L’Istituto di Cultura Tasso chiude il primo ciclo di conferenze del 2021 trasmesso via streaming

L’Istituto di Cultura Tasso chiude questo primo ciclo di conferenze del 2021 trasmesso via streaming

L’Istituto di Cultura Tasso, presieduto da Luciano Russo , organizza, a seguito del successo dei precedenti, il ciclo di conferenze per l’anno 2021. Gli appuntamenti sono tutti alle ore 16.00 presso la Biblioteca del Museo Civico Francescano , presso il Chiostro di San Francesco a Sorrento. Al momento gli eventi sono tutti in trasmissione streaming video a cura della troupe di Positanonews TV, Sara Ciocio Ambrogio Coppola, Lucio Esposito, in rappresentanza anche dell’UNITRE Penisola Sorrentina.

Il calendario per il mese di Febbraio e Marzo  2021 prevede:

  • Lunedi 8 febbraio 2021  Adriana Carnevale : il razzismo e la Shoah dal Liceo Salvemini
  • Venerdi 12 febbraio 2021 Pasquale Giustiniani Giuseppe Giustiniani Filosofo e Vescovo. Modera Gaetano di Palma
  • Sabato 20 febbraio 2021 Carmine Pinto Craxi e il PSI nell’Italia Repubblicana Modera Luciano Russo
  • Sabato 20 febbraio 2021  Cimitero di Sorrento commemorazione del Poeta Aniello Califano
  • Venerdi 26 febbraio 2021 Vincenzo Cuomo La questione della Noia Profonda tra Martin Heidegger e Peter Sloterduk. Modera Luciano Russo
  • Venerdi 5 marzo 2021 Vincenzo Caputo Torquato Tasso appunti su alcuni “Dialoghi Napoletani. Modera Gennaro Galano
  • Giovedi 11 marzo 2021 Roberto la Rocca Agostino D’Ippona filosofo dell’interiorità. Modera Aniello Clemente
  • Sabato 13 marzo 2021  Aldo Maccariello Il corpo sacrificato :sguardo su simon Veil
  • Giovedi 25 marzo 2021 Silvia de Majo Guglielmo Pepe: le rivoluzioni mancate
  • mercoledi 31 marzo 2021   Antonio Tubiello: La tradizione tomistica napoletana

