Ieri, sabato 21 giugno 2025, la Villa Sora a Torre del Greco ha ospitato un evento speciale che ha celebrato le Giornate Europee dell’Archeologia e la Festa della Musica. Organizzato dal Parco Archeologico di Ercolano in collaborazione con il Comune di Torre del Greco e il Gruppo Archeologico Vesuviano (GAV), l’iniziativa ha offerto ai partecipanti un’immersione unica nella storia, nella musica e nelle tradizioni culinarie dell’antichità.
L’evento ha trasformato la suggestiva Villa Sora in un palcoscenico naturale, con un programma che ha intrecciato momenti informativi, performance teatrali e musicali, e degustazioni enogastronomiche.
I visitatori hanno potuto partecipare a visite guidate e approfondire la storia di Villa Sora tramite pannelli didattico-esplicativi, curati dai volontari del GAV. Il momento clou musicale è stato affidato ai Synaulia, un ensemble di fama internazionale che ha ricreato le sonorità dell’antichità con strumenti e costumi d’epoca, offrendo uno spettacolo che ha fuso ricerca filologica e performance dal vivo.
La serata si è conclusa con una degustazione di pietanze ispirate all’antichità, basate sul ricettario di Apicio e arricchite da delizie locali come la Cassata Oplontis, offrendo un vero e proprio viaggio sensoriale.
Questo evento, parte di un progetto più ampio di valorizzazione di Villa Sora, ha rappresentato anche un’importante occasione di networking territoriale, coinvolgendo altri Gruppi Archeologici della Campania per promuovere scambi culturali e la conoscenza del patrimonio diffuso.
Come dichiarato da Francesco Sirano, funzionario delegato alla Direzione del Parco Archeologico di Ercolano, e da Luigi Mennella, sindaco di Torre del Greco, l’iniziativa mirava a restituire vita a questo luogo della memoria, rafforzando il legame tra la comunità e il proprio patrimonio culturale attraverso l’archeologia pubblica e la celebrazione del suo genius loci.
Lucio Esposito, direttore della sezione di Piano di Sorrento dell’Università delle Tre Età, ha accompagnato i suoi soci in una visita a Villa Sora, con tra le mani i saggi dell’amica Antonella Coralini ,sottolineando l’importanza di questo sito archeologico e il suo potenziale di fruizione, paragonabile a quello della Regina Giovanna per i sorrentini. Ad accoglierci Francesca presidente di ARCHEOTORRE .
Esposito ha evidenziato come, al tempo della scoperta di Villa Sora, tutto ciò che si trovava sotto il suolo fosse di proprietà dello Stato, portando al ritrovamento di reperti eccezionali. Si aspettava che questi reperti venissero valorizzati in occasione dell’attuale progetto di ripristino del sito. Ha lodato il lavoro del gruppo Archeo Torre, che sta collaborando con la Soprintendenza e il Comune per rendere il luogo visitabile, inclusa l’apertura di un tunnel che, passando sotto la ferrovia, consentirebbe l’accesso diretto al mare.
Tuttavia, Esposito ha espresso un certo rammarico, poiché questa intenzione di piena fruizione non sembra includere la ricollocazione di uno dei reperti più significativi di Villa Sora: una lastra marmorea raffigurante il mito di Orfeo ed Euridice.
La lastra, ritrovata insieme ad altri piccoli oggetti, ha avuto un percorso complesso:
Esposito ha sottolineato l’importanza di questo pezzo e, con un tocco di ironia, ha menzionato le possibilità offerte dalle moderne stampanti 3D, suggerendo scherzosamente che una “fotocopia” del rilievo potrebbe essere posizionata a Villa Sora. Ha lanciato un appello ai responsabili di Archeo Torre, invitandoli a considerare questa possibilità.
Infine, Esposito ha ricordato che, nella seconda metà dell’Ottocento, un famoso studioso tedesco, Rainer Maria Rilke, rimase talmente colpito da questo rilievo da scriverci addirittura un libro. Ha poi brevemente richiamato il mito di Orfeo ed Euridice, ricordando la morte di Euridice a causa del morso di un serpente.