Oggi si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma perché il 20 novembre?

Ogni 20 novembre, oramai da 30 anni, si celebra in tutto il mondo la Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La scelta della data non è casuale ma vuole celebrare il giorno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, nella quale vengono enunciati quelli che sono i diritti fondamentali da riconoscere e garantire a tutti i bambini del mondo. Eravamo a New York ed era, appunto, il 20 novembre 1989. Ma quali sono i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza? Sono quattro: la non discriminazione; il superiore interesse; il diritto alla vita, alla sopravvivenza ed allo sviluppo; l’ascolto delle opinioni del minore.

La Convenzione per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. La Convenzione venne ratificata in Italia il 27 maggio 1991. Si tratta di un documento dal valore enorme che pone in evidenza come tutti i bambini e gli adolescenti del mondo abbiano diritto ad un futuro libero da discriminazioni e disuguaglianze. Purtroppo nella realtà non è così ed il lavoro da fare è ancora tanto. Nel mondo sono troppi i bambini costretti a vivere in aree in cui imperversano le guerre, bambini che non hanno un tetto sulla testa ed un pasto caldo nel piatto, bambini che non possono accedere all’istruzione e vedono in questo modo minato il loro futuro. A questo si aggiunge il dato allarmante dei minori vittime di abusi e violenza da parte degli adulti e spesso della famiglia, da parte di coloro che dovrebbero invece proteggerli e tutelarli. Il grande sogno è quello di poter vivere un giorno in un mondo in cui i piccoli siano amati e protetti, abbiano accesso agli studi, abbiano ogni giorno del cibo e possano vivere serenamente la loro età.

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