TESTO AUTOGENERATO AUTOMATICAMENTE DAL VIDEO

buon pomeriggio un caro e cordiale

saluto a tutti quanti a tutti quanti voi

io sono un antonio noto biella sono

dirigente scolastico dell’istituto

istruzione superiore di kyle ei sani di

latina sono qui benvenuti nel mio

ufficio di presidenza dove mi sono

attrezzato per questa registrazione un

caro e deferente saluto al presidente

dell’istituto dell’istituto di cultura

che un carro tasso di sorrento il dottor

luciano russo per avermi invitato a

tenere questa conversazione tempo

salutare e ringraziare anche il

professore pasquale giustiniani per aver

segnalato il mio studio condotto da

alcuni anni sulle piste molho jia di

gaetano san severino che a breve sarà

pubblicato con la traduzione in italiano

del testo a cura di elena de giovanni

best o di colui che fu l’iniziatore di

un metodo e di una scuola che anticipato

di 40 anni

il programma di reinstallazione degli

studi filosofici e teologici

per l’istat all enciclica eterni patrice

del 1879 del papa leone xiii

cari amici se oggi sono qui a proporvi

la figura di san si tirino non è perché

sento una certa nostalgia o perché mi

piace fare il mistero degli eruditi chi

in genere collezionano cose antiche per

riproporle ai moderni

se questa fosse la mia intenzione cadrai

biasimevoli anacronismi riproposte i

passivi ed ideologiche divisioni e

dottrine passate no signori non è questo

il nostro intento

se oggi parliamo e presentiamo la

ricerca di gaetano san severino

iniziatore della scuola di auto mista

napoletana chi ancora oggi vanta un

gruppo di studiosi e ricercatori

orbitanti intorno all’ultimo eredi di

questa tradizione la quinta generazione

avere impresso giustiniani e perché

riteniamo che da una cinquantina di anni

a questa parte

forse più si fa una teologia senza

un’adeguata epistemologia senza una

solida metafisica di base senza una

dottrina dell’anima in grado di

comprendere le istanze antropologiche

più profonde ed essenziale lungi dal

demonizzare di stigmatizzare la libera

indagini teologica e filosofica

tuttavia non possiamo tacere che una

buona parte delle ricerche ideologiche

contemporanee influenzati dalla cultura

dominante secolarista il regista

presuppongono e assumono diverse

convenzioni che dipendono direttamente

da una visione cosmologica e

antropologica di tipo modernista la

situazione attuale è molto simile è

analoga a quella nella quale avevi la

ripresa o quella continuazione più

intensiva di studi turistici introdotte

a napoli dalle realtà non sono severino

proviamo a vedere presenti insieme quali

furono i presupposti che allora

ritornati trionfalisticamente a partire

dalla seconda metà del ventesimo secolo

senza calarsi nella notte dell’età

rinascimentale umanistica della vari

inizio in effetti

la storia della svolta e la liberazione

della cosiddetta liberazione

antropologica assumiamo come punto di

partenza

un dato storico cioè quello della

rivoluzione francese segnata

profondamente dalla cultura

illuministica che era animata

essenzialmente dai principi del

razionalismo naturalistico e

dell’imperialismo ideologico pertanto la

cultura universale dominante vita

divenne quella della rivoluzione

filosofica e politica liberale fondata

sulla assoluta indipendenza del soggetto

in quanto individuo ovvero sulla

separazione dell’uomo da ogni

riferimento all’ordine della precedenza

sulla fiducia ottimistica ed

incondizionata nel valore assoluto della

ragione filosofica e scientifica

sull’individualismo e

sull’autosufficienza gnoseologia che

morale sull’istanza incondizionata del

primato dei diritti soggettivi e di

tutte le presunte libertà danese con le

esigenze degli istinti dell’arbitrio

umano

il predominio incontrastato di tale

paradigma ideologico e scientifico

comporto come noto una notevole di

frazione della credibilità delle

istituzioni accademiche ecclesiastiche

nel magistero ufficiale della chiesa

cattolica era risultato pubblicamente

indebolito dare illuminismo

fondamentalista ogni professione

religiosa soprattutto quella cristiana

veniva spregiudicatamente associata e

ricondotta ad atteggiamenti culturali

