Piano di Sorrento, 26 giugno 2025 – La collina di San Pietro, cuore pulsante della tradizione agricola di Piano di Sorrento, ha ospitato il penultimo appuntamento del “Premio Amarena”. L’evento, intitolato “Racconti d’Amare…na”, si è svolto questa sera, giovedì 26 giugno, alle ore 21:00, nello spazio antistante la suggestiva Cappella di San Pietro, nal Parco del Castello Colonna.
Il momento clou della serata è stata la presentazione di un ricettario, una vera e propria raccolta di prelibatezze che celebra l’amarena in tutte le sue forme, sia dolci che salate. Il volume, curato dall’Associazione Archimede, non è un semplice libro di cucina, ma un prezioso atto di memoria che racchiude le ricette tramandate dalle donne dei Colli di San Pietro, custodi di un sapere antico.
Un ruolo fondamentale nella realizzazione del progetto editoriale è stato svolto da Katia Veniero, consigliere comunale con delega ai rapporti con le frazioni, che ha dato una spinta decisiva all’iniziativa.
L’evento ha visto la partecipazione della Comunità Slow Food per la tutela dell’Amarena dei Colli di San Pietro, a conferma dell’impegno condiviso per la salvaguardia di questo prodotto autoctono e della sua filiera. La serata è stata resa possibile anche grazie al contributo della Parrocchia della SS. Trinità e dell’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti.
Il “Premio Amarena – by ‘Effetto Talk’” prosegue così il suo percorso di valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti e delle persone che ne mantengono viva la storia.
La seconda giornata del “Premio Amarene” ha celebrato la tradizione e il territorio in modo innovativo, con un evento che ha unito la cultura gastronomica locale alla letteratura e al talento di giovani artisti. L’iniziativa, promossa dall’associazione Archimede, si è svolta nei suggestivi luoghi di produzione delle amarene, ponendo ancora una volta questo prezioso frutto al centro dell’attenzione.
L’organizzatore dell’evento, Biagio Verdicchio, ha accolto i partecipanti con entusiasmo. “Bentrovati a tutti. Ci troviamo nei luoghi in cui la marena nasce e si trasforma, un luogo che abbiamo scelto per far conoscere ancora meglio questo prodotto e per valorizzarne il territorio”, ha spiegato Verdicchio. L’evento non è stato solo una celebrazione, ma un vero e proprio percorso culturale che ha coinvolto diverse realtà associative locali e cooperative sociali, a partire dalla raccolta del frutto fino agli incontri culturali.
Dalla raccolta alla convivialità: il frutto e la vita
Il percorso del Premio Amarene è iniziato al CRE con la raccolta delle amarene insieme a cooperative sociali, per poi proseguire con un “talk” a Villa Fondi. “Abbiamo coinvolto dei ragazzi meravigliosi, dei giovani attori, per raccontare non solo la marena, ma anche la loro vita professionale e umana”, ha raccontato Verdicchio. Attraverso quattro parole chiave – fragile, forte, lento e conviviale – è stato creato un parallelismo tra il frutto e la vita stessa. “La marena è fragile, ma anche forte. È un frutto lento, perché la preparazione di marmellate e sciroppi richiede 40 giorni di attesa. Ed è conviviale, perché raccoglierlo insieme mette insieme le famiglie, in un gesto di forte convivialità”, ha sottolineato l’organizzatore.
Il cuore della seconda serata è stata la presentazione di un ricettario unico, un “atto di consegna” che ha unito storia e tradizione culinaria. “In questi giorni, che precedono la solennità di San Pietro, qui davanti a questa cappella, abbiamo voluto fare un atto di consegna. Consegniamo un ricettario perché la tradizione può passare anche attraverso un libro di ricette”, ha affermato Verdicchio. Il volume raccoglie le ricette preparate l’anno scorso dalle “signore dei Colli di San Pietro”, che hanno visto le loro creazioni trasformate in un libro.
