sempre risultati a breve, medio e lungo termine sia nelle carriere professionali, che negli interessi, che nelle amicizie. Io sono contento di aver

conosciuto tanti anni fa’ Gino Rivieccio e per me è piacevole incontrarlo e mangiare a colazione qualcosa insieme, è piacevole scambiarsi una battuta e così via, è piacevole incontrarsi per un sorriso ed una stretta di mano. Poi dopo vado a teatro a vederlo è simpaticissimo ed è tutto atipico, sai perché? Perché quello spirito goliardico continua a resistere. Io l’anno scorso ero a Milano ed andai a vedere Gino che recitava, ad un certo punto della commedia io ero lì seduto in platea a fianco a Tullio De Piscopo ed altri amici comuni e Gino dalla scena parlando a telefono durante lo spettacolo disse parlando col portiere:sport ed impresa, dove sport è uguale fair play ed impresa è uguale a prodotti dell’eccellenza.
Domanda: Il fair play come va sviluppato?
Il fair play è la maniera etica comportamentale che contraddistingue i normali principi dell’educazione e il rispetto dei principi dei valori che ogni individuo o cittadino o sportivo dovrebbe rispettare e che noi come comitato italiano in
collaborazione con le Fpm che è il movimento europeo per il fair play stiamo cercando di portare avanti perché oltre all’etica che dipende soltanto dall’educazione esistono anche dei principi e dei criteri che noi come istituzione dobbiamo portare avanti.
Domanda: Quindi l’Italia è promotore del fair play insieme ad altri Paesi che sono ?
In pratica il progetto del fair play messangers parte già quest’anno con Cina, Italia, Brasile, Croazia e Ungheria e abbiamo altre nazioni in stand by e quindi vuol dire che mancano solo due nazioni e non è questo un problema perché abbiamo già rapporti con le ambasciate e le varie associazioni commerciali.

 

Giuseppe De Girolamo

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