inferiori intimistici senta

sentimentalistici tipici di sensibilità

infantili puerili inadeguate fino

all’accusa dell’irrazionalismo di

fanatismo di manifestazioni dove l’anti

va anche ricordato che nel corso del

secolo xix le istituzioni culturali

ecclesiastiche furono progressivamente

sottoposte all’autorità statale e al suo

controllo biologico

ciò significava che se dovevano

accordarsi con il patrimonio ideale

dell’illuminismo adattandosi

praticamente ha idee in fondo

contraria la loro natura e alla loro

missione

quindi la cultura a modernista non si

presenta con un’offerta ideale veramente

libera ma s’impone mediante il

fondamento giurisdizionalista a tutti i

centri istituzionali della cultura

cattolica

i nuovi governi liberali o sopprimono

gli ordini religiosi preposti

all’educazione oppure pretendono

garanzie liberali cosiddetti liberali

tra virgolette negli ordinamenti degli

studi in ogni caso intendono sottrarre

alla chiesa o un’influenza nel campo

pedagogico istituzionale un attacco

dunque durissimo del modernismo alla

tradizione cristiana che indusse la

chiesa ricorrere a due possibili

reazioni o la difesa rigorosa ed eroica

ad oltranza direi oppure a dire

ripiegamento conciliativo un dato di

fatto era certo la cultura cattolica

tradizionale era sotto un assegno

programmato ed intenzionale da parte del

potere politico liberale la storiografia

talvolta anche plastica denuncerà che la

chiesa si chiude al mondo moderno il suo

pensiero alla sua cultura alla sua

sensibilità liberale e costituzionale

questo naturalmente in cui era molto sui

giudizi negativi critici nei confronti

di un’istituzione che appare all

opinione pubblica o così viene

presentata notte alle generazioni

informazione come retrograda ti storica

fossile nel suo tradizionalismo

oscurantista

in realtà il magistero pontificio

difendeva una chiesa accerchiata e

minacciata da un’ideologia la sonica

travestite da cultura umanistico

liberale in sintonia con le aspirazioni

democratiche

e ai vantaggi diritti di un popolo

sovrano la violenta campagna liberale

seminò tuttavia i suoi germi benefici

anche nel seno della stessa vettura

cattolica che rimanendo sensibilmente

condizionata finiva in parte per

orientarsi in senso modernista nasceva

il cattolicesimo liberale

secondo il quale la chiesa non si

sarebbe fatta comprendere nell’ambiente

concreto nel quale avrebbe dovuto

compiere la sua divina missione senza

mettersi in armonia con esso inizia una

storia di ricerche coordinate alla

conciliazione tra le istanze della

cultura moderna e liberale e i principi

della tradizione cattolica si forma un

movimento culturale interno alla chiesa

che propone una reinterpretazione del

cristianesimo mediate dalle mediato

dalle categorie del pensiero moderno

avanza l’idea di una possibile

inculturazione modernista della crisi

cristiana della fede cattolica così che

il nazionalismo può diventare un

criterio orme identica della tradizione

cattolica

pertanto se avverte sempre più urgente

la necessità di realizzare percorsi di

riforma della riflessione teologica e di

la filosofia cristiana inevitabilmente

condizionate dalle tradizioni

filosofiche di matrice illuminista in

effetti per attuare tale rinnovamento

degli studi degli studi ecclesiastici si

potevano invocare due strade dialogare

col pensiero filosofico e scientifico

moderno e contemporaneo ma un dialogo

con conciliazioni sta così ridire no

conciliazioni st

oppure recuperare la grande tradizione

cattolica è ritornata a tommaso d’aquino

ma come può il metodo dell’immanenza

conciliarsi con la rivoluzione con la

rivelazione scusate l’idealismo con il

realismo scolastico lo storicismo con la

teologia dogmatica e morale

pertanto ranch illica eternità tris di

leone xiii 1879 conferma e stimola il

movimento enoturistico italiano ed

europeo che già c’era che già esisteva

il magistero propende per una ripresa

urgente benefica degli studi turistici

essi hanno un senso teoretico preciso

mantengono la crede nella capacità della

ragione di riconoscere i limiti del

proprio valore conoscitivo nell’ambito

dei quali riaffermano e fondano con

decisione tale valore per aprirsi