L’iniziativa si basa su un principio fondamentale: “Poche prediche e molte pratiche”. L’obiettivo è lasciare un segno tangibile. “Sono arrivate le prime 120 copie. Cambia solo la copertina per ragioni grafiche, ma il contenuto è lo stesso”, ha spiegato Verdicchio, aggiungendo che il libro sarà donato ai presenti. L’associazione Archimede intende continuare a pubblicare il ricettario per altri appuntamenti letterari o anche per strutture ricettive e ristoranti, considerandolo un “pezzo di storia della nostra città”.
L’entusiasmo è palpabile in vista del prossimo e più atteso evento: la serata di gala. “Il prossimo appuntamento sarà quello di gala, il più importante”, ha annunciato Biagio Verdicchio. L’evento si terrà il 29 giugno, alle ore 20:45 a Villa Fondi.
Il gala vedrà la partecipazione di quattro giovanissimi e talentuosi attori. Tra questi, spicca il nome di Adriana Savarese, protagonista del grande successo “Bel Canto in primavera” e originaria della Costiera Sorrentina. Sul palco ci sarà anche Giulia Schiavo, una giovane attrice umbra che si distingue per il suo impegno nel cinema con un film che affronta il delicato tema della violenza sulle donne. A completare il cast ci saranno Matteo Santoro e il più giovane Cristian Cervone, protagonista dello sceneggiato “Il treno dei bambini” al fianco di Serena Rossi, un’opera che racconta il dramma della guerra attraverso gli occhi dei più piccoli.
La serata si preannuncia come un connubio di arte, cultura e impegno sociale, in linea con lo spirito del “Premio Amarene”. I riflettori sono ora puntati sul 29 giugno, per una serata che promette forti emozioni e una celebrazione del talento e della tradizione.
Piano di Sorrento, 26 giugno 2025 – La seconda giornata del “Premio Amarene” ha acceso i riflettori su uno dei frutti più rappresentativi del territorio, e a parlarne è il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, in una suggestiva cornice con vista sulla chiesa di San Pietro. L’atmosfera è carica di emozione e di un profondo legame con la storia locale.
“Buonasera, è un piacere essere qui, in questo tramonto meraviglioso e con alle spalle la chiesa di San Pietro”, ha esordito il sindaco. Ha poi sottolineato la sua connessione personale con il luogo e con l’evento: “Piano di Sorrento è la mia città, questa è come se fosse la stanza più importante e più intimista della nostra casa. Sono legatissimo a questa manifestazione perché le amarene rappresentano la mia gioventù”.
Un legame che si rafforza nel tempo
Il rapporto del sindaco con le amarene non è sempre stato idilliaco. “Da ragazzino, quando la famiglia mi chiedeva di raccoglierle, era più un lavoro che un divertimento. I ‘moscerini cominciavano a dar fastidio”, ha raccontato con un sorriso. Tuttavia, con il tempo, il legame si è trasformato in una profonda stima. “Poi, col tempo, abbiamo imparato ad apprezzare questo nostro prodotto locale. Vogliamo un sacco di bene alle amarene”.
Uno degli aspetti più apprezzati dell’iniziativa è il ricettario appena pubblicato. “Abbiamo molto apprezzato questo piccolo ricettario. Si parla tanto di tradizioni, si fanno tante prediche, ma la pratica è spesso distante. Chi riesce a sincronizzare le due cose mette su un libricino semplice che ci aiuta tanto”, ha commentato il sindaco. Ha anche scherzato sulle sue doti culinarie: “Ero preoccupato che avessimo visto solo un libro, ma ora vedo che c’è di più. Io non sono bravo a usare le ricette, ma sono bravissimo ad assaggiare i risultati di chi le usa!”.
Il sindaco Cappiello ha voluto elogiare una figura chiave del territorio, Mario Persico, la cui azienda ha svolto un ruolo fondamentale nella rinascita della coltivazione dell’amarena. “Non mi trattengo dal dire che sono un sindaco fortunato. A due passi da qui c’è il signor Mario Persico con la sua azienda, che ha distribuito piantine di amarena ai contadini del circondario per rinforzare la produzione”, ha dichiarato.