consapevolmente al trascendente e al

sovrannaturale santo base diventa allora

il punto fermo per una possibile

ricostruzione filosofico metafisica

media tra il razionalismo immanentistica

spinoziano eliano dell’agnosticismo

critico di di matrice kantiana no il

fenomeni sono scettico o finismo pare

movimento neo tomistico italiano è

innanzitutto napoletano pari virtualismo

abbia avuto a napoli una tradizione che

risalirebbe al magistero dello stesso

dottore angelico visto che da un lato

quell’università di recente istituite da

federico ii dopo averlo avuto come suo

allievo

successivamente lo designa come uno dei

suoi maestri però privi di campo da

gioco

dall’altro lato nel corso degli ultimi

suoi due anni di vita san tommaso in

segno nello studio dei predicatori di

san domenico maggiore a napoli la chiesa

di napoli ha naturalmente conservato nel

tempo questo orientamento di fedeltà ai

principi della tradizione tomista

attraverso l’opera di molti preso

riparlerà

il clero napoletano fu in effetti

ininterrottamente attaccato la dottrina

tomista ricordiamo solo alcuni dati

intorno al 1750 dell’oratorio di san

filippo neri venivano istituite le prime

scuole per il clero in cui erano

coltivati gli studi filosofici e

teologici dai loro lavori e merce

sensibilmente il legame ormai praticato

nel clero napolitano con le dottrine di

san tommaso

ma poi rilevata l’opera del cardinale

filippo giudice caracciolo il quale nel

39 1839 fondo un accademia nella quale i

più dotti ecclesiastici ponevano alla

base dei loro studi il pensiero e il

metodo della penale

inoltre dal 45 1845 il cardinale sisto

riario sforza indusse i soci

dell’accademia di lettere latine tali

fondata a rivestire di belle forme

letterarie le più astrusi difficili

questioni della somma per renderlo più

accessibile agli studenti di recente

iniziati

va anche ricordato onde sottolineare

l’attività culturale praticamente

ininterrotta degli studiosi l’indirizzo

turista napoli che nell’università per

quanto attiene la facoltà di teologia a

partire dal seicento fino ai primi del

secolo decimonono vi furono non meno di

quattro cattedre di cui due dedicati a

san tommaso

contemporaneamente esisteva nello studio

di napoli una specifica cattedra

ordinaria del testo di san tommaso che

spettava di diritto ai domenicani

risulta dunque che dell’università di

napoli esistito per parecchi secoli un

12 insegnamento di cattedra intitolata

d’angelico neppure dopo l’espulsione dei

gesuiti nel 1774 16 a sopprimere da di

cattedre

anzi durante il periodo napoleonico e

fino alla caduta dei borbone la

prefettura di regis to die fu sempre

retta dal cappellano maggiore e la sua

puglia

ed è penalty di giurisdizione sui

professori e sugli studenti dove si può

facilmente comprendere quale indirizzo

il quale indirizzo abbiano avuto gli

studi di filosofia e soprattutto di

teologia a napoli nel 1799 al 1806

fiorina in università di napoli tra le

ondate del dilagando gira giacobinismo

la facoltà di teologia comprendeva la

cattedra del testo di san tommaso

tale insegnamento fa pulito nel 1806 e

non fu più ripristinato neppure nel 52

nel 1852 quando l’università di napoli

da sempre osservante delle sue

tradizioni doveste fu posto sotto il

patrocinio dell’angelico tuttavia un

movimento tomistico vero e proprio ha

avuto inizio intorno al 1835 con

l’attività culturale del canonico

napoletana gaetano san fedele le cui

fatiche scrisse d’amelio per umiltà

nascose ma per grandezza il cooler

furono meritatamente guai a te dagli

stranieri ai lunghi studi e alle

protratte veglie di un’intera

congregazioni di maurini si sa che di

tasse le sue lezioni di logica e di

metafisica nel liceo arcivescovile si sa

che spiegasse etica nella regione in

velocità degli studi si sa che ad un

asse in tornassi giovani volenterosi per

condurli all’intelligenza della somma

sia che abbia se con opportune

istruzioni dei crazy astici alle diverse

ramificazioni della scienza non tendeva

che ha uno scopo quello di facilitare la

dottrina turistica un grande

facilitatore diremmo noi oggi il

canonico gaetano san severino egli era

coniglio che san tommaso d’aquino

ho chiamato a riassumere con un miracolo

di genio tutta la scienza di secoli di

fedeli ea preparare armi contro le

future evoluzioni della ragione

motivo per cui poteva benissimo essere

l’autore classico dal quale attingere il

vero anche il secolo xix e li paghiamo

noi

anche nel xxi secolo che etero san

severino segno dunque l’inizio di quella

scuola napoletana di filosofia turista

che nella sua fervida e luminosa

carriera era destinata a dare il più

generoso in cui sto all’opera

ristoratrice della filosofia cristiana

in italia nelle sue linee generali

l’impegno culturale del san severino fu

quello di resistere all’invadente

rivoluzione intellettuale con una sana

opera di ristorazione dell’antico sapere

del vero sapere che trovo nella forma

del turismo la sua espressione più

limpida e gemina il compito della sua

scuola fu quello di combattere i nuovi

errori con l’esame delle verità

fondamentali contenuto nell’insegnamento

dei dottori scolastici e specie di summa

su d’aquino in effetti il piano di

rinascita della filosofia tomista

animato dalla san severino fin dal 1840

fu non solo confermato ufficialmente da

recidere terni patrice di leone xiii nel

1879

ma già prima era diventato il manifesto

programmatico di quasi tutti gli

istituti ed università italiane e

straniere fino a dei decenni i primi

decenni del ventesimo secolo

l’attività didattica e scientifica del

filosofo napoletano comincia nel 1800

34 quando ricevette l’incarico di

insegnamento di filosofia fondamentale

nel seminario arcivescovile di napoli

nel 1837 poi seguì da un concorso

successe al parascandalo suo maestro

nella cattedra di storia dei concili che

però fu costretto degli a poco a

lasciare per gravi motivi di salute

nel 1840 condotto il suo primo dei o

dico la biblioteca cattolica e nel 1841

l’altro la scienza e la fede nel 1846

fondò con nunzio signoriello rettore del

seminario diocesano di napoli

un’accademia di filosofia turistica da

cardinali sisto riario sforza fu

nominato docente del corso di logiche

metafisica del liceo arcivescovile di

napoli e infine docente di geologia

elastica ovvero di teologia fondamentale

dirimono e oggi per concorso poi veniva

assoluto quale scrittori aggiunto della

reale biblioteca borbonica ora nazionale

della stessa città nel 1851

infine fu sempre del concorso assunto a

supplente della cattedra di etica nelle

università

tra i due chiese astici soprattutto tre

dominicani non sono mai mancati

ininterrottamente dal secolo xiii al xix

in modo particolare a napoli

interpreto i parenti della dottrina

turistica colui che espresse l’apertura

la profondità la chiesa e la novità

storica nel campo turistico

tanto da poter essere considerata

proprio scuola fu senz’altro da san

severino

il quale fermando un signor pasquale

orlando esponente della quarta

generazione degli autonomisti napoletani

non mutuo ad alcuno la sua conversione

al turismo perché fu educato e preparato

a tale forma di pensiero nella scuola

che lo forgia

battaglie che intraprese conobbe senza

mai processarlo ma solo per criticarlo

di impugnarlo l’ontologia smo gioco

artiano il cartesianesimo come il

nazionalismo e l’idealismo trump e

nessun documento ci autorizza a

sostenere che il san severino sia un

convertito alla causa di san tommaso a

mezzo del secolo xix

nessuna opera di lui non è genuinamente

tomista quindi più che iniziatore dice

monsignor orlando è un continuatore e un

intensificatore della tradizione

neotomista partenopea italiana propria

il mio turismo sorto dal 1840 napoli

ebbe una storia evidente spontanei

libera già quarant’anni prima delle

civica terni patrice la quale altro non

fece se non ribadire un dato di fatto

non segnò l’atto di nascita ma solo una

conferma di quanto gli spiriti

insoddisfatti dell’ontologia smo e del

cartesianesimo filosofa trovarono si

ritrovarono e vissero l’antesignano di

iniziatore del motorismo lavoro e tabù

san severino che si formò sul percorso

dell’aquinate nel seminario di napoli

dove già da un secolo continuando una

tradizione ad e memorabili si studiava

sempre con originale lettura il genio