L’imprenditore, sebbene non originario della zona, si è integrato perfettamente nel tessuto sociale ed economico locale. “Mario è arrivato qui da Sorrento non più di 15-20 anni fa e si è inserito in questo contesto in maniera eccezionale, non solo con queste iniziative ma integrandosi in modo veramente bello. È un esempio di molta pratica e poche prediche”, ha concluso il sindaco.
L’intervista ha messo in luce non solo l’importanza di un prodotto tipico, ma anche la forza della collaborazione tra istituzioni e imprenditori locali per preservare e valorizzare le tradizioni del territorio.
Piano di Sorrento, 26 giugno 2025 – La seconda giornata del “Premio Amarene” ha offerto un’occasione per elogiare il lavoro dell’Assessore alle Politiche Agricole di Piano di Sorrento, Katia Veniero. Nella suggestiva cornice della chiesetta di San Pietro, il suo impegno nel promuovere le eccellenze agricole locali, in particolare la marena e gli olivi, è stato al centro dell’attenzione.
L’intervista non è stata tanto un’occasione per fare domande, quanto per congratularsi con l’Assessore per il suo lavoro. “Lei ci ha portato a visitare un giardino, poi un altro… Ha lavorato così tanto che ora quest’idea è decollata come una mongolfiera”, ha commentato l’intervistatore, sottolineando il successo dell’iniziativa.
L’Assessore Veniero ha accolto gli elogi con umiltà, preferendo lasciare che fossero i luoghi e le persone a parlare. “È fin troppo generoso nei miei confronti, ma non c’è bisogno di aggiungere nient’altro, perché il posto, le persone e la loro generosità parlano già da soli. Io non devo aggiungere assolutamente nulla”, ha affermato. Ha poi invitato tutti a seguire le future pubblicazioni, segno del continuo impegno nella valorizzazione del territorio.
Un lavoro capillare, tra la gente e per la gente
L’articolo sottolinea l’approccio pratico dell’Assessore Veniero, che va ben oltre le semplici dichiarazioni. “Ci ha fatto correre dietro di lei con i suoi bambini, li ha messi a fare i cesti, a raccogliere il mirto”, ha ricordato l’intervistatore. Questo “lavoro capillare” svolto direttamente sul campo è stato riconosciuto come la chiave del successo. “Qui si fanno le pratiche”, è il commento finale, che riassume l’efficacia di un’azione basata sull’esempio e sul coinvolgimento diretto della comunità.
L’impegno dell’Assessore Veniero è un esempio concreto di come la valorizzazione del patrimonio agricolo e culturale di un territorio possa passare attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini, creando un forte senso di comunità e appartenenza.
Piano di Sorrento, 26 giugno 2025 – Un’idea nata a novembre e diventata realtà a Pasqua. È questa la genesi del ricettario dedicato alla marena, presentato durante il “Premio Amarene” e frutto di un’idea di Katia Veniero, Assessore alle Politiche Agricole. L’organizzatore Biagio Verdicchio ha raccontato la storia di questa pubblicazione, che vuole essere un tributo al lavoro delle donne del territorio e una “pietra miliare” per la tradizione culinaria locale.
“A fine anno mi ha contattato dicendo: ‘Ho un’idea’”, ha raccontato Verdicchio. “Trasformare il lavoro svolto dalle signore dei Colli di San Pietro in un ricettario”. Un’idea che per Verdicchio era “naturale” data la sua passione per la scrittura e i libri, ma che temeva potesse scontrarsi con le tempistiche. Invece, l’Assessore Veniero ha rispettato pienamente i tempi e, subito dopo Pasqua, ha inviato il file con le ricette.
Un “libellum” per la tradizione
Il risultato è un “libellum”, un piccolo ricettario in latino che raccoglie 12 ricette, sia dolci che salate, tutte a base di amarena. Il volume è stato pensato per essere un vero strumento di lavoro in cucina, con spazi vuoti e righe dove poter aggiungere annotazioni e note a matita. Un’idea che ha subito trovato il sostegno di Mario Persico, imprenditore del territorio, e che è stata accolta con grande entusiasmo.