filosofico di san tommaso dal 1840 40

gli si concentrava sulla filosofia

cristiana e san severino dopo aver a

lungo e profondamente studiato le

preoccupazioni di preoccupanti

condizioni della cultura religiosa nel

suo tempo aprono dall’esigenza

indifferibile che suscitare nel pensiero

filosofico le orientamento cristiano

tutta la misura del suo valore e la

coscienza della sua vitalità mediante un

recupero critico delle sue originali

delle sue origine ideali segnatamente

ispirate alle fonti

dell’aquinate in effetti fu uno dei

primi filosofi dei tempi moderni in

grado di avere una chiara visione della

funzione storica e teoretica

straordinaria nella storia della

filosofia della ricerca tronista eppure

quando i sanseverino prospettata

l’indirizzo alla filosofia cristiana a

molti pensatori religiosi con temporali

facilitanti tra spiritualismo cartesiano

tradizionalismo solo gismo quella

cinturato atteggiamento atomistico

apparve come un grave atto anacronistico

ipotesi delirante in pieno secolo xix

tuttavia la novità della scuola turista

di napoli consisteva nel ripensare le

sante e chiarificatrici dottrine maestri

scolastici e specie dell’aquinate in

funzione delle attuali esigenze del

pensiero scientifico

evviva porta ad una più valida ed

efficace difesa della verità della fede

così che il movimento domestico ideato e

realizzato da san severino

più che un ritorno all’opera di san

tommaso si configura precisamente come

la sua intelligente continuazione nel

lago temporanea condotta sulla base di

testi in quel contesto di risorse

intellettuali che circolava intorno a

lui e gli veniva chiarendo la vera

funzione del turismo nei nuovi tempi

identificata nella paziente elaborazione

dell’antico sapere per lo studio dei

problemi del pensiero contemporaneo

in tale prospettiva san severino

concepirà sistematicamente quel suo

capolavoro filosofia cristiana come

anche in questa nuova comparata che

doveva restare come l’opera classica del

movimento da lui avviato in quanto

sintesi di tutto il pensiero scolastico

un attraversamento della filosofia

moderna che rinvia la filosofia

riallestita menti orientata

in sosta la specificità dell’opera di

san severino al quale riesce tanto un

avvicinamento al pensiero di san tommaso

stesso quanto un incontro con il

pensiero contemporaneo è possibile che

tale incontro avvenga sotto un segno

polemico apologetico senz’altro ma al

tempo stesso non posso uscire il fatto

che san severino si è fatto un immagine

esatto del pensiero moderno anche se un

club occasionalmente fa assegnamento su

fonti secondarie

forse non aveva un’altra possibilità

tuttavia precede i suoi contemporanei

per il fatto di accorgersi per esempio

degli italiani di sinistra di

tradizionalisti dei mio scolastici gli

altri paesi dunque di non si limita in

alcun modo ai grandi universalmente

conosciuti di una filosofia della

teologia e tutto ciò succede ricordando

contemporaneamente tommaso d’aquino e

introducendo un punto di vista cristiano

nella discussione volerla nessuna

meraviglia che l’opera di san severino

facoltà in modo così entusiasta matteo

liberatore la chiamava persino la

definitiva vittoria di san tommaso con

un tono con un’enfasi particolare il

turismo della scuola napoletana del san

severino è stato considerato alla

stregua di un paradigma di pensiero che

in quanto tale è rimasto teoreticamente

al di sopra di problemi mosti la

razionalismo dall’illuminismo

dall’agnosticismo dal così divismo da un

lato dall’altro gilda allontano gismo

dal fideismo dal tradizionalismo

dall’altro le dottrine che vengono

riaffermati non costituiscono solo

architettonica di una filosofia

sistematica destinata ad influenzare la

formazione del clero per scongiurare

problematiche ricadute negli

atteggiamenti culturali dominanti nel

secolo decimonono considerate per l’ok

lui ha ragione di matrice mani di st

ma rappresentano i ponti teoretici

di riferimento per un confronto critico

instaurato ma aperto e lucido con tutta

la serie di posizioni filosofiche

emergenti che si erano affermati in

chiaro contrasto con la fede cattolica

forse solo i successivi interventi del

magistero ecclesiastico diretti

disciplinari gli ordinamenti degli studi

filosofici e teologici a talenti e

macchina tease di fronte alla dilagante

reazione modernista hanno potuto

contribuire a generare un certo

scolastici smo ideologico verso il quale

come naturale si sviluppa una diffusa di

sofferenza e o anche utilità a volte

soffocata quasi in un sistema di

militarismo culturale altre volte più

rimane il tempo recepita positivamente

in nome nell’aggiornamento generale

della chiesa tuttavia tomismo genuino

praticato liberamente che gli accade di

napoletani italiane del secolo xix

alla luce della storia culturale del

novecento sprofondata di nichilismo e

l’indifferentismo prodotta dalla scritta

l’anziana modernità e suscettibile di

una interpretazione storica filosofica e

teologica rivelante che ne restituisce

la vendita e feconda ragione della sua

profonda attività

oserei dire a tratti profetica sul

futuro dello svolgimento della storia

della cultura che avevano dato credito

alle ideologie nei localismi scaturiti

dalla rivoluzione francese e fioriti nel

corso dell’ottocento

dalla lettura de cesare dell’accademia

turista partenopea del 46 si può

regalare la serie delle tematiche e

problematiche correntemente affrontati

si alternavano posizioni di con fondi

difesa che crearono le basi per il

turismo pagati e non turismo presso il

pd secolo del medioevo ma rielaborato

nel contesto storico e culturale del

mondo

de corato considerando dagli sviluppi

delle nuove istanze della filosofia del

secolo

nessuno riteneva trascorsi inutilmente i

secoli che vanno dal xiii xix

anzi esercitavano naturale una naturale

influenza sulla coscienza gli accademici

tuttavia per questi filosofi il punto di

partenza per una riflessione critica dei

problemi alla luce dell’angelico e come

ovvio una insoddisfazione di fondo nei

confronti dei sistemi filosofici

dominanti l’idealismo positivismo che

non sembravano rispondere pienamente

alle aspirazioni intellettuali inerenti

alla romana da un lato di turismo si

presentava tanto più difficoltoso quanto

nebuloso

dall’altro lato il positivismo

mortificante l’uomo ridotto in un

esclusivo quadro materialistico nel 1865

e il san severino amore e nel 74 i suoi

discepoli tra cui signoriello cardanesi

prisco talamo il futuro cardinale

generale gennaro portanova fondarono una

nuova accadendo in cui scopo come si

legge nello statuto è quello di

promuovere gli studi universali di

filosofia e teologia secondo vede un

thriller di san tommaso

l’attività della seconda accademia tante

nomea di filosofia tomista sermide

facendo 74 si svolse innanzitutto in una

duplice consapevolezza una di ordine

metodologico l’altra di ordine critico

apologetico la preoccupazione del

rinnovamento degli studi ecclesiastici

convince il talamo a presentare alcuni

orientamenti milo 12 di base destinati

alla formazione del clero la gioventù

era stimolata a conoscere i problemi

maggiori che sono emersi nel corso della

moderna

per stabilire un confronto sereno e

sicuro ma al tempo stesso critico

rispetto a quei sistemi di pensiero che

hanno compromesso il rapporto tra fede e

ragione accademia tomista napoletana del

74 e ispirato ed incoraggiato non poco

tutta la reazione che ebbe inizio tra la

fine del secolo xix fico e l’alba del

ventesimo contro il positivismo e il

carisma la sua attività fondamentale fu

proprio un duro e serrato confronto con

la cultura naturalistica tornante

mediante analisi e dibattiti dei

fenomeni presi in considerazioni e posti

davanti al modello di pensiero

dell’aquinate il paradigma di pensiero

tomista sono superare di comprese le

istanze prevalenti delle filosofia

contemporanea infatti troviamo

l’elemento caratteristico della

tradizioni razionalista

dell’affermazione di valore conoscitivo

della ragione contro lo scetticismo è

ancora troviamo anche una concezione che

la ragione in equilibrio tra diritti e

doveri cioè i limiti riconosciuti

davanti la fede che ben accoglie e che

ben raccoglie la posizione ragionevole

del finismo ed era tradizionalismo la

filosofia moderna ha operato quella

separazione tra filosofia e scienze