La serata è culminata con un “atto di consegna” ufficiale: la donazione delle prime 120 copie alle autrici – le donne che hanno condiviso le loro ricette – e a tutti i presenti. L’associazione Archimede ha annunciato l’intenzione di continuare la stampa del ricettario, con l’obiettivo di utilizzarlo come veicolo per far conoscere il territorio nelle strutture ricettive, sottolineando che “anche la cucina è tradizione, è storia”.
L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, che ha portato i saluti istituzionali. Accolto con un’atmosfera gioviale, il sindaco ha scherzato sulla sua predilezione per l’assaggio più che per la preparazione: “Quando Katia mi ha detto di questo ricettario, ho pensato: ‘Devo prima mangiare e poi andare via!’”.
Il sindaco ha colto l’occasione per ringraziare l’associazione Archimede, Mario Persico e Slow Food, rivelando un legame personale con le amarene, che per lui sono state “motivo di rabbia da ragazzo”, a causa della fatica della raccolta. “Formiche, zanzare, mosche… mi davano un po’ fastidio!”, ha confessato.
Tuttavia, con il tempo, ha imparato ad amare questo frutto che definisce “autocutono”, un motivo di orgoglio per la zona. “È una cosa troppo bella”, ha detto, ricordando la versatilità del prodotto, ideale per marmellate e sciroppi.
La serata si è conclusa con un gesto simbolico: la consegna della prima copia del ricettario al sindaco, inserita in una “Na Bag”, una borsa realizzata da un gruppo di giovani under 30 di Afragola che celebra il dialetto napoletano. Un mix di tradizione e innovazione, che simboleggia perfettamente lo spirito di un evento che guarda al passato per costruire il futuro.
Piano di Sorrento, 26 giugno 2025 – C’è una spinta “energica e forte” che anima il “Premio Amarene” ed è quella di Pinella Esposito, Assessore alle Politiche Giovanili. Il suo contributo, spesso silenzioso, è stato fondamentale per coinvolgere i giovani in un progetto che va oltre la semplice raccolta di un frutto.
“Vedere i ragazzi che riempiono con zucchero e con il prodotto appena raccolto è davvero un momento molto, molto bello e speciale”, ha dichiarato Biagio Verdicchio, organizzatore dell’evento, ringraziando l’assessore per aver sposato l’idea di convivialità e inclusione.
Un’esperienza emozionante al CRE
L’Assessore Esposito ha sottolineato l’importanza del CRE Centro di Riabilitazione equestre Madonna di Roselle, che è diventato un vero e proprio punto di riferimento sociale. “Ogni anno è un’occasione speciale. Iniziare questo tour proprio al CRE, un punto di riferimento sotto tutti gli aspetti, ma soprattutto sociali”, ha spiegato.
L’Assessore ha poi descritto il processo di trasformazione delle amarene, vissuto in prima persona dai ragazzi delle cooperative sociali. “È bello vivere dalla raccolta alla trasformazione con questi ragazzi e vivere con loro questi momenti che sono veramente emozionanti”, ha raccontato. I giovani non si limitano a raccogliere il frutto, ma lo puliscono, tolgono il nocciolo e preparano il loro barattolino personale.
L’obiettivo dell’inclusione
Dietro a questo gesto si cela un progetto di inclusione più ampio. “Chi distribuisce il barattolino, chi mette lo zucchero… è una vera e propria inclusione e questo è il nostro obiettivo”, ha ribadito l’assessore. L’evento dimostra come la marena non sia solo un prodotto del territorio, ma anche un potente strumento di aggregazione e coesione sociale. La collaborazione con figure come Mario Persico e Luisella ha reso possibile questo percorso, affidando compiti importanti a ciascuno dei ragazzi e rendendoli protagonisti attivi.
L’Assessore ha concluso ribadendo l’importanza del progetto, che ogni anno riesce a raggiungere il suo scopo: “L’importanza della marena è come prodotto della nostra terra, come inclusione sociale e come aggregazione”.
Al termine del suo intervento, anche Pinella Esposito ha ricevuto una “borsetta ricettario”, simbolo di un progetto che unisce con successo cultura, territorio e impegno sociale.