sperimentali alla quale il tuo mismo

intendeva porre rimedio con il suo

modello di pensiero capace di

salvaguardare gli aspetti della ricerca

sperimentale con i procedimenti

astrattive della ragione teoretica e

metafisica

la conseguenza di tale divario è stata

la generazione di un nuovo dopo machismo

che presume di stabilire delle

affermazioni di senso indipendentemente

dal campo d’indagine e dei metodi di

rare

che significa ancora più grandi

aberrazione però spirito moderno

l’autonomia della ragione introdotta

nella scienza nella vita del rimedio più

efficace sta nel rimettere in piedi la

signoria della legge divina come

dicevano i micro misti della seconda

generazione negli ordini della

speculazione vede la tattica dello

scibile e del reale ovvero del pensiero

e dell’azione e tale secolarità

emancipatrice del pensiero moderno fu

assunta anche nina teologia dalla

teologia o parte della teologia del

ventesimo secolo

l’uomo moderno andava acquisito nella

sua autonomia e soggetto adulto posta

religioso del credo cristiano fuori

formulato in termini puramente tc

lasciando da parte quando a parte disse

all’ordine soprannaturale

non più una preghiera o il culto ma

l’esercizio di lavoro sul prossimo la

lotta per la pace la giustizia la piena

umanizzazione del mondo

la teologia fece il suo fece suo il

carattere di una teoria sociologica si

chiami già un futuro senza religione la

secolarizzazione in definitiva fu

salutato come un processo

definitivamente in atto il reverse

ginepro venzia le tutt’uno con lo

sviluppo della società a capitalismo

avanzato in una certa parte di una

particolare misura la teologia del posto

concilio quindi quella più recente fu

una teologia della disfatta e della

capitolazione di fronte all’immigrazione

del pensiero moderno le dimensioni

d’italia capitolazione si possono

riassumere tutte le considerazioni dio è

superfluo nella sfera intellettuale in

quanto sia nella scienza serena che non

sappia non c’è più posto per dire quanto

cioè dio è sfuggito totalmente alle

prese dell’internet nessuno sente più il

quando nessuno sente più il bisogno di

porre

2 è stato relegato nella sfera

emozionale in quanto non solo l’uomo non

sente più il bisogno di dio della

religione

ma è convinto che questo rifacimento ed

elusivo e il mondo secolarizzato

secolarizzazione significa che l’uomo

deve accettare la responsabilità del

proprio destino senza cercare di

scaricarlo su di lei

aspettando qualche provvidenza che era

aiuto o per l’illuminazione

terza considerazione dio intollerabile

sul piano morale per via dello scandalo

del mare dio che caso meglio la

sofferenza di un solo bambino sarebbe

moralmente insopportabile da una parte

oggi il mare fisico e morale dilagano in

forme e proporzioni finora sconosciuto e

dall’altra è aumentata con il progresso

della cultura e della scienza

la sensibilità al dolore così la

tensione spezza l’arco dello script e

l’uomo preferisce rimanere solo con il

suo dolore e con i suoi problemi allora

per una breve ma chiara conclusione solo

una teologia dotata di una solida solida

base vita fisica di un affidabile di

stimolo jia realista di un’etica

filosofica adeguatamente presa avrebbe

detto marivin può essere in grado di

dare risposte ragionevole a pane

capitolazione

e una teologia del genere è stata

raggiunta dalla ricerca di tommaso da

quella direi che un ritorno al san

tommaso non si propone semplicemente

perché sia attuale ma con tale ritorno

oggi a modesto avviso di chi vi parla

decisamente urgente

urgente per recuperare una visione

teologica credibile in grado di

dialogare con la modernità senza

inginocchiarsi di fronte al mondo in

grado di interpretare le istanze più

profonda dell’uomo senza cedere alle

passioni agli istinti e alle tendenze di

un umanismo umanismo decadente tale

ritorno può essere auspicato anche

mediante la riscoperta della nostra

scuola

i neo turismo napoletana di cui pagano

san severino fu artefice e iniziatore vi

ringrazio per la vostra attenzione

vi saluto augurandogli ogni bene in

vista delle prossime festività pasquali

arrivederci

 

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